"I want you to give in"
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Avevo iniziato a contare i minuti sulle dita.
Credevo che il tempo fosse solo una condizione della giornata e che più lo passavi meno lo vivevi.Eravamo ritornati in Corea, non vedevo Taehyung da quasi due giorni, non c’eravamo nemmeno incrociati in qualche posto.
Mi ricordai che non avevo ancora il suo numero e che non glielo avevo mai chiesto, non perché non avessi interesse nel scrivergli, ma semplicemente ero fin troppo abituato a vederlo ogni giorno che non ne sentivo la necessità.
Infine, mi resi conto, che lo stessi pensando talmente tanto da riuscire ad evocarlo: vidi dei sassolini sbattere sulla finestra della mia camera, all’inizio mi spaventai, poi l’aprii e vidi tutta la sua bellezza bloccare il mio battito cardiaco.
<<Mi fai fare le cose clandestine Kook, il tuo numero di telefono costa troppo?>>mi sorrise.
<<Stavo pensando anche io al tuo numero di telefono, ma la porta di casa era utilizzabile>>
<<Mi piacciono le cose complicate>>Chiusi la finestra e corsi al piano di sotto.
Mi faceva ridere che si fosse davvero messo a lanciarmi dei sassolini invece di bussare alla porta per vedermi, poi pensai, che in realtà era Taehyung e lui doveva sempre distinguersi da tutto e da tutti.<<Dove stai andando?>>mi chiese mia madre mentre stavo aprendo la porta d’ingresso.
<<C’è Taehyung>>le risposi.Raggiunsi anche io il retro di casa sicuro che lo avessi trovato lì: infatti era ancora poggiato con la schiena contro il muro con un’espressione di attesa.
<<Eccoti qua>>mi disse.
<<Eccomi qua>>mi avvicinai a lui.Si posizionò difronte a me, poi ci guardammo e basta.
La verità era che non avevamo bisogno delle parole per comunicare, riuscivamo a capirci con soli sguardi e tocchi.
Lui mi sfiorò la guancia ed io istintivamente chiusi gli occhi godendomi a pieno le sue carezze; poi lo sentii prendermi per la vita, avvicinandomi di più a lui.<<Non sei venuto all'università questi due giorni, speravo di vederti lì>> mi soffiò sulle labbra.
<<Ho avuto il raffreddore, ora sono guarito>>spiegai.Non disse più nulla, mi lasciò solo il suo fantastico sorriso.
Quel sorriso che Taehyung faceva sempre, non per via di un qualcosa che glielo faceva fare, ma perché sorridere era parte di lui.Mi avvicinai alle sue labbra, poi unii i nostri sguardi come se avessi bisogno del suo consenso, come se avessi bisogno di sapere se avesse voluto quello anche lui.
Fu quando chiuse gli occhi che poi mi gettai sulle sue labbra.
Volevo fargli capire che mi era mancato, che tramite quel bacio riuscivo a trasmettergli tutta la mia voglia di vederlo e di stare con lui.Rientrammo in casa giusto pochi secondi dopo, Taehyung venne accolto tranquillamente da mia madre, poi raggiungemmo la mia camera.
<<L'interpretazione dei sogni>>disse Taehyung sfiorando un libro presente nella mia libreria<<Freud>>
<<Mi affascina>> ironizzai gettandomi sul letto.
<<Ti affascina lui o la sua opera?>> chiese ridendo come se sapesse anche lui di aver fatto una domanda inutile.<<Beh…lui era un bel maschione>>
Fu questione di secondi, poi scoppiamo a ridere tutti e due.
Taehyung si sistemò accanto a me, aprì una pagina a caso del libro ed io mi poggiai con la testa sul suo petto.<<Nel sogno,non ripercorriamo la vita trascorsa durante la giornata, con le sue fatiche e i suoi piaceri, le gioie e i dolori. Anzi, il sogno tende a liberarci da queste cose. Anche se la nostra forza spirituale è in balia di un oggetto specifico scossa da un dolore acuto o coinvolta in qualche azione. Il sogno o ci regala qualcosa di completamente diverso, oppure estrapola singoli elementi dalla realtà per ricombinarli o ancora, sa comprendere il nostro umore e lo trasforma in un’interpretazione simbolica della realtà>> lesse poi chiuse il libro e lo gettò sul tappeto vicino al letto.
Risi per la sua azione. Attorcigliò il suo braccio attorno alla mia spalla spingendomi più sul suo petto, l’altro invece lo aveva messo dietro la sua nuca.
Lo guardai mentre lui fissava il vuoto, sembrava essersi immerso nei suoi pensieri.<<Mi chiedo, quanta cazzo di droga ci si deve inghiottire per scrivere cose come quelle>> disse incrociando i nostri sguardi.
<<Non devi vederla in questo modo, è stato comunque un grande studioso Freud>> espressi il mio punto di vista.
<<Non dico solo di lui, ma la maggior parte dei filosofi credo che si siano fatti delle canne per dire tutte quelle cose>>
<<È il contrario, loro hanno dedicato la loro vita per capire il cervello umano, hanno fatto esperimenti e studiato tanto per trasmettere a noi informazioni>><<Forse>>mi disse<<Kook guardala dal mio punto di vista ok? Come possiamo fidarci di quello che hanno detto tantissimi anni fai dei filosofi? Che ne sai se sono un mucchio di cazzate? Che ne sai se questi la mattina si sono alzati dicendo a se stessi “Oh voglio essere ricordato dicendo qualche cazzata sui sogni”>>
<<La filosofia è avere concezioni sulla vita, che riguardi il cervello, la diversità di pensiero, di tutto in modo diverso l’uno dall’altro>>gli spiegai<<Forse si hai ragione saranno state loro ipotesi, ma nulla toglie che non possano avere ragione>>Mi guardò per qualche secondo poi mi mise a cavalcioni su di lui, non provai imbarazzo, dopotutto era Taehyung ed io volevo stargli più vicino possibile.
<<Sei terribilmente sexy quando parli di cose serie>>
Mi morsi istintivamente il labbro, lo facevo sempre quando ero in agitazione.
I suoi occhi erano come una via la quale non potevi trovarci un'uscita, nei suoi occhi c’era un’altra vita che necessitavo che appartenesse solo ed esclusivamente a me.<<Tu sei sexy in qualsiasi istante>>gli dissi.
Sentii le sue mani scendere sui mei glutei, mi spinse in avanti avvicinandoci di più.
<<Una volta lessi un libro, ma solo le prime pagine poiché non parlava di un argomento che mi causasse molto interesse, narrava di Adamo ed Eva e l’autore si poneva una domanda “Se i due non avessero peccato cosa sarebbe successo?” Lui ci ha impiegato un libro per darsi una risposta, io invece tre minuti, saremmo stati tutti buoni, il male non lo avremmo conosciuto e gli omosessuali non sarebbero mai esistiti. Credo che solo chi ha provato il peccato sia capace di rispondersi, il mio peccato sei tu Jungkook e ringrazio Adamo ed Eva ad aver disubbidito Dio, sennò non avrei mai assaggiato il piacere di peccare>> sussurrò al mio orecchio.
Mi ero sdraiato su di lui mentre mi stava parlando, i nostri petti erano l’uno contro l’altro e le sue mani mi stringevano a lui.
Sentii un brivido scorrermi lungo la schiena, sebbene fossero state le sue parole, non riuscivo a capire sempre il perché delle reazioni del mio corpo.
Non riuscivo a mantenermi serio dinanzi a lui, perché Taehyung mi spogliava di tutta la mia corazza di indifferenza su tutto, lui riusciva a far sprofondare ogni sua parola dentro di me, lui era l’unico capace di far echeggiare la sua voce toccando il fondo della mia anima.<<Mi fai battere il cuore Taehyung>> sussurrai.
<<Lo sento Jungkook, è sincronizzato al mio>>
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𝑨𝒑𝒐𝒍𝒐𝒈𝒊𝒛𝒆 𝑴𝒚 𝑳𝒐𝒗𝒆
Fanfiction"Perché se era amore, equivaleva alla distruzione di se stessi" *Solo Jungkook's Pov *Tae Top/Kook bottom spero vi piaccia <3