Capitolo 15

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Louis' P.O.V.

Finalmente il mio rapporto con Harry stava migliorando. Dopo la conversazione di ieri sera sembrava che non mi odiasse, anzi.

Ma conoscevo i ragazzi come lui, non avrebbe mai potuto provare qualcosa per me. Qualcosa che io provavo. Ma non riuscivo a dimostrarglielo, era più forte di me. Quella sera, volevo dirgli che non esisteva nessun ragazzo, che era sempre stato lui, eppure mi ero bloccato. Forse perché avevo paura di un'altra delusione, perché è più facile chiudere il proprio cuore che aprirlo ed essere feriti.

Lo trattavo male, lo usavo per il mio piacere personale, anche se sapevo che tutto questo l'avrebbe messo contro di me, ma ora era troppo tardi. Se fossi stato al suo posto, mi sarei davvero odiato. Lui era venuto qui puro, nessuno l'aveva mai toccato, scommetto che, prima di me, nessuno l'avesse nemmeno visto nudo. E questa era una qualità importante, che non dovevo portargli via. Invece, l'avevo fatto la prima sera, senza pensarci. Ma quando lo vidi, per la prima volta, l'unica cosa che desideravo era farlo mio. E quando avevo scoperto che era vergine, che io sarei stato il primo in tutto per lui, che sarebbe stato solo mio, la mia voglia crebbe soltanto. Ma adesso me ne pentivo, perché lui non lo meritava. Meritava una prima volta dolce, proprio come quella che sognava.

Gli avevo permesso di chiamare sua madre, oggi, forse perché volevo sistemare un po' le cose tra noi, ma sapevo che non sarebbe servito a molto. Potevo fare una lista chilometrica con elencati i motivi per cui non avrebbe dovuto amarmi. Ero il ragazzo sbagliato per lui, era troppo piccolo, dolce e ingenuo per stare con uno come me.

Pensavo provasse qualcosa per Nick ma dopo ciò che mi aveva detto ieri sera non lo sapevo più. Magari era ancora innamorato di quel Liam, che mi stava già sul cazzo.

Ormai erano passati dieci minuti e non l'avevo visto rientrare. Non sapevo se preoccuparmi o arrabbiarmi.

-"Nick, dov'è Harry?" chiesi infastidito.

-"L'ho lasciato fuori per parlare con sua madre circa dieci minuti fa." mi disse, venendomi vicino.

-"Va bene, andiamo a chiamarlo, tempo scaduto."

-"Louis, sta solo parlando con sua madre."

-"Ho detto, tempo scaduto." odiavo il comportamento che aveva Nick nei riguardi di Harry. Lui era mio, mio, cazzo! Invece lui si comportava come se fosse di sua proprietà. Non che fossi geloso, ma se una cosa è mia non si tocca.

Uscimmo fuori ma di lui non c'era traccia. Mi voltai nell'altra direzione, ma il giardino era completamente vuoto.

-"E adesso dov'è?!" urlai.

-"Non lo so, non è rientrato." io ero piuttosto arrabbiato, Nick sembrava preoccupato.

Cazzo.

Gli avevo concesso dieci minuti, perché era andato via?

-"Pensi sia scappato? Dio, se l'ha fatto io..."

-"Louis guarda..." Nick mi fece segno di avvicinarmi, e lo feci.

C'era il mio cellulare a terra, con composto un numero, probabilmente quello della madre di Harry.

-"Se fosse scappato non avrebbe lasciato qui il cellulare e avrebbe chiamato qualcuno." dedusse, intelligentemente, il liscio.

-"Hai ragione. Ma allora?"

Mi passai una mano tra i capelli. Ero preoccupato, e io non lo ero mai. Ma se fosse successo qualcosa ad Harry, al mio Harry, non me lo sarei mai perdonato.

-"Come faccio a saperlo, Louis?!" urlò Nick.

Nick che perdeva il controllo? Non lo avevo mai visto arrabbiato o preoccupato tranne quando aveva scoperto che usavo quello schifo.

Mine (Larry version)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora