Let them go

Capitolo 59

Mike POV
Stavo per dirle come mi sentivo.

Non potevo più aspettare.

Aveva bisogno di sapere.

Avevo bisogno che lei sapessi quanto cazzo la amavo. Avevo bisogno che lei sapesse quanto la volevo. Avevo bisogno che lei sapesse che un giorno volevo essere il suo ragazzo.

Ero fottutamente nervoso. Continuavo a tirarmi le maniche e ad asciugarmi le mani sui jeans.

"Che diavolo c'è di sbagliato in te?" Aiden ha chiesto, facendomi sussultare.

"Niente." Ho borbottato. "Non vedo l'ora di entrare lì."

Ho guardato la porta della sua stanza e ho fatto un respiro profondo. Dobbiamo entrare uno per uno. Era ancora collegata a un gruppo di macchine diverse e non poteva avere troppi visitatori. La sua famiglia era un'eccezione, ovviamente. Noah e Theo non avevano lasciato la stanza dal momento in cui sono entrati due giorni fa.

Riley era attualmente con lei. Era già lì dentro da circa 20 minuti, e non vedevo l'ora che uscisse per poter entrare e vedere la mia ragazza.

La porta si aprì finalmente e Riley uscì, asciugandosi le guance.

Aiden saltò su e si precipitò verso sua sorella.

"Cosa c'è che non va?" Aiden ha chiesto. "Sta bene?"

Io e Ethan ci siamo avvicinati a Riley con occhi preoccupati sui nostri volti.

Odiavo Ethan. Potevo dire che anche lui la voleva. Per fortuna, era illegale per lui provare qualsiasi cosa con lei.

"Lei sta bene." Riley ha detto, facendomi espirare sollievo. "Sono sopraffatta da tutto."

Aiden ed Ethan l'hanno tirata in un abbraccio.

"Vuoi che ti riportiamo a casa?" Aiden le ha chiesto. "Possiamo venire a trovare Lucy domani."

Aiden ed Ethan lasciarono andare Riley e le asciugarono le lacrime dalle guance.

"Andrebbe bene?" Chiese, guardando i suoi fratelli.

"Certo, Riley." Aiden disse dolcemente. "Tu vieni prima. Sempre."

"Ti portiamo a casa, tesoro." Ethan disse dolcemente. "Domani torneremo tutti a vedere Lucy".

Ho sospirato di sollievo. Non lo volevo vicino a lei. Ero geloso.

" Ci vediamo domani." Ho detto mentre tiravo Riley in un breve abbraccio.

Mi fece un piccolo sorriso e mi precipitai verso la stanza di Lucy.

Non vedevo l'ora di vedere Lucy. Riley stava bene. Era con il suo gemello e suo fratello maggiore. La rivedrò domani.

Ho aperto la porta e sono entrato.

Eccola lì.

La mia ragazza era sdraiata a letto con un sorriso sul viso.

"Oh, tesoro." Ho borbottato mentre mi precipitavo verso di lei e l'ho tirata in un dolce abbraccio.

Lei ridacchiò e mi abbracciò di nuovo.

"Ciao." disse dolcemente.

"Piano, Mike." Ho sentito la voce infastidita di Theo. "Devi stare attento alla ferita."

Ho guardato la sua spalla e il mio cuore si è stretto.

"Come stai, amore?" Ho chiesto, guardandola.

"Meglio." disse, sorridendo. "Sono così felice di vederti."

Ho sorriso e le ho accarezzato la guancia.

"Sono così felice di vederti anch'io." Ho detto, sollevato di poterla baciare.

Ho sentito Theo sospirare e l'ho guardato.

"Noah si sta facendo una doccia." borbottò. "Esco e vado al distributore automatico. Non ho bisogno di vedere questo."

Gli sorrisi, facendogli roteare gli occhi.

Si alzò e camminò verso la porta.

Non appena ha chiuso la porta dietro di lui, ho guardato Lucy e ho appoggiato la fronte contro la sua.

"Ti amo, Lulu." Gli ho detto dolcemente.

"Ti amo anch'io, Mike." disse, facendomi alzare la testa e guardarla.

Stava sorridendo dolcemente, e mi ha fatto rabbrividire.

"Non ti amo come un'amica, Lucy." Gli ho detto, cercando di impedire alla mia voce di tremare.

Dovevo farlo ora, o perderei il coraggio di cui avevo bisogno.

"Ti amo nel senso che voglio baciarti in questo momento." Ho continuato. "Ti amo come voglio che tu sia la mia ragazza. Ti amo come a proteggerti e amarti per il resto della mia vita".

I suoi occhi si spalancarono e la sentii ansimare.

"Cazzo, so che non è un buon momento per me per ammetterlo". Ho sospirato mentre mi passavo le dita tra i capelli. "Sei appena uscita dall'intervento chirurgico. Ti è successo qualcosa di brutto, e so che non mi dirai di sì in questo momento".

Le accarezzai la guancia e le diedi un piccolo sorriso.

"So anche che i tuoi fratelli non mi lasceranno stare vicino a te presto". Ho detto, ridacchiando un po'. "Avevo bisogno che tu lo sapessi, Lucy, perché voglio che tu sappia che sarò al tuo fianco. Voglio che tu sappia che ti aspetterò. Voglio che tu sappia che ti terrò la mano mentre lavori su questo. Voglio che tu sappia che sopporterò la rabbia dei tuoi fratelli e farò loro vedere che ti amo e che possono fidarsi di me intorno a te".

Lucy fece un respiro acuto e una lacrima cadde sulla guancia.

L'ho asciugata via e mi sono piegato per baciare la sua guancia morbida.

"Non piangere, tesoro." Ho detto mentre appoggiavo la fronte sulla sua.

"Mike, io..." parlò, ma la sua voce si spezzò.

"Lo so, Lucy." Ho detto mentre alzavo la testa e la guardavo indietro. "Non mi aspetto nulla da te in questo momento. Volevo solo dirtelo. Avevo bisogno che tu lo sapessi. Ti ho quasi perso, e il pensiero che tu non sapessi come mi sento, mi ha fatto venire voglia di strapparmi il cuore. Avevo bisogno di dirtelo".

Lucy mi ha afferrato la mano e mi ha tirato dentro per un abbraccio.

Le ho avvolto le braccia e ho fatto un respiro profondo.

"Ti voglio bene, Mike." disse in silenzio.

"Lo so, tesoro." Ho detto mentre sorridevo e stringevo le braccia intorno a lei.

Ho sentito la porta aprirsi, e qualcuno ha sospirato.

"Basta." Ho sentito la voce di Noah "Stai lontano, Mike."

Ho riso e ho lasciato andare Lucy. Le ho baciato la guancia e mi sono seduto sulla sedia accanto al suo letto. Ho preso la sua mano nella mia e le ho fatto l'occhiolino.

" Te l'ho detto." Ho sussurrato. "Sopporto."

Lei ridacchiò e scosse la testa.

Le ho sorriso e le ho baciato la mano.

Mi sono sentito sollevato dopo averle detto tutto. Avevo bisogno che lei sapesse la verità, e ora che l'ha fatto, ero così fottutamente felice.

Non avevo aspettative da lei. Ha appena attraversato qualcosa di traumatico. Aveva bisogno del sostegno della sua famiglia e dei suoi amici. Ci sarebbe tempo per una relazione, e potrei aspettare.

La aspetterò sempre.