Capitolo 15

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"I close my eyes and all i see is you"

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Mia madre mi diceva sempre che fossi un tipo che viveva di fantasia.

Non sapevo il perché me lo dicesse, ma forse avrei dovuto prenderlo come un complimento.

Spesso ci ragionavo su per capirne il significato, poi pensai che in realtà mia madre volesse dirmi che io ero sempre nel mio mondo, senza preoccuparmene dei problemi o delle situazioni che accadevano.
In effetti, aveva ragione, vivevo nel mio mondo, nel mio modo di essere, senza preoccuparmene di ciò che accadeva.
Prendevo tutto superficialmente per non vivere in un complesso di negatività mentale come facevano i miei genitori dinanzi ad un problema.

Ogni volta che mi si presentava una difficoltà, cercavo sempre con qualche mezzo di non scontrarla, perciò vivevo nel mio mondo senza affrontare nessun problema.
Non che io avessi paura di affrontarlo, semplicemente volevo vivere la mia vita tranquillamente.

Ero nella biblioteca dell'Università, stavo leggendo un libro sulla prima guerra mondiale, non che m'interessasse, semplicemente la professoressa voleva che lo leggessimo.

Mi pareva un libro così angosciante, mentre leggevo, sbuffavo, mi veniva naturale farlo ogni volta che facevo qualcosa di noioso.

<<Ma io penso, perché studiare la guerra degli altri e non quella di se stessi?>>mi sussurrò una voce all'orecchio.

Capii subito che fosse Taehyung perciò gli sorrisi.

<<Me lo chiedo anche io>>chiusi il libro ed incrociai i nostri sguardi.

Ci guardammo per qualche secondo, poi lui poggiò la sua mano sulla mia; la stava accarezzando ed il suo tocco faceva battere così tanto il mio cuore.

<<Tu hai una guerra dentro di te?>>mi chiese.

Non risposi, presi solo la sua mano e la poggiai sul mio cuore.

<<Tu mi stai causando questa guerra>>gli dissi dopo un po'.

Perché la verità era che le nostre guerre erano quelle dei nostri sentimenti, la guerra non era una semplice lotta o uccisione, era anche paura di affrontarla; noi non potevamo affrontare ancora i nostri genitori ed eravamo costretti a vivere quello che stavamo creando in segreto.

Taehyung mi prese per la vita, mi trascinò rapidamente a sé e mi baciò.

I suoi baci improvvisi erano un qualcosa di diverso da un bacio che sai che sta per accadere, quelli improvvisi non te li aspetti, ti senti impreparato e ti fanno battere il cuore un po' di più.

<<Siamo in una biblioteca Tae>>gli sussurrai.
<<Mh, sti cazzi>>continuò a baciarmi<<Stiamo dando un po' di pratica a tutti questi lettori>>
<<Non credo che stiano leggendo dei libri romantici o omosessuali Tae>>sorrisi per poi voltare il capo per osservare tutti gli studenti lì presenti<<Vedi hanno tutti libri scolastici!>>

<<Ah andiamo, quello lì invece sta leggendo l'Iliade!>> esclamò Taehyung.
<<Ed è mitologia>> aggiunsi.
<<Che pensi? Che Achille non si sarà fatto Patroclo qualche volta?>>mi soffiò sulle labbra.

Scossi la testa ridendo per poi alzarmi dalla sedia su cui ero seduto, lo presi per mano e lo trascinai fuori dalla biblioteca.

Non avevo visto Jimin per tutta la mattinata, gli avevo scritto, ma i messaggi non gli arrivavano, perciò pensai che stesse ancora dormendo.

<<Che pensi?>>mi chiese Taehyung mentre aveva poggiato il suo braccio attorno al mio collo.
<<Boh Jimin è sparito>>
<<L'ho visto poco fa con Yoon>>
<<Cosa?>>
<<Si, prima di venire in biblioteca>>
<<Ma? Non è neppure venuto a lezione!>>
<<Avrà voluto saltare la lezione per passare del tempo con Yoongi evidentemente>> ipotizzò Taehyung ed io roteai gli occhi.

Ora quel brutto nanetto voleva pure nascondermi le cose?

<<Mh comunque tra qualche giorno arriverà mia zia>>mi avvisò Taehyung<<Sicuramente i miei cercheranno di farvela conoscere>>
<<Beh, sarebbe bello conoscere a pieno la famiglia Kim>>
<<No, non sarebbe bello, sopratutto conoscere mia zia, sarebbe una catastrofe>>
<<È peggio di tuo padre?>> mi venne spontaneo chiedergli.
<<Si, peggiore in tutto>>

Non sapevo cosa dirli, non sapevo se avessi dovuto continuare il discorso.
Non mi andava però di parlare, perciò lo presi per mano e continuammo a passeggiare in silenzio.

Neppure la voglia di pensare mi perseguitava, stranamente, mi sentivo così stanco mentalmente, volevo solo passare quei momenti col mio ragazzo in tranquillità.

🌓

Mia madre iniziava a restarne sempre più meravigliata quando portavo Taehyung in casa, era felice che stessimo diventando "tanto amici" ma allo stesso tempo non riusciva a capire come mai passavo più tempo con Taehyung che con i miei amici.

Quel pomeriggio prima che io e Taehyung avessimo raggiunto la mia camera, ci offrì qualcosa da mangiare cercando di parlare un po' con noi.

Era la prima volta che vedevo mia madre impacciata, mi faceva ridere.

<<Quindi cosa farete oggi?>> ci chiese sorridendo.
<<Studiamo insieme signora Kim>>rispose Taehyung.
<<Oh beh, capisco>> abbassò lo sguardo mia madre.

Sembrava imbarazzata, in soggezione, allo stesso tempo turbata da un qualcosa che non riuscivo proprio a capire.

D'improvviso sentii un vuoto nello stomaco, non sapevo il perché, ma vedere mia madre in quelle condizioni mi faceva preoccupare.

<<Mamma stai bene?>>
<<Si si, tutto bene...mh, Taehyung ho saputo di tua zia>>
<<Oh si, la conoscete già?>>
<<Abbiamo fatto l'università insieme>>rispose mia madre con voce flebile.

Pensai che forse il suo strano umore fosse dovuto dall'arrivo di questa zia, ma per quale motivazione?

<<Non voglio perdervi in chiacchiere, mi dispiace..andate a studiare>> ci sorrise mentre indossava il suo cappotto.
<<Dove vai?>>le chiesi istintivamente.
<<Da tuo padre, devo parlargli..buon studio>> replicò l'ultima frase quasi speranzosa, poi uscì facendomi rimanere più confuso di quanto già lo ero.

Voltai lo sguardo verso Taehyung, quest'ultimo mi stava guardando dall'alto in basso.

Sentii un brivido pervadere il mio corpo. I suoi maledetti occhi su di me, mi facevano andare in tilt.

<<Sembri un maniaco>>gli dissi.

Taehyung mi sorrise divertito per poi avvicinarsi di più a me.
Poggiò le sue mani sui miei fianchi, iniziò a lasciarmi baci umidi sul collo facendo diventare i miei respiri più pesanti.

Sentivo il suo respiro accarezzarmi la pelle, le sue mani scesero a toccarmi i glutei ed io arrossii.

Taehyung mi sorrise, accarezzandomi le guance delicatamente, riuscivo a vedere nei suoi occhi la voglia che aveva di farmi suo, ma allo stesso tempo vedevo la dolcezza che gli facevo.

𝑨𝒑𝒐𝒍𝒐𝒈𝒊𝒛𝒆 𝑴𝒚 𝑳𝒐𝒗𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora