IL PERDONO

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(Bea's pov's)
"Dopo il test di gravidanza e soprattutto dopo che Fede mi disse chiaramente che non voleva crescere quel bambino, io presi il primo treno per Firenze e tornai dai miei genitori. Erano molto arrabbiati con me e mi misero in punizione. E quindi mi chiusi in camera per parecchi giorni e mi misi sotto a studiare per finire la tesi, ero in procinto di laurearmi e quindi non volevo tante distrazioni. Dissi tutto ai miei genitori, del bambino, di Fede che non lo voleva e che invece io volevo tenerlo e loro mi dissero:<< va bene Bea, staremo accanto a te in ogni caso, questo bambino non ha fatto nulla di male e non merita di morire per colpa del bastardo di padre che ha>>. Ci abbracciammo e facemmo anche pace. Io e Fede non ci sentivamo dal giorno dopo del suo compleanno, e questo mi faceva tanto male, ma comunque non mi feci distrarre perchè dovevo laurearmi e non mi importava di nulla. Essendo che Wes ormai era fidanzato con Lucia lo invitai alla mia discussione di laurea, sapevo che lo avrebbe detto a Fede ma non mi interessava ero comunque concentrata sul mio obiettivo. Ed ecco che arrivò il giorno della mia laurea, per fortuna ero incinta solo di quattro mesi e quindi non si vedeva molto la pancia e quindi riuscii ad indossare il completo che avevo deciso di indossare. Andai all'università ero molto nervosa, andò tutto molto bene riuscii a discutere la tesi brillantemente almeno a detta dei miei genitori e così poi dopo la proclamazione del voto iniziai a piangere, abbracciai la mia amica Lucia e dissi:<<ce l'ho fatta davvero>>, lei annuì e andammo fuori al cortile, ed ecco che lo vidi, lì vicino a Wes, con un mazzo di tulipani rosa.
<<cosa ci fai qui? mi vuoi rovinare anche il miglior giorno della mia vita?>> dissi io
<<no... sono venuto qui per chiedere perdono... sono stato uno stronzo lo so, ti avevo promesso di restarti accanto ed è per questo che sto qui per scusarmi e per dirti che se vuoi ancora io sarò con te sempre>> disse. Io davvero non sapevo cosa fare, volevo perdonarlo ma sapevo anche che mi aveva fatto del male allora gli dissi:<<non lo so Fede, quello che ti posso dire è resta... mi fa piacere che tu sia qui...>>, ci abbracciammo e poi tornai a festeggiare. Ci facemmo tante foto e fu la giornata più bella di tutte davvero. Quando poi tornai a casa vidi le storie dove mi avevano taggato e il post che aveva fatto Fede

fedexchiesa's stories

Io allora gli risposi *non pensare che con una storia puoi essere perdonato così facilmente* *lo so che non riesco a farmi perdonare così

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Io allora gli risposi *non pensare che con una storia puoi essere perdonato così facilmente*
*lo so che non riesco a farmi perdonare così... ma ti chiedo solo domani non prendere impegni ho una sorpresa speciale per te* scrisse lui
*va bene Fede* scrissi io. Poi mi arrivò la notifica che mi aveva anche taggato in un post

fedexchiesa's post

*Il tuo grande obiettivo lo hai finalmente raggiunto, e sono felice che mi hai permesso di esserci, nonostante tutto

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*Il tuo grande obiettivo lo hai finalmente raggiunto, e sono felice che mi hai permesso di esserci, nonostante tutto. Sei stata la luce nei miei momenti bui, la mia ancora di salvezza in un mare in tempesta e la mia cura per tutte le mie ferite, e so che ultimamente non sono stato un grande fidanzato ma sappi che ci sarò e ti resterò accanto fino alla fine dei miei giorni perchè ti amo* scrisse sotto al post, forse gli ormoni della gravidanza o forse perchè mi mancava tanto io piansi davanti allo schermo, poi presi il suo numero dalla rubrica e lo chiamai. Finalmente dopo due mesi chiacchierammo di nuovo al telefono, lui si scusò di tutto, io gli raccontai come avevo passato quei due mesi e anche lui e così facemmo tardi e ci addormentammo con il telefono acceso. Il giorno dopo mi lavai, mi vestii e aspettai che lui mi venisse a prendere.
<<allora ci vuole un pò di tempo per arrivare quindi mettiti comoda e nulla buon viaggio amore mio>> disse lui aprendomi la portiera della macchina. E così passarono alcune ore e poi finalmente arrivammo era un albergo. Chicco uscì dalla macchina andò verso il cofano, lo aprì e prese delle valigie e poi mi aprì la portiera
<<ma che significa??>> dissi io meravigliata
<<significa che questo è il tuo regalo per la laurea vieni con me e fidati...>> disse lui. Entrammo nell'albergo lui chiese la camera prenotata a suo nome, facemmo il check-in e poi salimmo con l'ascensore. Arrivammo in camera e appena aprì quella porta io rimasi incantata, c'era una passerella di legno decorata da petali di tulipani rosa e candele accese, a destra e a sinistra c'era acqua di piscina. Questa passerella conduceva poi alla camera vera e propria dove c'era il letto che però era come un'altalena e poi c'era il bagno e poi ancora piscina e poi un finestrone enorme che affacciava sul mare. Era stupendo molto romantico, sul letto c'era una scatola a forma di cuore con su scritto *TI AMO*, aprii quella scatola, all'interno di essa ce ne era un'altra ma le pareti della prima si smontavano e su di esse c'erano delle nostre foto, così per la seconda e cosi per la terza fin quando non arrivai ad una scatolina piccola
<<un attimo quella la prendo io...>> disse lui. Prese quella scatolina, si schiarì la voce, si inginocchiò e disse:<<amore mio, finalmente ho capito che senza di te non posso stare, ho capito che non importa di chi è quel bambino, so solo che voglio crescerlo con te, so solo che tu sei la donna della mia vita, l'ho capito dal primo momento che i nostri occhi si sono incrociati in quel giorno sulla neve, e benedico quel giorno, perchè tu sei stata la luce in quel brutto momento...mi ero da poco lasciato con Martina e non sapevo che farne della mia vita, mi hai dato una grande motivazione e sei stata la mia grande tifosa nonostante tutto... con questo voglio dirti Beatrice Benincasa mi vuoi sposare?>>. Io rimasi un attimo sconvolta non sapevo cosa rispondere, poi sentii il mio cuore e dissi:<< oh mio Dio amore certo che siiiii>>
<<posso abbracciarti e baciarti? >> disse lui sapendo che avevo paura, ma in quel momento non mi interessava nulla e quindi gli dissi:<< ma certo che puoi>> e ci abbracciammo e baciammo e finalmente ritornammo ad avere un contatto fisico che mancava da quattro mesi. Fu la giornata dopo la laurea più bella della mia vita e pubblicammo le storie sui nostri Instagram

she.s.bea's stories

bea's stories

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Restammo in quel posto stupendo per due giorni, fu bello recuperammo un pò quei giorni che ci mancavano a Maiorca, e scatenammo anche un putiferio su Instagram, gente che voleva sapere come mai dopo solo due anni ci volevamo sposare, ma noi chiede...

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Restammo in quel posto stupendo per due giorni, fu bello recuperammo un pò quei giorni che ci mancavano a Maiorca, e scatenammo anche un putiferio su Instagram, gente che voleva sapere come mai dopo solo due anni ci volevamo sposare, ma noi chiedemmo un pò di privacy e cercammo di non pubblicare nulla soprattutto del bambino. Ero finalmente felice, sposavo l'uomo che amavo, aveva accettato quel bambino anche se non era suo e finalmente potevamo costruire una famiglia tutta nostra e continuare quella favola che era iniziata in montagna due anni prima..."

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