Capitolo 50

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P.O.V. LOUIS

Ero nervoso, ansioso, davvero molto. Stringevo forte le mani intorno al volante dell'auto, rivestito di pelle nera, mentre stavo per raggiungere casa sua. Non poteva finire così, senza una parola, senza vederlo un'ultima volta, non ce l'avrei fatta, sarebbe stata l'ennesima cosa che non avrei sopportato, anche se un lato di me non avrebbe mai voluto affrontarlo. Sapevo che gli avrei spezzato il cuore, che avrebbe pianto, un'altra volta, a causa mia, e non volevo; volevo evitare questo, volevo evitare di vederlo in quello stato, non sarei riuscito ad allontanarmi da lui dopo averlo visto, ne ero piuttosto sicuro. Il cuore avrebbe prevalso sulla mente, come sempre, come capita a tutti, era una cosa naturale, che non sarebbe mai cambiata.

Fermai l'auto davanti la sua piccola casa dipinta di bianco, era graziosa, sembrava una casa delle bambole. Harry era in giardino, stava parlando con una ragazza mora, la sua vicina di casa probabilmente,non ricordavo di averla vista altre volte. Mi sorrise quando il suo sguardo incrociò il mio, mentre mi trovavo ancora seduto in macchina; uscii per raggiungerlo, mentre anche lui si avvicinava a me. Indossava dei semplici jeans chiari ed una leggera maglietta bianca, che lasciava intravedere una parte della sua pancia, mentre i suoi capelli ricci gli ricadevano ordinatamente sulle spalle.

-"Ciao." mormorai, non sapendo bene cosa dire. Il giorno prima le cose non erano andate bene, ero nervoso, molto più di adesso, e arrabbiato con me stesso, l'avevo trattato male; non avrei potuto giudicarlo se si fosse mostrato ostile nei miei confronti. Rimasi sorpreso quando le sue braccia si avvolsero al mio corpo, coinvolgendomi in un abbraccio, che avrei voluto evitare. Non avrei avuto ne' la forza ne' il coraggio di fare la cosa giusta se lui avesse continuato a comportarsi in quel modo con me. Non potei resistere all'istinto di ricambiare quel gesto, le mie braccia si legarono intorno ai suoi fianchi mentre l'avvicinavo a me, permettendomi di sentire ancora il suo dolce profumo, una fragranza che sapevo mi sarebbe mancata.

-"Mi sei mancato ieri, davvero tanto." sussurrò, senza allontanarsi da me. Mi era mancato anche lui, così tanto. Lo strinsi più forte tra le mie braccia mentre pronunciava quelle parole, lui sorrise al mio gesto. "Mi spiace di averti fatto arrabbiare." disse, piano, facendomi aggrottare le sopracciglia, non capendo perché avesse pensato una cosa del genere. Non era lui il problema, Dio, non lo era; ero io, solamente io, non poteva continuare a dare la colpa a se' stesso.

-"Non ero arrabbiato con te, piccolo. Tu non...tu sei fantastico, Harry." ammisi, sinceramente. Era davvero il ragazzo più straordinario che avessi mai conosciuto, per questo non meritava un ragazzo come me, non ero abbastanza per lui. Gli occhi di Harry incontrarono i miei per qualche istante, guardandomi interrogativo.

-"Allora perché sei andato via?" chiese, il suo corpo si allontanò leggermente dal mio mentre le mie braccia rimasero intorno ai suoi fianchi, i nostri sguardi non si separarono neanche un attimo.

-"Dovevo riflettere, pensare ad alcune cose." mormorai, come avrei fatto a dirgli tutto? Sarebbe stato difficile, ma era necessario. "Devo parlarti di questo, Harry." sospirai, lui mi guardò ancora stranito, non capendo ciò che era successo in un solo giorno. Non avrebbe potuto capirlo comunque.

-"Dobbiamo parlare adesso?" chiese, con una smorfia. Il suo naso sfiorò il mio, prima che lui lo strofinasse contro di esso, lasciandomi un bacio all'eschimese e ridacchiando. "Non voglio parlare, voglio solo stare con te." sussurrò, le sue labbra incontrarono le mie, lasciandomi un bacio casto e allontanandosi lentamente, prima che io lo spingessi nuovamente verso di me, baciandolo più intensamente della volta precedente. Non dovevo farlo, lo sapevo bene, questo avrebbe solo reso le cose più difficili e dolorose, ma ne avevo bisogno, avevo così bisogno di lui.

-"Mmh, cosa facciamo oggi?" mormorò, dopo che ci fummo allontanati, disegnando dei piccolo cerchi sulla mia maglietta nera con le dita. Avrei voluto trascorrere l'intera giornata con lui, ma non potevo e non l'avrei fatto.

Mine (Larry version)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora