Capitolo 22

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"find hope in the hopeless"

:

La febbre era passata e ,dopo aver trascorso due giorni a casa per precauzione, tornai ad uscire.

Avevo appena finito di fare scherma.
Ero ritornato a fare gli allenamenti, mia madre me lo aveva concesso, ma non riuscii ad iscrivermi ai mondiali poiché era scaduto il tempo a disposizione.

Provai rabbia nei confronti di mia madre perché se mi avesse permesso prima di ritornare a scherma, sarei riuscito ad iscrivermi.

Taehyung mi aveva detto che sarebbe venuto lui a prendermi: infatti lo stavo aspettando, poi mi resi conto che fosse dall’altro lato della strada.
Mi venne improvvisamente da ridere poiché aveva una faccia quasi assonnata mentre attraversava per raggiungermi.

<<Cristo! la prossima volta mi faccio investire>> imprecò tirandomi fra le sue braccia.

Mi salutò con un bacio casto, successivamente incrociò le nostre mani ed iniziammo a camminare.
I nostri amici avevano organizzato un incontro nel locale in cui lavorava Jin, perciò non c’impiegammo molto ad arrivarci poiché il locale distava poco dalla palestra di scherma.

<<Sei silenzioso>>
<<Sto ascoltando il tuo respiro che mi fa battere il cuore>>gli risposi.

<<I-Io…Perché devi fare sempre così?>>
<<Così?>> replicai.

<<Non so, stai in silenzio per molto tempo, poi quando ti chiedo qualcosa mi rispondi in un modo che…che poi non mi permette di risponderti perché mi lasci senza parole>>

<<Mi piace metterti in imbarazzo, poi diventi tutto rosso>>
<<Andiamo vaffanculo Kook>>
<<Ou mi ferisci>>

Mi prese per la vita e mi strinse a sé.
Ci guardammo negli occhi, ci sorridemmo, infine unimmo le nostre labbra.

Sentivo la sua lingua toccare la mia, le sue mani viaggiavano per tutto il mio corpo, il suo respiro si mescolava col mio; avevo sentito un rumore, perciò mi staccai da lui per guardare altrove.

All’inizio non vidi nulla, poi mi accorsi di un uomo ,avente una macchina fotografica tra le mani, entrare in una Maserati.

<<Che succede?>> mi domandò Taehyung.

Lui non aveva capito, non aveva sentito il rumore dello scatto che aveva fatto quella fottuta macchina.
E se fosse stato un uomo di suo padre?
No, non aveva senso.
Forse quel signore aveva voluto fotografare chissà cosa, non per forza noi vero?
Cosa poteva interessarsi quello di una coppia omosessuale che si baciava?
Iniziai a pensare al peggio, ma non dovevo farmi paranoie, non potevo farmele.

<<Niente, credevo di aver visto qualcosa>> gli sorrisi.

Non avevo modo di far preoccupare anche lui, non volevo trasmettergli le mie insicurezze.
Mi tranquillizzai pensando che in realtà quell’uomo fosse un fotografo e che stava fotografando un qualcosa che non c’entrava con me e Taehyung.

Entrammo nel locale, c’erano solo i nostri amici e gli unici a mancare eravamo noi.

<<Finalmente direi! Buon arrivo in ritardo!>> esclamò Hoseok.
<<Andiamo lasciali stare, non vedi che si saranno sicuramente trattenuti a fare qualcosa tra di loro>> s’intromise Jimin.
<<Sei solo un pervertito Jimin>> lo richiamai.
<<Hai un pacco di patatine hyung?>> si rivolse Yoongi a Jin.
<<No>> rispose l’arancione mentre asciugava i bicchieri che aveva sicuramente appena lavato.

𝑨𝒑𝒐𝒍𝒐𝒈𝒊𝒛𝒆 𝑴𝒚 𝑳𝒐𝒗𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora