Capitolo 36 - Kiss me

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CIAO!!! Lo so che non pubblico da molto ma lavoro e davvero sto facendo il possibile per scrivere e aggiornare il prima possibile! Vi chiedo solo di avere un po' di pazienza e aspettare che aggiorni!!! Faccio il possibile per non deludervi!
Buona lettura!

p.s non è l'ultimo capitolo

Kylie's pov

Sono passati un paio di giorni dalla video-intervista con Caleb ma sono rimasta piacevolmente sorpresa quando mi ha chiamata per chiedermi quando poteva dedicarmi quella canzone. Sapevo l'avrebbe fatto Mas la realtà è meglio dei sogni. Questa sera mi verrà a ornery e mi porterà a casa sua per mostrarmi "il suo mondo" qualsiasi cosa esso sia.
《Il mondo che c'è nelle sue mutande ecco che mondo. Te lo dico io Kylie...stai attenta》commenta Blake mentre tiro su la zip dei pantaloni.
《Ma smettila Blake parli tu che hai visto più mondi di Goku》
《Sì beh io sono io》dice Blake scoccandomi un'occhitina torva.
《Il tuo ragionamento non fa una piega》le rispondo sarcastica indossando una maglietta aderente a maniche corte.
《Tacchi o scarpe basse?》le chiedo sorreggono un paio di scarpe con tacco alto con una mano e un paio di sneakers con l'altra.
Blake mi rivolge una sguardo acido e con finta non curanza dice 《metti le sneakers》
Sbuffo spazientita e ripongo le scarpe basse nella scarpiera della camera, scegliendo per una volta di mia spontanea volontà le scarpe col tacco.
《Tanto a casa sua ci vado che ti piaccia o no》la punzecchio rientrando nel soggiorno.
Blake si lascia cadere sul divano irritata tenendo lo sguardo fisso sul televisore.
《Ci vado anche se mi tieni il broncio》le dico sorridendo e indossando il mio giubbotto di jeans.
《oh Kylie dai resta a casa con me》mi supplica abbandonando finalmente ogni tipo di tattica esistente per trattenermi.
《Blake ma si può sapere qual'è il tuo problema?》sbotto irritata portando le mani sui fianchi.
《Mi da fastidio che tu vada a casa sua!》ammette finalmente agitando il telecomando in maniera convulsiva.
《Se fossi dovuta andare a casa di James non avresti fatto tutte queste storie》brontolo spostandomi verso lo specchio del bagno per sistemarmi i capelli.
《James è bravo e di Caleb non mi fido》si lamenta tornando a sbragarsi sul divano.
Un vuoto improvviso mi riempie lo stomaco.
《Definisci James, colui che mi ha tradita con una stronza e che quando gli ho chiesto se mi amasse ha detto di no, un bravi ragazzo e non ti fidi di una persona che nemmeno conosci?》le domando tornando in soggiorno per vedere la sua espressione.
Blake mi guarda perplessa e per qualche secondo rimane in silenzio prima di parlare.
《Non ti ha detto di no! Ha solo evitato la domanda!!》
Alzo gli occhi al cielo affermando la mia borsetta.
《E comunque ti ha chiesto scusa》borbotta poco convinta.
Il suono del campanello salva Blake da un "vaffanculo" detto col cuore.
《Io vado》 la saluto aprendo la porta di casa 《augurami una buona serata》
《no》brontola lei senza guardarmi 《e vedi di non fare tardi!》la sento urlare da dietro la porta.
È diventata peggio di mia madre.
Scendo le scale facendo la massima attenzione a non perdere una storta e a non fare una clamorosa figura di merda reggendomi alla ringhiera.
Quando apro il portone di casa e lo trovo li davanti ad aspettarmi nel suo giacchetto di camoscio beige e la mano che disegna segni circolari mentre fa roteare le chiavi mi mozza il respiro.
《Ciao》lo saluto andandogli incontro e stampandogli un bacio sulla guancia. Il suo profumo mi invade le narici e una sensazione piacevole mi invade il corpo rilassandomi leggermente.
《Ciao》ricambia il saluto appoggiandomi una mano dietro la schiena quando mi avvicino.
《Spero di non averti fatto aspettare troppo》
《No figurati ti avrei aspettata anche tre ore sotto la pioggia》dice sorridendomi dolcemente. Arrossisco violentemente ma per fortuna riesco a nasconderlo perché lui mi fa cenno di avvicinarmi alla macchine ma la mia faccia assume un colorito ancora più rossastro quando mi apre la portiera. Siamo insieme da cinque minuti e già sono nervosa, non so come farò ad arrivare a fine serata senza sembrare una fragola gigante.
Ci avviamo verso casa sua mentre la sua ultima canzone passa alla radio a tutto volume.
《Sono contento che ti piaccia》sorride lusingato Caleb guardandomi.
Abbasso lo sguardo imbarazzata del fatto che non mi ero resa conto di star canticchiando ad alta voce
《Mi piace davvero molto》ammetto ridendo nervosamente. Lui ha una voce davvero meravigliosa deve aver pensato di aver in macchina una vecchia Cornacchia starnazzante.
《come ti senti quando le tua canzoni passano in radio?》Domando sinceramente curiosa. Cosa passa per la testa di una cantate? Me lo sono sempre chiesta perciò approfitto dell'occasione...
I suoi occhi si illuminano quando sorridendo ammette:《Mi sento una favola! Le prime volte era stranissimo, pensavo "Hey ma sono davvero io?" poi ci ho fatto l'abitudine ma la sensazione è sempre quella di sentirsi felici a appagati perché i miei forzi li sentono tutti e per di più vengono apprezzati!
Il suo sorriso sinceramente soddisfatto è contagioso perciò non posso fare a meno di farlo anche io.
《E com'è sostenere un concerto? 》
《Surreale》risponde ridendo 《sei li che canti le tue canzoni e migliaia di persone sono li che lo fanno con te. È qualcosa di indescrivibile. Quando le vedi tutte li piene di gioia nel sentirti cantare pensi "non sono più nella mia piccola stanzetta a strimpellare la chiatarra" . Sono sempre agitato come la prima volta prima di iniziarne uno. Penso che è una cosa che non cambierà mai questa e ne sono felice. Mi fa sentire vivo》
rimango incanta dalla sue parole e dalla passione che trasudano. Si vede che ama quella che fa e ama i suoi fan. È una persona davvero umile.
《Eccoci arrivati》annuncia entrano in un garage sotterraneo.
《Questa cosa fa molto Christian Grey lo sai?》scherzo mentre scendiamo dalla macchina
《mmmm hai detto che vuoi farmi vedere il tuo "mondo" mi aspetto di tutto》
Caleb ride fragorosamente mentre entriamo in ascensore e il pulsante del ventiduesimo piano.
《Ti assicuro che non nascondo frustini o roba del genere》mi rassicura mettendosi le mani nelle tasche dei jeans.
《Bene ne sono molto contenta》
Nonostante l'immensitá di questo palazzo, in un batter d'occhio usciamo su un corridoio che porta al suo appartamento.
《Benvenuta nel mio mondo》annuncia a gran voce e con un teatrale gesto apre la porta.
Un enorme salotto ci accoglie arredato di uno splendido divano a forma di tastiera. Un'enorme televisione troneggia davanti ad esso e sparpagliati sui muri sono appesi quadri raffiguranti diversi strumenti musicali e i dischi dei più famosi artisti al modo incorniciati alle pareti.
《Wow》esclamo entrando lentamente e ammirando tutto con stupore 《molto meglio dei frustini》
Caleb sorride e chiude la porta dietro di no.
《Puoi dirlo forte.....non troppo però che sennò i vicini si incazzano》
rido fragorosamente e mi siedo sul divano quando lui mi invita a farlo.
《Vuoi qualcosa da bere?》mi chiede gentilmente togliendosi la giacca, lasciando in mostra una maglia aderente che gli mette in risalto il fisico. Deglutisco e faccio finta di grattarmi una coscia per mantenere il controllo.
《Che cos'hai da offrirmi?》chiedo cercando di sembrare disinvolta anche se dentro di me sono, per rimanere in teme, tesa come una corda di violino.
《Ehm a dire la verità solo birra, non ho avuto tempo di andare a comprare qualcos'altro》sorride imbarazzato.
《Sei fortunato, mi piace la birra》quando Caleb sparisce in cucina cerco di ispirare profondamente per calmarmi i nervi che per mia sfortuna si agitano ancora di più quando il mio sguardo cade sul mobiletto vicino al televisore e in mezzo ai dvd scorso dei film di James.
Brutto stalker bastardo , penso tra me e me, non permetterò che tu mi rovini queste serata.
Arrabbiata e sconvolta distorto lo sguardo dal mobiletto degli orrori e scrollo le spalle cercando di calmarmi.
《Ecco qua》dice Caleb tornando da me e passandomi una fresca bottiglia di birra.
《Grazie》
《Tutto bene?》chiede gentilmente sedendosi accanto a me.
《si certo perché? 》dormendo con falsa noncuranza sorseggiando la mia birra.
《Ti vedo un po' tesa》
《No! ti sbagli》rido nervosa. Meglio bere un altro goccio di birra.
Caleb mi guarda torvo ma non dice niente e prende anche lui un sorso dalla da bottiglia.
Qualche minuto dopo di conversazione superficiale, resa molto probabilmente audace dall'alcohol mi lancio in una confessione confessione dir poco imbarazzante.
《Sai qualche anno fa avevo una cotta spaziale per te!》confesso ridendo di gusto.
《Davvero? Non ci credo! Cosa facevi baciavi il mio poster in camera tua e mi scrivevi lettere d'amore?!》scherza ridendo anche lui.
《No!》esclamo anche se una volta ho baciato a stampo il maxi poster che avevo appeso alla parete di camera mia. Ma questo lui non lo saprà mai. 《però ascoltavo solo le tue canzoni e sono anche venuta ad un tuo concerto》
《E l'autografo non me lo hai chiesto? Avremmo risparmiato del tempo!》
《Volevo ma non sono riuscita a raggiungerti! Eri circondato da troppe ragazze!》
《Ah al diavolo! Mi avresti colpito sicuramente!》
《Bugiardo!》dico dandogli una piccola pacca sulla spalla.
《Sono serio!》
《No per niente!》ridiamo fragorosamente entrambi resi un po' più audaci dalla birra.
《Ne dividi un'altra con me?》chiede scuotendo la bottiglia vuoti davanti ai miei occhi.
《No, voglio rimanere abbastanza lucida! Grazie》
《Sciocchezze!》dice alzandosi e sparendo in cucina di nuovo.
Scuto la testa divertita e appoggio la mia bottiglia sul tavolino di fronte a me.
Pochi minuti più tardi siamo ancora seduti sul suo divano a condividere la seconda birra.
《Hai paura che ti salti addosso? Sono un bravo ragazzo altrimenti ci avrei già provato》chiede malizioso prendendo un sorso e passandomela.
Gli sorrido con un pizzico di malizia. L'alcohol mi fa fare cose che normalmente nemmeno penserei a farle.
《No non ho paura! Voglio solo poter ricordare almeno qualcosa di questa serata!》
《Pensi possa accadere qualcosa di bello da ricordare?》chiede con un strana luce negli occhi che non riesco riesco a decifrare.
《Assolutamente. Quando mai ricapiterá che Caleb Strait canti solo per me?》dico entusiasta.
《Scommetto che lo farebbe tutte le volte che vuoi》sussurra prendendo un altro sorso.
《Iniziamo da adesso?》
Caleb sorride e poi annuisce. Con la mano libera afferra la mia e mi trascina con se attraverso un lungo corridoio e poi dentro una stanza piuttosto buia. Anche se il mio cervello è in parte offuscato dalla birra riesco riesco a capire di trovarmi in una stanza insonorizzata dove probabilmente lui registra le sue canzoni. Un microfono, un paio di cuffie e uno sgabellino occupano un piccolo stanzino dietro un grande vetro. Mentre dal lato opposto uno strano e complicato aggeggio pieno di tasti occupa un enorme tavolo laminato in nero.
Caleb ride della mia espressione, che sicuramente deve essere da pesce lesso e mi porta con sé nello stanzino del microfono.
《Siediti li》 dice indicando una grande cassa nera e passandomi la bottiglia.
Afferra un chitarra appoggiata al muro e si siede sullo sgabellino.
《Pronta?》
Annuisco euforica con un sorriso a trentadue denti e lui comincia a cantare.

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