(Federico's pov's)
"La vidi scendere quelle scale, nel mio cervello era tutto a rallentatore, e mi godevo tutto nei minimi particolari, pur avendo un cappotto, era in quel momento sbottonato e quindi si intravedeva il bellissimo vestito che si era messa. Una volta che scese tutte le scale, la presi sotto il braccio, lei prima si abbottonò il cappotto, poi si mise sotto il mio braccio e andammo verso la mia macchina. La condussi verso un bellissimo ristorante, e ci misero in un tavolo fuori dove si vedeva il panorama. Iniziammo a chiacchierare, ordinammo e tutto fu speciale, poi mi ricordai il motivo per cui la avevo invitata a cena dopo due tre giorni lei se ne doveva andare e le volevo dire quello che provavo per sapere lei cosa provasse. Quindi divenni serio e iniziai a chiederle se potevo dirle una cosa, lei annuì e quindi gli espressi quello che provavo per lei, che mi aveva travolto, che dal primo giorno che l'avevo vista mi aveva preso il cuore e che mi piaceva da impazzire. Lei condivideva ogni sentimento che provavo io e poi mi chiese il motivo per cui avevo detto quelle parole e quindi io le dissi che volevo provare a stare con lei, sapevo che la distanza da Torino a Firenze era notevole ma io avrei sfruttato ogni giorno che avevo di vacanza per andare da lei essendo che a Firenze avevo i miei nonni che abitavano lì. Quindi ci mettemmo d'accordo che non appena potevo sarei andato da lei, così stavamo il più tempo possibile insieme, e avremmo poi usato skype in quei giorni che non ci saremmo visti. Le chiesi però un piacere, all'inizio nessuno doveva sapere del nostro fidanzamento, solo i nostri genitori, perché non volevo che giornalisti e altre persone rovinassero quella cosa stupenda che stava nascendo tra di noi, lei accettò e ci baciammo. Il resto della serata fu speciale poi ritornammo allo chalet e ognuno andò in camera sua. Poi arrivò purtroppo il giorno che dovevamo salutarci. Il ritorno da quella bellissima settimana fu tragico ...Mi misi in macchina e piansi, piansi tutto il tempo, per fortuna quel percorso era breve, una volta arrivato a casa a Torino la chiamai perché non potevo credere che ci dovessimo lasciare eravamo passati da vederci tutti i giorni a non vederci quasi mai. Avevo la voce rotta dalle lacrime ma ci calmammo poi piano piano pensando che ci saremmo potuti vedere ogni volta che ero libero tra partite e allenamenti. Anche perché io ero ancora infortunato e non potevo ancora fare partite ma stavo riprendendo ero quasi pronto ma gli allenamenti dovevo farli quindi ci tranquillizzammo un po' e continuammo a chiacchierare fin quando lei non arrivò a Firenze. Pochi giorni dopo andai agli allenamenti e parlai di Bea ai miei compagni di squadra loro furono felici per me
<<wow Fede si vede che sei proprio cotto... embe quando la rivedi?>> disse Weston
<<beh credo venerdi visto che non devo giocare, mi faccio il weekend da lei>> dissi io
<<beh che ne pensi se vengo anche io così da non destare sospetti? Essendo che neanche io posso ancora giocare>> disse Weston
<<non sarebbe una cattiva idea Wes si mi piace allora preparati, ti farò conoscere Bea>> dissi io
<<ahahahah va bene non vedo l'ora>> disse lui e ci mettemmo a ridere. Dopo gli allenamenti chiamai Bea dicendole che Weston sapeva della nostra relazione e che sarebbe venuto venerdì con me per darci una mano per mantenere segreta la nostra relazione. Lei accettò questa cosa ma poi mi chiese:<<hei Fede che hai? Ti sento triste non sei felice ci vediamo venerdì?>> evidentemente dalla mia voce trapelava un po' di tristezza
<<certo che sono felice di vederti Bea è solo che mi scoccia stare tutti questi giorni senza te mi manchi già tantissimo, quando mi alleno , quando faccio qualche partitella anche se è raro penso a te>> dissi io con malinconia
<<non ti preoccupare non me ne scappo con un altro ragazzo adesso voglio solo te... venerdì ci vediamo e sarà come se non ci fossimo mai lasciati>> disse lei. Poi dovevo staccare perché dovevo andare a cucinare e quindi la salutai amorevolmente e andai verso la cucina. Arrivò finalmente venerdì andai a prendere Weston e ci dirigemmo in aereoporto. L'aereo partì e dopo tre ore circa arrivammo a Firenze, e vidi Bea tra le persone che c'erano all'aereoporto e stavo andando lì ad abbracciarla ma Weston mi fermò e disse:<<Fede... ricordati cosa avevi detto... non volevi farlo sapere a nessuno che stai con una tua fan>>
<<si scusami Wes è che mi mancava tanto...>> dissi io
<<facciamo così avviciniamoci a lei come se davvero fosse una fan facciamoci la foto e poi andiamo dove lei ci dirà ok?>> disse Weston
<<va bene Wes hai ragione...>> dissi io. Allora ci avvicinammo a lei e a suo padre, le firmai il diario e poi la abbracciai e le dissi:<<Bea non mi sono dimenticato di te ma ricordi non posso farmi vedere con te dove hai la macchina?>>
<<nel parcheggio sotteraneo dell'aeroporto>>disse lei
<<bene allora andate lì dopo la foto ci vediamo lì>> dissi io poi ci sciogliemmo dall'abbraccio, lei abbracciò Weston e poi facemmo la foto. Lei poi mi salutò e mi fece l'occhiolino. Dopo altre due foto ecco che io e Weston ci dirigemmo verso il parcheggio dove c'era la macchina del padre di Bea. Nell'auto finalmente baciai e abbracciai Bea la quale piangendo disse:<<Non farlo più ti prego mi fai morire ... ho temuto che tu non mi riconoscevi più che ti eri dimenticato di me e che mi avevi presa come una fan qualunque>>. Io le presi il mento e guardandola fissa negli occhi le dissi:<<io volevo venirti ad abbracciare ma giustamente Wes mi ha bloccato subito perché potevano stare i giornalisti e fan ... ah comunque bellissima sorpresa che mi hai fatto, ma non farla più, verrò io direttamente da te adesso che capirò dov'è casa tua ,cosi evitiamo che ogni volta ci facciamo vedere nell'aeroporto che facciamo le foto>>.
<<va bene non lo farò più...>> disse lei. Poi si presentò a Weston e poi arrivammo a casa sua, salutai la madre. Io ero felice perché adesso potevo stare con lei senza paure, preoccupazioni, restammo lì per tutto il giorno poi ci ritirammo a casa dei miei nonni, li abbracciai forte forte e gli raccontai tutto e loro furono felici per me. Ci addormentammo quasi subito stremati dal viaggio ma io ero felice e sapevo che il giorno dopo la avrei finalmente rivista..."

STAI LEGGENDO
Quello che non ti aspetti
FanficBea è una ragazza di 23 anni che abita a Firenze, ama sin da piccola il calcio ed è una grande tifosa della Fiorentina. Parte per una settimana per Courmayeur ed è proprio lì che fa un incontro/ scontro con una persona... cosa succederà tra i due? E...