Capitolo 30

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"the freedom of falling"

:

O ci è protagonisti della propria vita o ci si è personaggi secondari della vita di qualcun altro.
Stavo ragionando su quello che in realtà fossi io, ma in realtà non c'era tanto da pensare, io ero un personaggio secondario che faceva parte della vita di Taehyung.

Non avevo alcun problema ad esserlo, io l'amavo, volevo far parte della sua vita e basta.

Era arrabbiato con me, non sopportava l'idea che io avessi messo in scena tutto quello spettacolo.
Ma come potevo fare?
Come potevo permettere di farlo soffrire non facendomi lasciare?
In alcuni attimi l'odiavo, poi lo amavo.

A differenza degli altri giorni stavo meglio, mi ero tolto un peso.

Mi trovavo in azienda, avevo dato una mano a mio padre con alcuni documenti.
Non era così male lavorare in quel posto, mi piaceva, c'era una buona atmosfera e avevo molta voglia di seguire e aiutare i dipendenti.

Avevo finito il mio turno, lavoravo solo la mattina poiché il pomeriggio lo dedicavo a me stesso.

<<Chiedi alla mamma se stasera preferisce andare al ristorante>> mi sorrise mio padre.
<<Che gentiluomo>> alzai gli occhi al cielo.
<<Non prendermi in giro, poi fammi sapere tramite un sms>>
<<Agli ordini>> dissi per andarmene ma la sua voce mi fermò.

Mi posizionai di fronte a lui nuovamente ed attesi che mi dicesse qualcosa che evidentemente dalla sua espressione dedussi che fosse incerto nel parlarmi.

<<Con...Taehyung?>> chiese con voce flebile.

Mi sentii colto alla sprovvista, non mi aspettavo quella domanda.

<<Non va molto bene>>
<<Ascolta Jungkook, lo so che suo padre non vuole, ma se voi vi amate davvero cercherò di fare qualcosa per voi>>
<<Non devi fare nulla papà davvero, a me basta che tu sia al mio fianco>> gli sorrisi.

Mi lasciò un bacio sulla fronte.

<<Quand'ero giovane>> iniziò a parlare<<Conobbi un ragazzo che frequentava la mia stessa università, non mi ricordo come, ma ci ritrovammo a diventare molto amici...andava tutto bene finché un giorno lo baciai>>

Si fermò, stava guardando il vuoto.
Sentivo la sua pressione nel dirmi quelle parole.
Allo stesso tempo io rimasi molto meravigliato, non me lo sarei mai aspettato.

<<Poi?>>lo incitai a continuare.
<<Il mio cuore batteva molto forte quando lui era con me, lui invece non voleva quello, più che altro non poteva avvicinarsi a me in quel senso...restammo amici, poi lui si fidanzò con una ragazza ed io invidiavo lei ogni volta che stavano vicini. Una notte da ubriaco, il mio amico si gettò addosso a me e mi baciò. Ero felice, sprecammo quella notte insieme solo perché lui davvero voleva nonostante non fosse del tutto in sé, settimane dopo mi disse che non potevamo stare insieme, che suo padre lo avrebbe ucciso e che quella notte era stata solo un divertimento da amici, mi aveva detto tutte quelle parole mentre mi baciava la guancia e mi accarezzava i capelli>> notai i suoi occhi farsi lucidi<<Capii che mi amasse quanto io amavo lui, poi siamo cresciuti e ci siamo sposati con due donne fantastiche>>

<<Chi è quest'uomo papà?>>
<<Doyun>>

Spalancai gli occhi.
Il padre di Taehyung e mio padre?
Non era possibile, il padre di Taehyung era omofobo, aveva minacciato suo figlio e come poteva essere lui il primo a sapere cosa ci si provava in quella situazione?

<<Può sembrare strano...ma in realtà è per colpa di sua sorella che tu e Taehyung non potete stare insieme, Doyun dipende dalle parole di sua sorella>>
<<Papà,ma tu ami la mamma?>> mi venne spontaneo chiedergli.
<<Si>> mi rispose senza pensarci due volte.
<<Ami la mamma come ami Doyun?>>
<<No Jungkook>>

Mi avvicinai a lui e lo abbracciai.
Lo sentivo così vicino a me, così uguale a me.
Poteva capire come io mi sentivo e amavo quella sensazione di comprensione.

<<Posso assicurarti che per la mamma farei di tutto Jungkook>> mi accarezzò i capelli.
<<Ma per Doyun moriresti>> restò in silenzio<<Lo so papà>>

Gli lasciai un bacio sulla guancia per poi andare via dall'ufficio.
Non mettevo in dubbio l'amore che provava per la mamma, lo sapevo che si amavano, ma allo stesso tempo capivo che l'amore che provava per Doyun era altro.

La vedevo nei suoi occhi quella tristezza e malinconia di non poter avere la persona amata, quella costante sofferenza di vedere il proprio amore distante, io l'avevo provata sulla mia pelle.

Arrivai ai parcheggi in cui c'era l'autista che mi avrebbe accompagnato a casa ed incontrai Taehyung che stava quasi per cadermi addosso.

<<Tae?>> lo guardai.
<<Ti stavo cercando>> mi rispose.

Gli sorrisi mentre lui si torturava il labbro inferiore.

<<Devo dirti una cosa>> aveva iniziato anche a torturarsi le mani.

Mi preoccupai un po' per via delle sue reazioni fisiche, doveva dirmi qualcosa di negativo che non sarei riuscito a sopportare, lo riuscivo a capire dallo sguardo vuoto che avevano i suoi bellissimi occhi.

<<Andrò a Parigi da mia sorella, per sempre>>

Dopo quelle parole sentii il mondo crollarmi addosso.
Strinsi i pugni e incrociai i nostri sguardi.
Come poteva andare via?
Come poteva lasciarmi da solo?
Come potevo io vivere senza lui?
Avevo la sensazione di svenire, non riuscivo a respirare.
L'idea di non vedere più Taehyung mi stava mandando in crisi, poi, sentii una forte rabbia prendere il sopravvento in me.

<<Posso dirti qualche parola?>>chiesi trattenendo le lacrime.

Taehyung mi fece cenno di "si" col capo e mi avvicinai di più a lui non distogliendo lo sguardo dai suoi occhi.

<<Ho commesso uno sbaglio con te, ma l'ho fatto solo per proteggerti. Sei l'unico che amo, sei stato l'unico in tutto. Ho cercato di adattarmi a te, al tuo modo di affrontare i problemi, ma Taehyung non ci riesco, tua zia e tuo padre sono omofobi, ti hanno minacciato, ti facevano stare male ed io? Dovevo starmene con le mani in mano? Mi sarei sentito in colpa se ti avessero cacciato fuori di casa. Non ti avrebbero più dato l'eredità che ti spetta, credi che non vedevo la tua sofferenza? Ho sbagliato tutto lo ammetto, avrei dovuto permettere di affrontare tutto questo insieme, però tu...tu scappi ora Tae, invece di restare qui con me e provare a diventare un "noi" vai via! Fuggi dai tuoi problemi!>> ormai le lacrime iniziarono a disegnare delle righe sul mio volto<<Però se tu sei felice così e stai bene così, non posso fare altro che essere contento per te...buona fortuna in tutto Taehyung>> dissi per poi entrare in macchina.

Non volevo più sentire una parola, non volevo vederlo, non avevo voglia di fare nulla se non piangere e basta.

𝑨𝒑𝒐𝒍𝒐𝒈𝒊𝒛𝒆 𝑴𝒚 𝑳𝒐𝒗𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora