Capitolo 21

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"Stand in your arms"


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Avevo preso la febbre.
Evidentemente la scelta d’immersione nell’acqua del mare non aveva dato nessun fine positivo; perlomeno a me, Taehyung era sano come un pesce, fortunatamente non aveva beccato l’influenza.

Ero nel letto, avevo le lenzuola che mi coprivano fino alle orecchie, avevo rimasto solo  un po’ di spazio al mio naso per permettermi di respirare.

Soffrivo di febbre alta, mia madre aveva iniziato a farmi gli impacchi con l’acqua fredda, ma non servivano quasi a nulla.

M’infastidiva la luce che tracimava le finestre della mia stanza, avevo chiesto di chiuderle, ma nessuno si era degnato di farlo perciò mi ritrovavo con gli occhi serrati e stanchi.

Provavo un leggero mal di testa, poi sentii il tepore della sua mano poggiata sulla mia guancia.

Sapevo che fosse il suo tocco, infatti non dissi nulla e mi cullai tra le sue carezze.

<<È colpa mia, avrei dovuto pensare alle conseguenze>> mi sussurrò.

Si era seduto sul letto, avevo sistemato la mia testa sulle sue gambe mentre lui mi sfiorava i capelli.

<<Non è poi così grave l’influenza>> gli risposi aprendo gli occhi.
<<Hai gli anticorpi stupidi>> mi diede un bacio sulla fronte.

Aveva iniziato a tratteggiare delle forme incomprensibili con le dita sul mio petto.
Stavo cercando di non rilassarmi troppo o mi sarei addormentato e non volevo.

<<Tua madre va sempre in ansia quando ti accade qualcosa?>> mi chiese.
<<Si, si agita per qualsiasi cosa>>
<<È il lavoro della mamma essere preoccupate per i propri figli>>
<<Si, ma lei esagera Tae, qualsiasi cosa mi succeda, anche se inciampo deve portarmi in ospedale!>> esclamai provocando la risata di Taehyung.

Era giusto preoccuparsi, non avrei mai messo in dubbio la giusta preoccupazione dei genitori, ma ero maggiorenne, adulto, e sapevo cos’era grave e cosa no.

Per mia madre restavo lo stesso un bambino e non sarebbe mai cambiato.

<<Che libro è quello?>> mi domandò Taehyung.

Aveva indicato un romanzo che non avevo mai letto, aveva una copertina dal colore azzurro come il cielo, non sapevo nemmeno chi fosse l’autore.

<<Non lo so>>
<<Come puoi avere romanzi nella tua libreria che non hai letto?>>
<<La verità è che mi piace avere libri e basta, leggerli non m’interessa>>
<<Sei particolare>>

<<Leggo quando non ho nulla da fare>>
<<Cioè mai>>
<<Credi che io abbia giornate impegnative?>>
<<Se le trascorri a dormire..>>

<<Andiamo Tae! Guarda che faccio molte cose durante la giornata>>
<<Ad esempio?>>
<<Ad esempio, ti penso>>
<<Perché mi pensi?>>
<<Perché sei il mio amore>>

Aveva le guance rosse, si era avvicinato lentamente alle mie labbra, voleva baciarmi, lo riuscivo a vedere, ma qualcosa glielo impediva, successivamente capii che era per via dei passi di mia madre che stava venendo in camera.

Aprì la porta con calma, ci guardò sorridendo poi si avvicinò.

<<Ho portato la tovaglia imbevuta d’acqua>>
<<Ti prego mamma non serve>>
<<Il medico ha detto che devi fare questi passaggi Jungkook, mica me lo sono inventato io?>>
<<Lasciate fare a me Signora Jeon>> intervenne Taehyung.

Mia madre non ci pensò due volte a lasciare tutto nelle mani di Taehyung, ci lasciò da soli subito.

Taehyung sistemò l’asciugamano sulla mia fronte, sussultai perché era gelida e sentivo freddo.

<<Sei più tranquillo quando sei ammalato, dovrei farti prendere spesso l’influenza>>
<<Stronzo>> gli feci il dito medio.
<<Anche io ti amo>>

Arrossii, successivamente mi lasciò un bacio sulle labbra.

<<Hai le labbra così calde Kookie>>
<<Grazie al cazzo, ho la febbre Tae>>
<<Che antipatico, la prossima volta ti baci il cuscino>>
<<Ou no amore perdonami>>

Era concentrato a sistemarmi la piccola tovaglia che avevo sulla fronte, avevo solo voglia di chiudere gli occhi e dormire.

La febbre portava così tanta stanchezza?

<<Ieri sera mia zia e mio padre sembravano quasi insospettiti da un qualcosa>>
<<Da noi?>> mi venne spontaneo chiedergli.
<<Non saprei, ma avrei i miei dubbi>>

<<Hai paura?>>
<<Una cosa che ho imparato è che avere paura non aiuterà il nostro amore Kookie, dobbiamo avere il coraggio di affrontare…sarà difficile parlarne soprattutto con mio padre, ma cosa posso farci? Io sono così, questa è la mia natura e se non l’accetta, non è un mio problema>>
<<Non ti lascerò da solo TaeTae>>

Forse l’amore era quello, non solo provare affetto, ma anche esserci l’uno per l’altro sia nei momenti difficili che nei momenti più belli.

Ed io per Taehyung volevo esserci, in ogni momento della sua vita, in qualsiasi ora, minuto, secondo, perché lo amavo fin troppo per lasciarlo andare.

𝑨𝒑𝒐𝒍𝒐𝒈𝒊𝒛𝒆 𝑴𝒚 𝑳𝒐𝒗𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora