Scesi le scale, dirigendomi in cucina per fare colazione, dopo che fui vestito. La sera prima mi ero addormentato presto, alla fine, nonostante i tanti pensieri e le domande che continuavano a tornarmi in mente.
Trovai solo Nick, seduto.
-"Buongiorno..." sussurrai, abbassando inevitabilmente lo sguardo mentre ripensavo a ciò che era successo tra di noi la sera prima.
-" 'Giorno." rispose, a tono, cercando di non pensare alla mia presenza nella stanza, spostando lo sguardo da un'altra parte.
Non avevo molta fame, presi una mela. Dovevo parlare con Nick, non potevo comportarmi come se non fosse successo nulla, perché era successo davvero troppo.
-"N-Nick..." iniziai, ma lui m'interruppe.
-"Harry, mi dispiace." si alzò, girandosi verso di me e sospirando.
-"No, non preoccuparti, ho sbagliato io..." mi colpevolizzai, era davvero colpa mia. Se solo l'avessi fermato subito, non sarebbe successo nulla.
-"Ti ho baciato io. Non era mia intenzione farlo - non in quel modo." scosse la testa, alcune ciocche dei suoi capelli caddero sulla fronte, prima che lui, con un gesto veloce, li rimettesse a posto.
Non in quel modo? Quindi voleva farlo comunque, solo...non in quel modo? Forse stavo interpretando male le sue parole.
-"Nick ti ho permesso io di farlo." ammisi, abbassando ancora lo sguardo. Avevo sbagliato, ero stato così stupido, non dovevo baciarlo.
-"Mi spiace lo stesso, io stavo per andare altre il bacio e non dovevo, lo so...ma, devo dirtelo, Harry, i-io-"
-"BUONGIORNO MONDO!" una voce forte e fin troppo familiare coprì quella di Nick, che si sedette nuovamente.
Cosa voleva dirmi?
-"Allora, non si mangia, Nick?" sbuffò Louis, stiracchiandosi subito dopo.
-"Non ho cucinato questa mattina." disse appena, il moro. Il suo umore era solo peggiorato e non potevo smettere di sentirmi in colpa.
-"Ma io ho fame, Grimshaw!" si lamentò il castano, ma lui sembrò non sentirlo. Probabilmente, non gli importava.
-"Allora cucina tu." Nick lasciò la stanza, senza guardarmi. Il pensiero di essere io la causa del suo malessere, faceva star male anche me.
-"Ma che gli è preso?" mi chiese Louis , stranito. Lui non immaginava cos'era successo la sera prima e non doveva sapere nulla. Se l'avesse saputo, si sarebbe arrabbiato con Nick e chissà cosa avrebbe fatto di me. Alle sue parole, alzai semplicemente le spalle,fingendo di non sapere davvero cos'avesse Nick.
-"Se vuoi ti cucino qualcosa io..."mi offrii, ma lui scosse la testa.
-"No, mangerò una mela. Pronto per tornare a casa?"
-"Si, tutto pronto." annuii leggermente.
Quando Louis finì la colazione, prendemmo le valigie e le posammo nel cofano della sua auto, poi ripartimmo. Quella 'gita' in montagna, era durata fin troppo.
Non sopportavo quella situazione con Nick, lui stava diventando il mio punto di riferimento, un amico, non volevo perderlo.
-"Come mai non parla nessuno? Mi sono perso qualcosa?"
-"No, Louis. Solo che siamo tutti stanchi." rispose Nick.
-"Stanchi? Ma se non avete fatto nulla? Sembrate dei vecchietti." si lamento il castano.
Nessuno rispose, il viaggio fu silenzioso. Qualche ora dopo arrivammo a casa e ognuno portò le proprie valigie nella sua stanza. Disfeci ancora una volta le mie valigie e sistemai i vestiti nei vari cassetti.
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Mine (Larry version)
FanfictionMa, quando lo guardava, lui sapeva che quegli occhi color del cielo nascondevano molto più di quello che poteva immaginare. Sapeva che lui non era cattivo, lui era buono, era un angelo. Un angelo venuto male, con un cuore a pezzi. Un angelo a cui no...