Chapter 73 : past, Invideo

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1160 d

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1160 d.C, regno di Invideo

Erano passati quattro anni dall'ingresso di Doyoung nel regno di Invideo.

Il suo stato di salute era migliorato notevolmente. Il suo corpo si era rinvigorito tanto da consentirgli di tornare autonomamente ad allenarsi, per non perdere la tecnica affinata a Galeo.

Le ferite si rimarginarono velocemente, grazie alle cure magiche del Re Ten. Vari unguenti, realizzati con oli ed erbe dal potere attivo, erano state sparse sul suo corpo per svariati giorni. Tappezzato di petali di calendula e di iperico, Doyoung sembrava essersi trasformato in una creatura non umana. Lì riposò, fino al compimento del quinto giorno, in cui si risvegliò precipitosamente, mettendosi seduto. Si ritrovò in una stanza accogliente, senza alcun arredo, vicino a una stufa che propagava calore nell'aria. Il fuoco, maestoso e serpeggiante, proiettò il movimento delle fiamme sulla sua pelle, sulle sue iridi scure.

L'ingresso di Doyoung a corte aveva portato a notevoli stravolgimenti, alcuni celati, altri del tutto evidenti.

Non appena le fate del bosco seppero della sua presenza, avvertirono Ten di stare in guardia. Percepivano l'oscurità nelle profondità del suo cuore, in ogni angolo del labirinto della sua anima. Sentivano il dolore, la paura, tale che rimbombava come un eco nelle loro menti.

Eppure anche Ten ne era a conoscenza. Non sapeva ancora nulla del passato del nostro protagonista eppure, anche solo grazie a uno sguardo, sfiorando il suo corpo, sentendo la sua presenza, poteva percepire il maligno. E lui, più di tutti i presenti, poteva comprendere la sua condizione.

Per questo motivo un giorno, quattro anni dopo il suo arrivo, Ten decise di accantonare le preoccupazioni riguardanti il suo passato, per paura di rivivere quei ricordi una seconda volta, per avvicinarsi al ragazzo e finalmente conoscerlo. Dopotutto, fino a quel momento, lui, i suoi assistenti e Doyoung stesso, si erano aggirati all'interno della reggia di Invideo come fantasmi, anime silenziose che a stento riuscivano a parlare.

Era notte ormai, il regno era avvolto dal puro silenzio tombale. Il fruscio degli alberi in lontananza, quelli che poi si sarebbero espansi nel bosco della notte, accompagnavano i pensieri tormentati di Doyoung, che seduto sulla poltrona della biblioteca, stava leggendo un libro trascritto da oratori appartenenti a secoli passati e incentrato sulla storia della penisola. Erano tutte leggende, miti raccontati ai bambini per farli addormentare e per strapparli a quella vita monotona, per regalare loro anche solo qualche visione di combattimenti gloriosi, di creature semi divine. Peccato però che nessuno di quei bambini sarebbe cresciuto, non in quella penisola per lo meno.

La porta della biblioteca si aprì lentamente, cigolando e scricchiolando, tanto da catturare l'attenzione di Doyoung, nonostante fosse del tutto preso da quei fantasmatici racconti. E la figura di Ten si rivelò.

Tensione nell'aria, tanto che poteva essere tagliata a metà da una lama affilata e argentea.

I suoi capelli biondi, semi raccolti con un pezzo di stoffa, erano coperti da un velo nero, mentre il resto dei suoi abiti dai toni neutri, scaldarono il suo viso. Gli sorrise debolmente, per infine chiudere delicatamente la porta alle sue spalle.

Exile | Kim DoyoungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora