LOUIS' POV
Dovevo trovare quei soldi. Quando avevo detto tutto a Nick si era innervosito e aveva perso il controllo. Non avevamo tutti quei soldi e non avevamo neanche idea di come trovarlo. I miei non mi avrebbero mai aiutato, non per Harry.
Harry...non potevo credere che mentre io ero sul divano con la testa tra le mani a cercare una soluzione, lui era con Lucas che chissà quale fantasia perversa aveva fatto su di lui. Ma se l'avesse toccato l'avrei ucciso, non sarei più riuscito a controllarmi. Lui era mio.
-"Nick, ti prego dimmi che hai trovato la soluzione..." dissi al moro, che era seduto sul divano davanti al mio.
-"No, Louis. Cazzo, credi che se avessi la soluzione starei su questo fottuto divano?! Sarei già corso da lui, ma non so cosa fare!" mi urlò contro, alzandosi. Nick non era mai stato così nervoso e, a dire il vero, neanche io.
-"Nick, dobbiamo calmarci." dissi, anche se non mi ascoltò. Ma se avremmo continuato così avremmo solo peggiorato le cose.
-"Non dirmi di calmarmi, Louis. Cazzo non dirmi di calmarmi mentre lui è insieme a Lucas! Non ce la faccio a stare qui dentro, devo fare qualcosa! Tu sei calmo perché a te non importa niente di lui!" i suoi occhi erano furiosi, mi guardò arrabbiato, come se la colpa di tutto fosse stata mia. Veramente, era mia, ma se avessi saputo prima il prezzo da pagare gli avrei dato subito quei soldi.
-"A me importa di lui, Nick!" urlai a mia volta. Poteva dirmi tutto ma non che a me non importava di lui. Harry era tutto per me.
-"Dobbiamo farci dare dei soldi." concluse Nick, non ascoltandomi. "Vai a vedere quanti soldi abbiamo a disposizione, gli altri ce li faremo prestare da qualcuno. È l'unico modo." pensandoci bene, aveva ragione. Non avremo mai potuto raggiungere una tale somma di denaro da soli.
Harry mi mancava già. È vero, non ti accorgi di quanto tieni ad una persona finché non la perdi, ed io l'amavo, l'amavo più della mia stessa vita e lo rivolevo con me.
Quel ragazzo mi aveva cambiato e stava continuando a farlo. Ero stato con altri ragazzi, dopo di lui, ma ogni volta immaginavo che fosse lui al loro posto. Per questo, dopo, non l'avevo più fatto. Io volevo lui, solo lui. Volevo fare l'amore, con lui.
Era così diverso dagli altri, così innocente, così dolce. Era diverso anche nel sesso, con lui era più bello. Inarcava la schiena e gridava il mio nome quando veniva, non come le altre puttanelle che rimorchiavo alle feste, quelli sapevano solo urlare parole sporche. Erano finte, perfino le loro urla erano finte; Harry no, lui gemeva a pochi centimetri dalle mie labbra, ogni volta che spingevo in lui, e amavo questa cosa. Amavo lui e basta.
E avrei fatto di tutto per riaverlo con me al più presto.
HARRY'S POV
Il braccio faceva ancora male ma rispetto a prima era molto meglio, non usciva più sangue.
Erano ore che ero in quella stanza, da solo, legato. Non stavo neanche più piangendo, mi sembrava inutile.
Dopo qualche minuto vidi Stan entrare nella piccola stanza. Alla sua vista cercai di indietreggiare.
-"Sai, piccolo, mi ha chiamato Grimshaw." disse, abbassandosi per arrivare alla mia altezza.
-"C-Cosa ti ha detto?" balbettai, speranzoso di una risposta positiva.
-"Mi ha pregato di non toccarti, ha detto che stanno cercando di trovare i soldi. Ci tengono a te." rispose. Sorrisi leggermente, pensando che stavano facendo tutto questo per me, che ci tenevano davvero. Che, forse, qualcosa per loro lo ero.
-"Sai che per questo dovrò divertirmi con te, vero? Tomlinson mi ha fatto disperare per quei soldi." concluse, facendo unire le mie labbra con le sue.
-"No, per favore, aspetta..." dissi, cercando di fermarlo.
-"E cosa dovrei aspettare? Tomlinson non tiene a molte persone, sei il suo prezzo da pagare, piccolo."
-"No, non hai capito, Louis non ci tiene a me. Non gli importa di ciò che mi farai." gli spiegai. Se mi avesse fatto qualcosa, l'unico a soffrire qui sarei stato io. Forse anche Nick, ma non Louis, lui di sicuro no.
-"Lo pensi davvero? Piccolo, si capiva perfino dalla sua voce al telefono che era preoccupato per te." avvicinò il mio corpo al suo, portando le mani al bottone dei miei jeans. Scossi la testa, cercai di liberarmi dalle catene, ma inutilmente. Questo fece solo aumentare il mio dolore ai polsi.
-"Lasciami ti prego, io non ti ho fatto nulla!" mossi le gambe, facilitandogli solo il lavoro, infatti qualche secondo dopo i miei jeans furono sul pavimento.
-"Harry, devi stare zitto, cazzo!" un forte schiaffo sul viso mi fece girare dalla parte opposta, mentre scesero delle lacrime. "Se non ubbidisci, sarò costretto ad usare le maniere forti." mi sussurrò.
-"M-Ma io non voglio..."
-"Cosa c'è? Vuoi essere solo di Tomlinson?"
Si, ma io ero già solo suo. Qualunque cosa avrebbe fatto Stan, io sarei sempre stato di Louis. Non come oggetto, come persona.
Cominciò a baciarmi con foga le labbra, facendomi sentire la sua lingua in tutta la mia bocca; stavo per vomitare. Le sue mani viaggiar non sul mio corpo toccandomi con possessione e rudezza, le sue labbra adesso lasciavano dei baci e dei morsi sul mio collo. Cercai di liberarmi dalla sua presa, fallendo.
-"Mi fai schifo! Lasciami!" urlai.
Per un secondo credevo di avercela fatta, poiché smise di baciarmi e si alzò da sopra il mio corpo, ma poi capii che mi sbagliavo.
-"Adesso passiamo alle maniere forti, Harry. L'hai voluto tu."
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Mine (Larry version)
FanfictionMa, quando lo guardava, lui sapeva che quegli occhi color del cielo nascondevano molto più di quello che poteva immaginare. Sapeva che lui non era cattivo, lui era buono, era un angelo. Un angelo venuto male, con un cuore a pezzi. Un angelo a cui no...