Capitolo 43 - Ogni cosa a tempo debito

4K 160 14
                                    

Blake's pov

Erano passati un paio di giorni dalla scoperta shock che mi aveva travolta come un treno. Non mi ero ancora ripresa e il mio stato catatonico mi aveva impedito di raccontare a chiunque ciò che avevo visto.
Mi alzai dal letto del lussuoso albergo con la sensazione di avere due grossi macigni appesi alle gambe. Avrei voluto sprofondare senza avere la possibilità di risalire in nessun modo. Ma sapevo che dovevo reagire, dovevo avvertire Kylie e James, sperando che almeno uno di loro due avesse avuto la forza necessaria a trovare una soluzione.
《Buongiorno tesoro》 disse Mark entrando nella stanza da letto, mi posò un bacio sulla fronte e mi guardò attentamente negli occhi.
《Ti senti poco bene?》
《Solo un po'》 risposi con voce roca.
《Vuoi che vada a prenderti un'aspirina? Non voglio dover attraversare il tappeto rosso senza di te oggi》
《Tappeto rosso?》
《Sì la prima di James...non ti ricordi?》domandò perplesso.
《È oggi?!》urlai sbigottita.
《Sì Blake..ma cos'hai? sono giorni che aspetti questo momento...》
《Niente》 dissi balzando giù dal letto e correndo verso il bagno. Caleb e Kylie sarebbero ufficialmente usciti allo scoperto quel giorno, James avrebbe dato di matto per questo. Ma nessuno dei due sapeva la verità.  E io avevo poco tempo. Dovevo correre.

Kylie's pov

Quella mattina mi alzai dopo otto ore di dormi veglia insopportabile. L'ansia si era impossessata di me la sera prima e non mi aveva più abbandonata.
Avevo due borse incredibili sotto gli occhi e una lunga giornata snervante davanti a me. Speravo almeno che la seduta di make up offertami da Caleb avrebbe risolto anche l'impossibile.
Sorseggiai la mia tazzina di caffè caldo e mi affrettai a raggiungere Caleb nella saletta privata che aveva riservato appositamente per lui.
《Finalmente sei sveglia!》 mi accolse Caleb quando entrai.
《Sei pronta per i preparativi?》
《Diciamo così》sussurrai.
《Sei nevosa?》chiese dolcemente.
《Sì abbastanza》ammisi mio malgrado.
《Vedrai che andrà tutto bene, ci sono io con te》mi tranquillizzò. Ma per qualche strano motivo, quella frase mi stritolò le viscere e mi diede l'effetto contrario. Pensai che avessi bisogno di qualcosa di forte per darmi coraggio, o avrei vomitato sul tappeto rosso. Era certo.

Ero sotto strumenti di bellezza da mezz'ora quando una voce squillante da pazza irruppe nella stanza.
《Kylie devo parlarti》urlò Blake sulla soglia della porta 《fammi entrare energumeno inutile!》disse alla guardia di sicurezza che la trattenne al di fuori della porta.
《Blake abbiamo fretta, tra un paio d'ore dobbiamo essere lì, ne parlate dopo》
le disse Caleb.
《È urgente! Io devo parlarle ora!》 urlò verso di lui con rabbia.
《Blake! Non puoi aspettare?!》le urlai irritata. Ero già abbastanza nervosa di mio, non avevo bisogno anche di lei ora.
《No! Adesso Kylie! Adesso!》
《Falla entrare Caleb》gli chiesi esasperata.
《No ci farà fare tardi e non possiamo permettercelo》
sbuffò Caleb. 《Scusa Blake》
e con un gesto la fece allontanare tra urla e parolacce.

Blake's pov

Caleb voleva morire. Dovevo a tutti i costi parlare con Kylie...che sapesse qualcosa? Impossibile nessuna mi aveva vista...o almeno pensavo così...
corsi a prepararmi in fretta e anche se non ero perfetta come avevo sognato nei giorni precedenti mi affrettai con i tacchi in mano a raggiungere James, che proprio in quel momento stava uscendo dalla camera d 'albergo insieme  a qualche paparazzo e Mark.
《James!》urlai a squarcia gola mentre Mark mi rivolse uno sguardo interrogatorio.
《James devo dirti una cosa importante!》
《Dimmi Blake》
《Non qui...in privato...》
Ma quando avevo quasi convinto James a entrare in camera con me Jennifer piombò tra di noi e si appiccicò addosso a lui come un francobollo a James.
《Me lo dici dopo》 mi sussurrò James e tutti insieme se ne andarono verso l'uscita.
Porca troia.
Nessuno voleva darmi retta.
Rimasi immobile per alcuni secondi, pensando a quanto potessi essere sfigata. Avevo un informazione più preziosa dell'Air Force one e nessuno sembrava volersene interessare.
Rassegnata scesi le scale decisa a seguirli, ma mentre pensavo ad un altro piano, sentii qualcuno pronunciare il mio nome...
Alzai lo sguardo ma in un primo momento non vidi nessuno, pensai  di averlo  immaginato, ma poi nel silenzio della tromba delle scale sentii un mormorio.
《Pensi che si sia accorta di qualcosa?》disse una voce maschile.
《Ma chi? Quella gallinella sclerotica? Ma per favore...》
《Jennifer è strana ultimamente, penso abbia qualche sospetto》
《Smettila di dire stupidaggini, hai scelto la più stupida apposta. Ma dimmi almeno qualcosa di importante...è tutto pronto? James avrà quello che si merita?》
《Sì le prove le ho io qui nella giacca. Presto la sua carriera andrà alla deriva.》rispose soddisfatto l'uomo.
《Bravo tesoro, se tutto andrà come di programma, e sono sicura di si, saprò ricompensarti come si deve》
Sentii lo schiocco di un bacio e poi dei passi. Indietreggiai appena in tempo dietro il muro della scala, per vedere la schiena nuda di Jennifer allontanarsi sul parquet, seguita a ruota da quel verme traditore che era il mio ragazzo, Mark.
Presi un respiro forte e presi coraggio per fare la cosa più folle che mi fosse mai passata per la testa.

Tienimi con teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora