Chapter 50

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La fronte di Mark grondava di sudore

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La fronte di Mark grondava di sudore. Alcune gocce dense si depositarono sulle sue tempie, altre all'attaccatura dei suoi capelli chiari, biondi, leggermente mossi.

Il suo corpo stava tremando per il freddo, tutti i suoi arti ormai si erano stretti su se stessi, sotto quelle coperte pesanti e stratificate.

Quella era una delle manifestazioni della sua nuova vita. Il suo corpo doveva ancora riassestarsi, dato il cambiamento di tempo e luogo. Per questo, come tutte le altre anime arrivate precedentemente, lo sistemarono sopra un letto, in attesa che il suo stato migliorasse.

Sabina gli toccò la fronte, ma non appena gli sfiorò la pelle con le dita si sentì bruciare per l'alta temperatura. Come era possibile che un umano riuscisse a tenere un caldo così atroce dentro di sé? Eppure Mark stava soffrendo il gelo, come se una bufera di neve lo avesse da poco investito e trascinato con sé.

Il ragazzo era diventato ufficiale il nuovo arrivato, attirando l'attenzione di tutti. Il nuovo arrivato dopo l'inizio del dittatoriale regno di Sicheng.

Le mura del castello, quel giorno, divennero più chiare del solito forse per il sole alto nel cielo. Quest'ultimo illuminò tutto il territorio circostante, con fasci di luce caldi e dorati, tali da aiutare le coltivazioni a crescere e ad abbondare di frutti e vegetali.

Intanto, nel bel mezzo della pura sofferenza del giovane Mark, una calca numerosa di abitanti aveva affollato la piazza, rendendone impraticabile il passaggio.

Taeil, insieme ai suoi colleghi, buttando una fugace occhiata all'esterno, oltre le finestre appannate della sua bottega, vide l'entusiasmo delle persone e poco più in là, i tendoni del campo dell'armeria si aprirono al cielo. Nonostante la curiosità, decise di tornare al lavoro, sistemando i nuovi vasi in terracotta nell'area dedita alla pittura.

Quello sarebbe stato un giorno importante per il Castello dell'Esilio, oltre che per la nostra protagonista Althea. Il suo mantello grigio si librò nell'aria grazie a un lieve vento. I vestiti invece, scuri e opachi, modellavano il suo corpo, impedendole che il tessuto potesse aggrapparsi ad altri oggetti.

Quando entrò all'interno del campo di allenamento, si ritrovò di fronte tutta la squadra dell'armeria, con un Sir Eluard in prima fila, fiero della sua compostezza e della sua vigorosità. Yuta, pochi metri più a sinistra, con il viso chino e gli occhi segnati da due profonde occhiaie bluastre, si perse nel terreno, nei ciuffi d'erba che stavano crescendo oltre la sabbia arida, bucando il suolo con la loro forza vitale.

Sicheng era lì, come non poteva non essere lì, sua moglie stava per compiere un passo decisivo per la storia del castello. Era seduto in un piccolo trono, progettato da lui stesso e costruito dalla bottega degli artigiani per l'occasione. La seduta, morbida e vellutata, lo fece rilassare, nonostante il suo corpo stesse fremendo per l'ansia.

<< Althea >> e Sir Eluard iniziò a parlare, zittendo i chiacchiericci dei presenti << Ciò che regolerà questa tua prova sarà unicamente il destino, non il tuo matrimonio, quanto meno la tua carica ufficiale. Ti batterai con le tue stesse forze, sempre che tu le detenga >>

Exile | Kim DoyoungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora