Capitolo 40

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"I need somewhere to begin"


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Ero a casa mia, sotto le coperte del mio letto a piangere, solo quello potevo fare, piangere, piangere e piangere.
Sapevo che Taehyung fosse stato rinchiuso in camera sua, che fosse stato picchiato da Doyun il quale si ritrovò a litigare continuamente con sua sorella Leila anche in officio per via degli articoli pubblicati.

Velocemente, dopo l'accaduto di due giorni fa, molti giornalisti scrissero di me e di Taehyung, di come fosse orribile la famiglia Kim e di questo ne ero felice, poiché io e Taehyung avevamo il supporto da tutte le persone che sapevano della vicenda.

Tuttavia mi ritrovavo nella mia più profonda sofferenza, Taehyung mi mancava come l'aria, il pensiero che stesse da solo chiuso nella sua camera mi faceva morire dentro.
Non era giusto.
Avevo riletto per cinque volte di seguito le lettere che Doyun scriveva a mio padre, odiavo quell'uomo, volevo che soffrisse, volevo che insieme a quella lurida donna di sua sorella morissero.
Avevano rovinato la vita del mio amore, continuavano a farlo soffrire solamente perché mi amava.

<<Jungkook, c'è un ragazzo di nome Yoongi al piano di sotto>> disse mia madre.

Mi alzai di scatto dal letto, pensai che Yoongi avesse qualcosa da dirmi, qualcosa che riguardava Taehyung, mi affrettai a raggiungere il piano di sotto e lo vidi, aveva gli occhi spenti come i miei.

<<Mi dispiace>> sussurrò.
<<Dispiace tanto anche a me, non sai quanto>>
<<Taehyung e tu siete miei amici, voglio vedervi felici Kook>>
<<Non credo sarà possibile Yoon>>

<<Ti portiamo da Taehyung>>
<<Sul serio Yoon?>> quasi vidi il riflesso dei miei occhi brillare in quelli di Yoongi.
<<Si, ti faremo entrare dalla finestra della sua camera>> mi sorrise <<Ci sono Hoseok e Namjoon che ci aspettano>>

In men che non si dica salutai mia madre e corsi via con Yoongi, non vedevo l'ora di vedere Taehyung, avevo bisogno di vederlo, avevo bisogno di lui.

Hoseok e Namjoon non dissero nulla, nessuno in realtà aveva voglia di parlare, non aveva neppure senso parlare.
Appena arrivammo dinanzi casa di Taehyung, Namjoon parcheggiò sul retro dell'abitazione.
La camera di Taehyung si trovava in una zona alta e quasi mi scoraggiai poiché era impossibile arrivarci.

Yoongi iniziò a lanciare sassolini alla finestra di Taehyung, nel mentre Namjoon salì sulla sua macchina e prese sulle spalle Hoseok.

<<Cosa state facendo?>>chiesi.
<<Vuoi arrivare in camera di Taehyung?>>sorrise Namjoon.
<<Torre umana!>> esclamò Hoseok.

Taehyung aprì la finestra e non appena ci vide spalancò gli occhi, aveva probabilmente capito le nostre intenzioni perciò ebbe un'espressione quasi spaventata.
Yoongi salì sulle spalle di Hoseok che era a sua volta su quelle di Namjoon, toccava a me, ma avevo paura, se fossimo caduti?

<<Kook c'è una scaletta piccola, mettila qui sulla macchina e salici così sali sulle spalle di Yoongi>> mi disse Namjoon.
Feci come mi aveva detto, guardai Taehyung e tirai un sospiro di sollievo, dovevo farlo per lui.
<<Hyung, ho paura che voi cadiate>>dissi.
<<Facciamo queste cose da quando siamo piccoli Tae>> sorrise Hoseok.
<<Anche se cadessimo, siamo di ferro, non ci faremo nulla>> disse Namjoon.
<<Non so come ringraziarvi>>
<<Per gli amici questo ed altro>> disse Yoongi.

Salii le scalette e mi misi sulle spalle di Yoongi cercando di mantenere l'equilibrio, successivamente Taehyung si sporse alla finestra e allungò le mani verso di me riuscendo a prendermi quasi in braccio.
Non appena mi tirò del tutto a sè e riuscivo a sentire le sue braccia attorno al mio corpo, scoppiai in lacrime.
Taehyung aveva iniziato subito ad accarezzarmi e lasciarmi dei baci sulle guance.

<<Non piangere amore mio>> mi sussurrò.
<<N-Non ce l-la faccio>> singhiozzai <<H-Ho p-paura TaeTae>>

Taehyung continuò a stringermi forte tra le sue braccia, successivamente salutammo i nostri tre amici andare via; ero così felice di vedere Taehyung e avevo avuto questa possibilità solo grazie a loro.

<<Ti hanno fatto del male?>> gli chiesi trattenendo le lacrime.
<<Solo qualche schiaffo>> mi sorrise<<Ora però non parliamone, voglio solo stare con te>>

Lo baciai con tutto me stesso, avevo bisogno di sentire a pieno le sue labbra, che fossero solo le mie, che fossero le uniche a sollevarmi il morale.
Ci sdraiammo sul suo letto e ci ritrovammo tra baci, abbracci e carezze. Le uniche cose che mi permettevano di andare avanti e di credere che in realtà ci fosse ancora un po' di speranza.

Dopotutto avevo giurato di amarlo durante le notti passate in bianco a pensare quanto avessi voluto stringerlo a me e sussurrargli all'orecchio che andava tutto bene.
Quella sarebbe stata una di quelle sere in bianco dove però avrei potuto tenere concretamente stretto a me il mio amore e avrei potuto sussurrargli all'orecchio che stesse andando tutto bene.

Gli stavo accarezzando i capelli, la sua testa era poggiata sul mio petto, avevo chiuso gli occhi mentre respiravo più a fondo il suo profumo.
Esattamente quello, abbracciato a lui, era il mio paradiso, la mia unica e vera felicità.

<<Non potremo mai essere felici io e te, vero Kookie?>>
<<Credo di no, amore mio>>

Taehyung si allontanò da me avvicinandosi al suo cassetto per prendere un qualcosa che poi si rivelò una piccolissima bottiglia.
Ritornò tra le mie braccia e mi guardò negli occhi.
Mi diede un bacio, un bacio che sapeva di addio, un bacio di cui entrambi avevamo capito che fosse l'ultimo.

<<Io ti amo tantissimo Jungkook>>
<<Anche io Taehyung, non sai quanto>>
<<Mi dispiace, ma io non ce la faccio più>>
<<Lo so amore, cercheremo di superare tutto insieme, mh?>>
<<No, amore, non riusciremo, ci abbiamo provato>> i suoi occhi diventarono lucidi.
<<Amore mio, eri tu a dire che dovevamo lottare per il nostro amore, non puoi arrenderti ora>>
<<Non mi sto arrendendo piccolo mio, voglio solo iniziare di nuovo ed essere felice>>

Mi strinse a sè.
Avevo la testa poggiata sul suo petto mentre lui aveva poggiato il mento sulla mia testa.
Ci tenemmo stretti l'un l'altro, ma ad un certo punto sentii un odore particolarmente spiacevole, mi distaccai da Taehyung e lo fissai.
I miei occhi si riempirono in un attimo di lacrime, sentii il mio cuore bloccarsi e il mio stomaco stimolarmi del vomito.

<<C-Cosa c'era nella b-bottiglia amore m-mio>> balbettai.
<<Mi dispiace piccolo mio, mi dispiace>> scoppiò a piangere anche lui.

Aveva bevuto del veleno, lo avevo capito, si era tolto la vita poiché incapace di continuare a viverla.
Mi dannai mentalmente per non aver chiesto subito il motivo per cui avesse preso quella bottiglia e cosa ci fosse dentro.
Mi misi accanto a lui tremando senza smettere di piangere.
Non potevo fare nulla per salvarlo,lo stavo perdendo.

<<N-Non puoi f-farmi questo>> singhiozzai.
<<Ti prego non odiarmi>>disse con voce flebile<<Ti amo>>

Diventava sempre più pallido, quel veleno gli stava prosciugando la vita rapidamente.

<<Come posso odiarti>>>lo baciai<<Ti amerò per sempre lo sai>>

𝑨𝒑𝒐𝒍𝒐𝒈𝒊𝒛𝒆 𝑴𝒚 𝑳𝒐𝒗𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora