Chapter 94 : Resistentia

23 11 63
                                    

Il Regno di Resistentia sembrava grigio e quasi lugubre, molto più spaventoso rispetto a quello di Invideo, dove si erano sedimentate la vegetazione e l'armonia

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


Il Regno di Resistentia sembrava grigio e quasi lugubre, molto più spaventoso rispetto a quello di Invideo, dove si erano sedimentate la vegetazione e l'armonia. Resistentia sembrava un muro di pietra edificato attorno ad un cuore pulsante, o almeno è questo che pensò Althea dentro di sé non appena varcò i grandi cancelli.

La sua mano stringeva ancora la corda ispida del suo cavallo, mentre i suoi piedi sembravano essersi ancorati al suolo. Doyoung invece, seduto sulla sella, incrociò immediatamente lo sguardo di Kun, che al di là delle sbarre in ferro li stava attendendo.

Le spalle di quest'ultimo erano coperte da un mantello scuro, dalle piume rossastre, mentre il resto degli abiti erano neri e piuttosto opachi.

Yukhei, di fianco a lui, con le braccia ben disposte dietro la sua schiena, alzò il mento, deglutendo a fatica per esprimere la contentezza nel vedere finalmente, con i propri occhi, la presenza di Althea. L'aveva sempre immaginata con i capelli lunghi e neri, con lo sguardo profondo e le iridi ambrate. Ma non appena si ritrovò di fronte una ragazza dai capelli biondi ondulati, gli occhi cristallini e un'aura sicura di sé, cancellò tutti i suoi pensieri.

A Resistentia faceva più freddo, forse perché situata ad un'altitudine più elevata ed esposta ai venti rispetto ad Invideo. Forse era semplicemente una sensazione, data dal grigiume, dall'assenza di vitalità.

Il regno era scavato nella roccia, costruito sulla roccia stessa. Corpo rocceo, grotta interiore che nasconde il vuoto, dove viene seppellito il dolore. E dopotutto, il loro imperatore, non poteva che essere un minerale grezzo, freddo al tatto, brillante sulla superfice e del tutto tagliente. Non appena Ten si avvicinò a lui, Kun lo ferì, perché tale corpo rocceo non avrebbe mai potuto riscaldarlo.

Althea oltrepassò l'ingresso, invitando il suo cavallo a fare lo stesso e davanti a lei, oltre all'imperatore, al suo assistente e a parte della popolazione, si inchinò come gesto di pace e di cordoglio.

Prima abbassò la nuca, poi le sue gambe si mossero e infine appoggiò un ginocchio a terra, sul suolo pietroso. E con suo grande stupore, tutti fecero lo stesso anche nei suoi confronti.

Quella mattina Kun, insieme a Yukhei, accompagnarono Althea e Doyoung per un breve perlustramento di Resistentia, dopo che i loro cavalli furono portati all'interno della stalla, insieme agli altri.

La grande reggia centrale era situata nel mezzo della piazza e attorno, come delle costellazioni, molto più basse e che quasi slanciavano l'edificio reale, si potevano trovare le case tozze e ammassate della popolazione.

Alcuni visi iniziarono a comparire oltre le piccole finestre sbarrate a croce. Essi erano segnati prevalentemente da profonde rughe e da un sorriso smorzato, sottotono. Erano curiosi, quasi ammagliati di fronte alla bellezza di Althea.

Quest'ultima non aveva mai visto una popolazione così anziana, dopotutto sia al Castello dell'Esilio, che al Villaggio del Fiore Bianco, le persone erano dall'aspetto molto giovane, nonostante i loro veri anni di vissuto.

Exile | Kim DoyoungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora