Capitolo 40 - La Trentaduesima

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KYLIE'S POV

L'indomani mattina, mi svegliai con una sensazione di irritazione che mi perseguitò per l'intera giornata. Speravo che una buona dormita avrebbe messo a posto le cose, ma evidentemente mi ero sbagliata di grosso. Feci colazione insieme a Caleb senza emettere nemmeno un suono e quando mi chiese a cosa era dovuto il mio insolito silenzio, gli mentii inventandomi un mal di testa. Lui sembrò poco convinto dalla mia spiegazione ma non aggiunse altro.

《Starò fuori per tutta la mattina, ho un paio di interviste da fare. Ti avrei chiesto di accompagnarmi ma se stai poco bene...》

Gli sorrisi e una piccola sensazione di senso di colpa venne leggermente a galla.

《Va bene, buona fortuna》
《Fai una passeggiata al mare, l'aria salmastra aiuta》
《Perché no. Chiederò a Blake se ha voglia di accompagnarmi》
Caleb mi sorrise e mi stampò un bacio sulle labbra prima di uscire dalla stanza.
Mi stiracchiai sulla sedia e composi il numero di Blake.
《Pronto?》rispose lei.
《Blake? Perché sussurri?》
《Non posso parlare adesso》mi informò con un filo di voce.
《Ah ok, volevo chiederti se avevi voglia di fare un giro con me ma da quanto vedo sei impegnata》
《si scusa. Cosna e dc se usmo sra?》farfugliò lei
《eh?》
《Cosa ne dici se usciamo stasera?》
《Ok allora a stasera》la salutai riagganciando. Quella ragazza non è tutta normale, mi chiesi che cosa stesse facendo di così importante. Decisi che glielo avrei chiesto la sera stessa e mi vestii per fare una passeggiata al mare.

BLAKE'S POV

Chiusi la chiamata e rivolsi uno sguardo furtivo davanti a me sperando di esser rimasta ben nascosta.
Probabilmente qualcuno si sarebbe insospettito di vedermi sbirciare da dietro una colonna, ma in quel momento non mi importava.
Mi spostai dietro una statua inquietante che raffigurava una specie di gnomo con le ali a cavallo e mi sporsi per afferrare meglio le parole di Jennifer.
《Sì ho bisogno di una macchina per raggiungere la tretaduesima strada》
《Certo signorina. Le chiamo subito qualcuno》
《Grazie》
Vidi un elegante uomo anziano premere i pulsanti sul telefono e chiedere a qualcuno di portare una macchina all'Hotel Cherie.
《L'autista dice che ci vorrà un po' per raggiungerla dal momento che è dall'altra parte della città》
《Sì lo so, non c'è nessun problema》 rispose lei mentre una punta di nervosismo le incrinò la voce. Sembra piuttosto impaziente di lasciare l'albergo.
《Sará qui tra due minuti. Può aspettarlo fuori se vuole》
《Grazie molto gentile》lo salutò quasi sollevata.
Chiamai un taxi dicendogli di fare il prima possibile e poi scrissi un messaggio a James.

Da Blake:
Ho visto Jennifer parlare con il tizio della reception mentre uscivo dalla sala delle colazioni e aveva una certa fretta di raggiungere qualcosa o qualcuno dall'altra parte della città. La seguo. Ti faccio sapere.

Attraversai la hall facendo un cenno di saluto all'anziano receptionist e mi diressi fuori dalla porta facendo attenzione a non incrociare Jennifer. Per mia fortuna lei stava salendo in auto proprio mentre il mio taxi arrivava.

《Trentaduesima strada》dissi una volta seduta.
《È dall'altra parte della città!》esclamò un tassista stampiato.
《E allora? Ha da fare? Si sbrighi!》lo incitai battendo una pacca sul suo sedile
《E se mi aumenti il prezzo non ti lascio la mancia》borbottai prendendo il telefono.

Da: James
Non farti vedere e prendi un taxi. Potrebbe riconoscere l'auto dell'albergo.

Da:Blake
Grazie fenomeno, sono abbastanza intelligente da aver preso tutte le precauzioni giuste.

Da: James
E i soldi li hai presi fenomena?

Sbiancai completamente. Non portavo mai dietro il portafoglio a colazione. Mi posai le mani sul viso imitando alla perfezione l'urlo di Munch. ..come avrei fatto a pagare Mr stempiatino?
Cercai di rimanere calma e fui sollevata dal fatto che fossimo diretti dall'altra parte della città.

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