Capitolo 35

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NICK'S POV

Mi strofinai gli occhi, ancora assonnato, mentre cercavo il mio posto sull'aereo. Non c'erano molte persone, vari posti erano liberi. Louis ed Harry avevano trovato i loro tra i primi, uno accanto all'altro, mentre io mi ero appena seduto un paio di file dietro.

Sbadigliai, erano solo le sei del mattino ed io ero già sveglio da un pezzo. Guardai fuori dal piccolo finestrino. La vista sarebbe stata fantastica appena avremmo preso quota. Era uno dei vantaggi del mio posto, nonostante fosse lontano dagli altri. Tra un paio d'ore, forse meno, avremmo raggiunto l'Italia.

Io e Louis avevamo deciso di prenotare i biglietti di ritorno tra qualche giorno, insieme ad Harry. Non contavamo di restare per molto tempo in Italia, solo qualche giorno, il tempo necessario per chiarire tutto.

Il comandante annunciò che stavamo per partire, dopo poco iniziammo a sollevarci da terra. Il tempo passava velocemente; guardando le nuvole che piano si dipingevano di diverse sfumature, tutto sembrava surreale. Mi accorsi che nel corso del tempo molti passeggeri si erano addormentati, così, per evitare di farlo anch'io, mi alzai, raggiungendo lentamente i miei amici. Accanto a Louis c'era un posto libero-non esitai a sedermi.

Per fortuna non dormiva, ma, al contrario, Harry alla sua destra stava dormendo con la testa poggiata al suo petto, mentre Louis lo teneva stretto a sé con un braccio. Devo ammetterlo, adoravo la loro coppia. Erano il buio e la luce, il male e il bene, si completavano, erano perfetti insieme.

Avevo messo da parte i miei sentimenti, avevo messo da parte l'invidia e ogni altra cosa negativa che provavo, perfino l'amore per Harry. Avevo smesso di sperare che Louis commettesse un errore, così che Harry si fosse allontanato da lui, capendo chi veramente era; ma lui gli errori li aveva commessi, tanti e gravi, ed era sempre accanto ad Harry, il loro amore era sempre più forte. Mi ero reso conto che Harry stava bene con lui, più di quanto stesse con me, che Louis gli era più vicino di quanto avessi potuto essergli io. Adesso, l'unica cosa che desideravo era vederli insieme, felici. E li avrei aiutati. Se per essere finalmente felici dovevano superare un ultimo ostacolo, io non li avrei abbandonati.

-"Hey, Nick." Louis si voltò verso di me, sorridendo leggermente. Non avevo mai visto mio cugino così, era cambiato, Harry lo aveva cambiato, in meglio.

-"Hey. Come va?" chiesi a Louis. Sembrava piuttosto preoccupato e potevo capirlo. Se fossi stato nella sua stessa situazione sarei stato preoccupato anch'io.

-"Bene, tutto bene."

-"Con me puoi parlare, lo sai." dissi, mettendo una mia mano sulla sua spalla. Volevo solo che capisse che le cose sarebbero andate bene.

Portò lo sguardo su di me, esitando qualche secondo prima di rispondere. "Sono solo preoccupato. Tra poco vedrò i suoi amici ed i suoi genitori, Nick. Quelle persone a cui l'ho portato via. Non credo che saranno molto felici di vedermi." strinse Harry più forte, rivolgendogli un'occhiata.

-"Io non credo che le cose andranno male, lui ti ama e tu ami lui, è questo ciò che conta." gli sorrisi, cercando di farlo sentire meglio, anche se sapevo che non stava funzionando.

-"Come credi che reagiranno sapendo le cose che gli ho fatto? Mi odieranno e non posso giudicarli, mi odierei anch'io." sussurrò, abbassando lo sguardo.

-"Lui non gli dirà nulla, Louis. Sei cambiato, sei davvero cambiato, e loro conosceranno il nuovo Louis, quello di cui Harry si è innamorato." una voce femminile annunciò che saremmo arrivati in Italia in anticipo, probabilmente. In effetti, il tempo rispetto a Londra era davvero migliorato, il volo sarebbe stato più facile e veloce.

-"Perfetto." borbottò Louis. "Nick, la vedo davvero dura. Harry è così eccitato all'idea di avermi con lui in Italia, si sta illudendo troppo. Non voglio che resti deluso e-..."

Mine (Larry version)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora