(Federico's pov's)
"Ero un giocatore della Juventus, avevo 25 anni e mi ero da poco ripreso da un infortunio. Avevo bisogno di staccare un po' da tutte le situazioni che mi giravano intorno e quindi decisi di andare in montagna a Courmayeur, per rilassarmi un po'. Decisi di affittarmi una camera in uno chalet e una volta sistemato andai sulla pista da sci, restai fermo per sistemarmi gli scarponi quando qualcuno mi venne addosso. Io all'inizio mi innervosii parecchio, ma la persona in questione mi chiese subito scusa e quando alzai la testa, vidi il suo viso vicino al mio, e vidi i suoi occhioni blu, e i suoi lunghi capelli neri, chiesi scusa allora io, per essere stato stupido a rimanere fermo sulla pista e poi le chiesi se si era fatta male, lei mi rispose di no e quindi mi presentai, ma lei già mi conosceva, pensai subito ad un'altra fan assillante, invece lei era così tranquilla quasi disinvolta nonostante fosse un po' rossa in viso, mi fece i complimenti come se niente fosse, io arrossii mi piaceva quando qualcuno me lo diceva, allora non so per quale motivo le labbra si muovevano da sole,la invitai a prendere qualcosa di caldo per farmi perdonare, lei quasi subito accettò e questa cosa mi fece ridere, poi andammo verso il bar dello chalet. Tutti mi riconobbero e vollero fare delle foto o volevano degli autografi, feci tutto molto veloce e poi ci sedemmo, ordinammo e parlammo un po' di me, quando poi mi accorsi di aver parlato solo di me le chiesi di dirmi qualcosa di lei. Mi disse il nome Bea, mi piaceva il suo nome, studiava chimica e aveva 23 anni. Una volta che lei aveva finito le strinsi le mani, e vidi che erano congelate e quindi le riscaldai con le mie che invece erano caldissime ma arrivò purtroppo ciò che avevamo ordinato e quindi io le lasciai e bevemmo quello che avevamo ordinato. Una volta finito uscimmo da quel bar, lei se ne stava andando salutandomi, ma io le proposi di vederci il pomeriggio per un aperitivo e lei accettò volentieri. Mi ero davvero trovato bene con lei sapevo che l'avevo appena conosciuta, e che era una tifosa ma era diversa da tutte le altre né troppo stressante, né troppo invadente, era se stessa si vedeva e mostrava tutto sia i difetti che i pregi. Lei se ne tornò in camera mentre io iniziai a sciare, prima non lo avevo fatto e così iniziai dopo che lei se ne fu andata. Poi tornai in camera, presi il pranzo in camera e dopo mi riposai un pò, dopodichè mi preparai e andai all'aperitivo con Bea. Fu una bella serata continuammo a conoscerci, lei mi disse che era tifosa della Fiorentina e che non mi aveva ancora perdonato per il fatto che io avevo lasciato quella squadra che mi aveva accolto sin da piccolo, ma che con l'europeo mi aveva riapprezzato. Io allora cominciai a raccontargli il motivo per cui avevo scelto la Juventus, e lei mi comprese e non mi criticò più. Da tifosa non sapeva cosa c'era dietro alla mia scelta ma una volta saputo il motivo mi appoggiava al cento per cento, la ringraziai del suo appoggio e le strinsi la mano che stava sul tavolo, fu un gesto così spontaneo ma mi fece stare davvero bene, e poi le sorrisi e così lo fece anche lei. Passammo una bella serata, poi ci separammo perché ognuno di noi doveva andare a cena. Quindi salii in camera, mi sciacquai e ritornai poi giù. Andai a cena giù anche se non avevo tanta voglia e cercavo di fare il più veloce di tutti perché ero molto stanco. Ad un certo punto quando ero immerso nei pensieri, vidi un'ombra venire vicino a me pensavo fosse una fan, invece era Bea che mi disse se mi volevo unire a lei e ai suoi genitori per mangiare insieme essendo che ero da solo, io declinai l'invito con molta gentilezza spiegando che ero molto stanco, lei si vide che era un po' delusa, allora decisi di fare un altro azzardo, e le chiesi di vederci il giorno dopo di mattina per andare a sciare insieme, lei mi disse che non sapeva sciare e io le dissi che l'avrei insegnato io come si faceva e quindi poi ci salutammo, io mangiai velocemente e mi ritirai in camera, mi misi il pigiama, accesi la televisione e mi addormentai quasi subito dalla stanchezza. Il giorno dopo, scesi a fare colazione vidi Bea e la famiglia di Bea, la salutai, e loro mi invitarono di nuovo a mangiare con loro, questa volta accettai, il padre era quello più diffidente nei miei confronti, e Bea mi spiegò il motivo, il padre era un grande tifoso e anche lui non aveva preso bene la mia scelta di andare alla Juve. Io gli spiegai il motivo ma non fu comprensivo come la figlia. Poi dopo la colazione andammo a metterci le tute e ci vedemmo alla hall dello chalet, prendemmo gli scii e andammo verso la seggiovia.
<<oddio ma dobbiamo per forza salire sulla seggiovia?>> disse lei
<<ehm... si Bea come arriviamo se no lì su? Ma perché me lo chiedi?>> dissi io
<<ehm perché ho paura... giusto un po'>> disse lei
<<ah ok bene dai piano piano>> dissi io, ci sedemmo sulla seggiovia e poi le dissi:<<fai così non guardare giù, guarda me solo me...>>
<<ok va bene proverò a non svenire ahahaha>> disse lei e ci mettemmo a ridere poi si mosse un po' troppo la seggiovia e lei quasi come se fosse una cosa spontanea si strinse a me poi capì che era una cosa insolita, anche se a me piaceva e si staccò quasi subito e mi chiese scusa
<<non ti preoccupare non mi dispiaceva in realtà>> dissi io sorridendo e lei fece altrettanto. Arrivammo così in cima, prendemmo gli sci li mettemmo ai piedi e iniziai a farle vedere come doveva fare, dopo un po' di cadute e risate lei riuscì ad imparare e quindi iniziammo a sciare insieme. Ad un certo punto mentre stavamo sciando ci incrociammo e cademmo l'uno addosso all'altro per la seconda volta ... eravamo vicinissimi la sua bocca vicino alla mia io sentivo il suo respiro e il suo profumo.Non le resistevo più, sapevo che forse era un po' affrettato ma mi aveva colpito sin dal giorno prima e la baciai e poi le dissi:<< scusami ma non resistevo più eri così vicino a me... so che è affrettato ma volevo farlo...>>
<<ehm... si tranquillo... ehm... in questo momento non sto capendo molto quello che è successo... ma so solo che per me questo è davvero un sogno...>> disse lei
<<anche per me lo è>> dissi io. Poi ci alzammo e continuammo a sciare come se non fosse successo nulla. Ma ogni volta che stavamo vicino o solamente ci sfioravamo io non riuscivo a resisterle e la baciavo. Passarono alcuni giorni e una sera di quelle la invitai a cena fuori, andammo in un ristorante lì vicino che non era lo chalet. Ero pronto a dichiarare quello che provavo per lei e a sapere che cosa provasse per me, ormai era passata quasi una settimana e lei ed io eravamo stati sempre insieme e avevamo continuato a baciarci, quindi volevo saperlo. Allora prendemmo appuntamento giù alla hall dello chalet, io ero vestito tutto elegante ed ecco che la vidi scendere dalle scale e rimasi incantato dalla sua bellezza..."
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Quello che non ti aspetti
FanfictionBea è una ragazza di 23 anni che abita a Firenze, ama sin da piccola il calcio ed è una grande tifosa della Fiorentina. Parte per una settimana per Courmayeur ed è proprio lì che fa un incontro/ scontro con una persona... cosa succederà tra i due? E...