Kylie's pov
Questa giornata fredda e piovosa di giovedì mattina abbraccia la città di New York, il ghiaccio ricopre le strade della Grande Mela a causa della forte nevicata della notte precedente. Il vento ulula forte, spostando qualsiasi cosa riesce ad accarezzare, facendolo così precipitare violentemente contro qualsiasi cosa capiti quasi come volesse farmi da sveglia mattutina. Mi stringo sotto il piumone caldo e ascolto il ticchettio della pioggia sui vetri delle finestre e cerco di rilassarmi. Negli ultimi tempi non dormo bene e mi sveglio sempre con l'ansia e la luna storta. Il nuovo lavoro mi stressa da morire e oggi devo affrontare un'importante pre-interivista con un importante cantante, cerco sempre di impegnarmi ma la testa vaga da tutt'altra parte. Emetto un respiro di rassegnazione e dopo più di un quarto d'ora di "tra cinque minuti mi alzo" mi obbligo ad alzarmi. Samantha ha tollerato i ritardi dei primi due giorni ma poi mi ha concitatamente minacciata perciò questa mattina sebbene io non sia dell'umore migliore e il tempo non mi aiuti proprio per niente cerco di non pensare a niente e cerco di concentrarmi sul mio lavoro. Dopo essermi vestita meglio che potevo, contro voglia perchè se fosse per me andrei a lavorare in pigiama, pettinata e truccata mi ferrmo ad ammirare la città in movimento dalla finestra con una tazza di caffè in mano. La vita procede normalmente, gente che si sveglia, prende la metro o il taxi o la macchina, si ferma da starbucks e si prepara ad una giornata di lavoro. Capisco che la vita va avanti per tutti solo io sto rimanendo ferma dove sono. Ho un lavoro che adoro, una casa e una coinquilina perfette eppure tutto questo non mi basta perchè l'unica cosa che vorrei è l'unica che non posso più avere. Controllo l'orario per controllare di essere in orario sulla tabella di marcia e rimango sorpresa, non riesco a decifrare se in modo piacevole o spiacevole, vedendo un messaggio da parte di James.
So che sei arrabbiata. So che mi odi. So che non vuoi parlarmi, ma so anche cosa provi per me, ed è lo stesso che sento io per te, smetti di respingermi Kylie, parlami. Vorrei dirti così tante cose ma ora l'unica che mi sento di dire è che mi manchi. Ti prego chiamami. James
Ho un tuffo al cuore quando leggo le ultime parole. Mi manchi. Perchè mi ha lasciata andare se ora gli manco? Non lo sapeva anche prima? Vorrei tanto potergli credere ma la verità è che non mi fido. Esco dalla sezione messaggi e mi preparo per andare a lavorare senza scrivergli alcuna risposta.
***
《Buongiorno Fields. Avrei scommesso che saresti arrivata tardi anche oggi per l'intervista con Caleb, poco furba come sei...》
《Fanculo Amanda》 saluto calorosamente la secca. Sono talmente di buon umore in questi giorni che non uso più il sarcasmo per insultarla, lo faccio direttamente, da più soddisfazione e mi permette di sfogarmi per una frazione di secondo senza farmi sentire in colpa per essermela presa con qualcuno che non centra niente, tanto Amanda fa o dice sempre qualcosa per cui vale la pena insultarla.
Arrivo in ufficio e mi metto alla scrivania a mettere a posto gli ultimi dettagli per la pre-intervista.
《Sono contenta che tu sia arrivata puntuale oggi》mi saluta Samantha sulla porta.
《Mi avevi detto di arrivare puntuale e poi oggi ho un lavoro importante》
《Si ha ragione》dice sorridendo 《ti lascio in pace allora per prepararti. Buona fortuna》
《Grazie Samantha》
Passo l'ora successiva nella sala riunioni, assicurandomi che non manchi niente.
《Kylie, Caleb Strait e il signor Irwin sono qui》mi imforma Claire la stagista.
《Grazie Claire, falli accomodare》
Lei acconsente e torna due minuti dopo seguita da un uomo brizzolato in giacca e cravatta dall'aria molto seria e professionale, e da un ragazzo biondo in giacca di pelle marrone dall'aria molto socievole. Li accolgo con un falsa aria contenta e professionale quando entrano.
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Tienimi con te
RomanceCopertina a cura di: @jh_halen NOTA Ho cominciato a scrivere e pubblicare questa storia dal 2014, capitolo dopo capitolo, non è perfetta, ero giovane ed inesperta ma per qualche ragione è piaciuta e ne vado orgogliosa. Perciò no non vuole essere un...