Non potevo credere a ciò che aveva combinato. Le lenzuola del mio letto erano completamente rosse, c'erano due candele sui comodini ai lati del letto e una ciotola con la panna, ma la cosa che mi faceva più paura erano delle manette, due paia.
-"Indossali." mi diede dei boxer rossi molto piccoli per la mia taglia.
Mi morsi il labbro inferiore per non piangere e annuii. Entrai nel bagno e lentamente l'indossai, cercando di non guardarmi allo specchio, sarebbe stato imbarazzante perfino per me, mi sarei vergognato di me stesso, perché quello non ero io.
Uscii piano dalla stanza e Louis, come immaginavo, era già sul letto. Mi osservò attentamente, passando la lingua sul suo labbro superiore.
-"Louis...i-io non mi sento a mio agio vestito così..." balbettai appena, abbassando lo sguardo.
-"Harry, sei bellissimo, fidati." mi rivolse un sorriso malizioso, prima di avvicinarsi a me. Mi fece stendere sul letto, reggendosi sopra di me. Fece unire le mie labbra alle sue. Una serie di baci fu lasciata sui miei capezzoli, fino ad arrivare ai boxer, che Louis tirò velocemente giù. Cercai di mantenere il respiro regolare, cosa davvero difficile, dato la consapevolezza di ciò che sarebbe successo tra pochi minuti. Afferrò uno dei miei polsi, avvicinandolo alla testiera del letto, prima di farlo stringere dentro una delle manette.
-"L-Louis..." balbettai, cercando di allontanarmi da lui, che però aveva già legato il secondo polso. "Ho p-paura." ammisi, trattenendo a stento le lacrime.
-"Non devi averne paura, bambino. Non voglio farti del male." sussurrò spostandosi dal mio corpo.
-"C-che vuoi farmi?" singhiozzai, guardandolo mentre si riavvicinava a me, con qualcosa tra le mani.
-"Ti ho comprato per scoparti." disse, seccato.
Prese un nastro di raso nero e mi bendò gli occhi, così che io non vedessi assolutamente nulla. Sentivo dei rumori ma non riuscivo a capire in che parte del mio corpo si trovasse Louis. Quando sentii la sua lingua tra le mia gambe gemetti. Mi leccò una sola volta, poi si spostò, senza farmi capire dove. Mi baciò il collo di sorpresa, facendomi venire i brividi. Si avvicinò al lobo dell'orecchio che morse.
-"Ti piacciono i miei giochetti, eh?" disse, potei chiaramente sentire una leggera risata alla fine. Con il suo respiro caldo a scontrarsi con la pelle del mio collo il mio cuore cominciò a battermi più forte di quanto già non facesse.
Sentii che passava qualcosa sul mio capezzolo, dall'odore doveva essere la panna, dopo iniziò a leccarla via, succhiandolo qualche volta. Dei tenui gemiti uscirono dalla mia bocca, a causa delle sue azioni.
Si spostò sulla mia pancia, dove scrisse qualcosa con la panna. Seguii i movimenti delle sue dita su di me.
Mine.
Aveva scritto questo.
Lo leccò via piano, procurando dei brividi che s'impossessarono del mio corpo, ancora una volta. Lo scrisse anche sulle cosce, sulle gambe, braccia, petto e collo, e per ogni parte lo leccò via lentamente. Dopo lo scrisse sulle mie labbra e dopo averlo leccato via trasformò quel gesto in un bacio passionale.
-"Di chi sei, Harry?" sussurrò, continuando a baciarmi l'interno coscia. "Harry,dimmi di chi sei, è un ordine." continuò, più irritato dato il mio silenzio.
-"T-tuo..." dissi piano, sentendo il calore espandersi sulle mie guance.
-"Dillo ancora." disse, mentre sentivo il suo respiro sempre più vicino al mio membro.
-"Sono tuo, Louis." sentii la mia voce tremare mentre parlavo.
-"Ripetilo." ordinò, le sue mani afferrarono le mie caviglie, impedendomi di muovermi.
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Mine (Larry version)
FanfictionMa, quando lo guardava, lui sapeva che quegli occhi color del cielo nascondevano molto più di quello che poteva immaginare. Sapeva che lui non era cattivo, lui era buono, era un angelo. Un angelo venuto male, con un cuore a pezzi. Un angelo a cui no...