Chapter 97 : aespa

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Ningning si sconcertò non appena venne a conoscenza che Althea non era altro che una regina, la regina del Castello dell'Esilio, quel regno a lei ancora sconosciuto, ma che aveva intravisto all'orizzonte svariate volte, attraversando il fiume con ...

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Ningning si sconcertò non appena venne a conoscenza che Althea non era altro che una regina, la regina del Castello dell'Esilio, quel regno a lei ancora sconosciuto, ma che aveva intravisto all'orizzonte svariate volte, attraversando il fiume con la barca, quando si dirigevano verso nord ovest.

E la cosa ancora più sconcertante, che face strabuzzare gli occhi a tutte loro, fu vedere il modo in cui Doyoung guardava tale ragazza. Eppure Doyoung non era un Re, non ancora, o forse non lo sarebbe mai stato.

<< Avete detto che siete diretti verso Eco giusto? >> disse Karina ad un certo punto, interrompendo il silenzio pungente, quasi terrificante, che aleggiava all'interno dell'imbarcazione, forse per il buio notturno o la sonnolenza nei corpi dei presenti.

<< Sì esatto >> poi Doyoung continuò, guardandola dritta negli occhi, nonostante il suo sguardo fosse diretto verso l'acqua del fiume << Ci siamo messi in viaggio circa un mese fa. Vorremmo attraversare tutta la penisola. La nostra prossima meta è Eco >>

E le ragazze non parlarono. Ningning si sedette a terra, vicino alla cabina, chiudendo gli occhi per assaporare l'aria fredda. Karina, al timone, con lo sguardo aggrottato e perso nella direzione giusta, neanche fiatò. Winter e Giselle la guardarono, di sfuggita, forse per capire se avesse parlato prima o poi a riguardo, raccontando quanto accaduto, quanto stava accadendo da ormai una cinquantina d'anni.

Althea, perplessa, proprio perché non riusciva a capire i loro atteggiamenti, finì per guardare Doyoung, ma la sua attenzione venne catturata ben presto dal sospiro di Karina.

La leader dell'imbarcazione girò lievemente il timone, diretto verso nord, verso la loro piccola isoletta, mentre i suoi pensieri si accavallarono l'uno sull'altro, nella sua mente, per formulare bene quella frase. E poi parlò.

<< Eco è in guerra, da cinquant'anni. Forse non è il caso per voi di approdare là >>

Doyoung spalancò gli occhi e deglutì a fatica. Quella frase gli rimbombò in testa come un eco, fino a quando non riuscì a trovarne la causa, il vero motivo.

<< E con chi? >> riuscì a chiedere a stento, a bassa voce, a denti stretti.

<< Con un popolo a sud. Non sappiamo da dove provengano. Sappiamo soltanto che a notte fonda portiamo provviste ad Eco. I nemici hanno tentato di conquistare il regno, ormai due anni fa, ma Eco sta resistendo con tutte le sue forze >>

E il silenzio tornò, più pesante di prima.

<< Ma perché proprio Eco? >> chiese Althea, quasi ingenuamente. Giselle la guardò e sospirò, non tanto per la sua domanda, più per il dolore nel sapere che la guerra si sarebbe espansa di lì a poco.

<< È l'unico regno a sud >> poi Karina continuò << Sicuramente si vogliono appropriare del regno, della loro struttura >>

Doyoung chiuse gli occhi e si toccò la fronte, scacciando il debole sudore. Prese una decisione, lì sul momento, senza parlarne prima con Althea. Sarebbe andato lì, per offrire appoggio alla popolazione di Eco, per aiutarli. Questo era il minimo che poteva fare, per sopprimere il suo senso di colpa.

Exile | Kim DoyoungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora