[ COMPLETATA ]
1348 - Basso Medioevo
In una remota area impervia regna un enorme castello, qui ci vivono le anime mandate in esilio, morte di un dolore profondo, il più atroce sulla Terra.
Leggenda narra di una ragazza di nome Althea, arrivata dop...
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Buongiorno miei cari lettori, sono sempre io solo in altre vesti. Questa volta vi accompagnerò in un nuovo viaggio, fatto di rovine, di urla celate nella pietra, spade affilate e un amore nato tra l'oscurità.
Eccovi qui riportato Il castello dell'esilio, per molti nominato solamente Exile, libro scritto da me medesimo dopo il ritrovamento del manuale originario nel quale inseriti alcuni appunti di Althea, la nostra protagonista.
Per molto tempo restò inabissato in una vecchia biblioteca, nel villaggio del Fiore Bianco, finché anche io non arrivai in quella parte del mondo, quando la mia vita si dissipò completamente. Accatastato sotto altrettanti libri antichi e usurati, lo riportai alla luce.
Iniziai a studiarlo, come chiunque altro ricercatore avrebbe fatto, per rendere nuovamente memoria del vecchio castello dell'esilio, ormai vuoto e senza alcuna anima da parecchie centinaia di anni. E ora, di questo, non restano che le mura grezze e il cancello invalicabile, nessuno, neanche l'uomo più forte sulla terra, riuscirebbe ad aprirlo.
La storia segue una linea temporale non troppo precisata, ma secondo i miei calcoli ci troviamo nel 1348, anno della peste nera. Mentre gli abitanti del castello, attraverso le trascrizioni di Althea, dovrebbero appartenere a secoli precedenti, arrivando forse fino al V d.c.
Ma troverete una chiara risposta nei prossimi capitoli, sicuramente più esaustivi di queste mere frasi riassuntive.
Il mio compito è quello di mostrare quest'opera letteraria a voi lettori, perché dal mio punto di vista lo è e lo sarà per sempre. All'interno potrete ritrovare un mondo sommerso, non dall'acqua ma dal dolore dell'essere umano. Un mondo di pazzia, di mostri, ma anche di altrettanta delicatezza. Lasciatevi guidare dalla spada del protettore, oppure dalla luce fioca della candela di Jungwoo, dalle frecce di Yuta, o ancora dal rumore del tornio di Taeil. Qui troverete una sinfonia comune al mondo terrestre, se non forse più umana.
Ora vi lascio alla lettura completa, sperando possa essere di vostro gradimento. Grazie per l'attenzione.
Raven Gio
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