LA PERDITA DI MEMORIA

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"Era lì supino sul lettino dell'ospedale, pieno di tubi lo abbracciai e iniziai in un attimo a piangere... mi dissero che con lui non dovevo parlare .... Allora presi la sua mano e la strinsi e dentro di me pensavo a tutte le cose belle che avevamo fatto insieme , alle giornate passate sulla neve , alle giornate di Parigi , e tante altre cose ... vidi poi fuori alla stanza Vincenzo e Wes che parlavano e pensavo *come fa lui ad essere sano e salvo??*... allora uscii dalla stanza presi Vincenzo per la camicia lo buttai contro un muro e con un tono piuttosto arrabbiato gli dissi:<< Cosa è successo ??? e perché lui sta così e tu no ??>> Vincenzo meravigliato dal mio comportamento mi rispose:<< stavamo tornando dalla discoteca, io proprio perché dovevo guidare ero sobrio ... ma ad un certo punto un' auto viene contromano nella nostra corsia e ci scaraventa dall'altra parte della strada, io che avevo la cintura non mi sono fatto niente nemmeno gli altri due ... Fede invece che si era tolto un attimo la cintura è stato scaraventato fuori dalla macchina >>. Io iniziai a scoppiare a piangere, Wes vedendomi così mi abbracciò.... Tornai dentro volevo stare solo con lui, era l'unico che mi faceva stare bene e l'unico che mi faceva piangere così... ogni tanto i miei mi chiamavano ma io non volevo parlare infatti glieli passavo alla mamma di Fede che poverina gli parlava... non mangiavo .... Ogni tanto tornavo a casa per cambiarmi e lavarmi ma poi tornavo all'ospedale per fare le notti feci tutte le notti, per lui questo ed altro non mi pesava nulla, volevo solo che si svegliasse e che la prima cosa che vedesse fossi io.
Fede rimase in coma per più di una settimana .... Il giorno che si svegliò io ero andata un attimo in bagno all'ospedale e tornando dal bagno iniziai a canticchiare la nostra canzone quella mia e di Fede anche nella stanza anche se i dottori non volevano questa cosa , ma io penso che fu questo che portò Chicco di nuovo da me .... Si svegliò... era un po' sconvolto io iniziai a piangere e lo strinsi forte ... lui però mi allontanò e mi disse :<< Scusa ma chi sei?? Io chi sono? dove mi trovo??>>. Io lo guardai sconvolta non potevo crederci aveva perso completamente la memoria. Allora corsi subito a chiamare il dottore, il quale lo visitò... e poi disse ai genitori di Fede :<< Signori vostro figlio ha perso la memoria ... dovete essere molto pazienti e piano piano aiutarlo a ricordare ... diteglielo anche alla fidanzata , non deve dargli pressioni ...>> quando il dottore disse questa cosa io lo guardai in modo strano non ero una bambina che non capivo la situazione. Francesca decise di mandare prima me a parlarci per vedere cosa poteva ricordarsi ... Allora io entrai nella stanza e mi sedetti vicino a lui e gli dissi :<< Ciao mi chiamo Bea, ti ricordi di me ??>>. Lui mi guardò bene e mi disse:<< Hai una faccia conosciuta, mentre stavo in coma ti ho sognata spesso insieme anche a quell'altro ragazzo che sta la fuori>> indicò Wes ... e io risposi:<< wow davvero mi hai sognata ?? e cosa hai sognato??>>. Lui mi rispose:<< che quel ragazzo ti baciava e mi ricordo che dentro di me c'era un forte sentimento penso sia gelosia... ma quel ragazzo è il tuo fidanzato??>>. Io lo guardai sbalordita non ricordava nulla di ciò che avevamo passato ma gli risposi in modo tranquillo anche se la mia voce tremava un po' perché avrei voluto piangere :<< No quel ragazzo si chiama Wes ed è un tuo compagno di squadra, tu e lui giocate a calcio siete calciatori di serie A giocate nella Juventus, io invece sono la tua fidanzata mi hai conosciuto un anno fa sulla neve ....>> e gli raccontai tutto quello che avevamo passato insieme, lui mi sentiva appassionato quasi come se gli stessi raccontando una bella storiella. Ad un certo punto mi interruppe e mi disse :<< La canzone che stavi cantando quando mi sono svegliato mi è familiare non è che me la canteresti?? >>. Ed io un po' imbarazzata gli risposi:<< Ma non stiamo nel posto esatto mi vergogno ..>>. Lui mi rispose:<< ti prego per favore >>. Ed io iniziai a cantare:<< In un attimo ho capito che eri tu il mio angelo ..>> e lui all'improvviso iniziò a cantarla anche lui :<< la luce che mi sveglia la mattina il giorno che ti ho vista eri lì ...>> ed io con gli occhi pieni di lacrime gli dissi :<< ma allora te la ricordi ??>>. Lui mi guardò e mi disse:<< si >> poi mettendosi le mani sulla fronte mi disse:<< è la nostra canzone te l'ho scritta per il tuo compleanno adesso si che mi ricordo alcune cose ...la canzone si chiama New York... >>. Poi si toccò le dita e il collo e mi disse :<< dov'è il mio anello e la fedina ?? la collana a forma di cuore??>> Io lo guardai e pensai ... come aveva fatto la nostra canzone ad riaffiorare questi ricordi... il minuto prima non si ricordava nulla nemmeno che io fossi la sua fidanzata il minuto dopo la canzone va cercando la fedina ... gli risposi poi :<< ce li ha tua madre >>. Lui li voleva a tutti i costi allora io andai a chiederli a Francesca che mi disse quando mi vide arrivare:<< allora Bea come va?? Cosa ricorda??>> ed io le spiegai il fatto che New York gli aveva fatto ricordare tutto quello che riguardava la nostra storia e che avrei provato adesso a fargli ricordare il resto e poi le chiesi la fedina, l'anello e la collana con il cuore.
Quando tornai da lui, prese quella roba e la indossò. Io cercai di fargli ricordare un po' di cose e lui piano piano riuscì a ricordare qualcosa come le regole del calcio, come si giocava, gli facevo vedere dei video, e che cosa gli piaceva fare e tutto il resto ... Restai lì per molti giorni volevo assicurarmi che lui ricordasse più o meno tutto . Ma poi dovetti tornare a Firenze e lui non sarebbe potuto venire da me per molto tempo ... doveva fare terapie e poi doveva fare un po' di fisioterapia anche perché non era uscito illeso dall'incidente quindi doveva riprendersi di nuovo anche con gli allenamenti e le cure e quindi ci sentivamo solo tramite skype o telefono. Mi sentivo sempre più sola ... certo avevo Lucia ma io volevo stare con Fede. I miei poi essendo stata per molti giorni lì a Torino non mi lasciavano andare ancora e quindi avrei dovuto aspettare che lui venisse da me..."

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