(Capitolo 19)🌺

396 77 34
                                    

Mi tremano le mani, le gambe… Mi trema il cuore! Cosa mi sta succedendo?Ho cercato di reprimere le sensazioni che per tutto il giorno si sono agitate in me, lasciandomi senza parole, senza ragione… Senza fiato! Possibile mai che io mi sia innamora...

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Mi tremano le mani, le gambe… Mi trema il cuore! Cosa mi sta succedendo?
Ho cercato di reprimere le sensazioni che per tutto il giorno si sono agitate in me, lasciandomi senza parole, senza ragione… Senza fiato!
Possibile mai che io mi sia innamorata? Innamorata di uno sconosciuto, di un uomo col quale non faccio che battibeccare, con cui so che non potrà esserci un domani.
Ho come la sensazione di vivere una realtà immaginaria, un sogno ad occhi aperti che non so come fermare… e che non sono sicura di voler fermare. Non so quanto durerà, né cosa mi aspetterà domani, né se domani lui ci sarà.
Questa mattina avevo davvero bisogno di sgomberare la mente, soprattutto dopo ciò che è successo ieri sera, e mentre ero assorta nella contemplazione di quel corso d’acqua ho sentito dei passi che mi hanno in un primo momento allarmata. Nessuno mai arriva fin lì. Mi son voltata e non potevo credere ai miei occhi. Davanti a me c’era lui… Sebastian. Non era possibile che mi avesse seguita, ero al fiume già da molto tempo. Mi sono rimessa immediatamente in piedi e ho cercato di capire cosa ci facesse anche lui lì. Il mio cuore ha cominciato a battere forte, come ogni volta che oramai invade i miei pensieri. Ho cercato di essere sfacciata, ma ho capito che più agisco in quel modo e più gli do corda. Si è avvicinato a me così tanto che per poco il mio cuore balzava fuori dal petto. Non mi ero nemmeno resa conto che i miei piedi stavano gelando, ma lui è stato così premuroso che ho approfittato per dileguarmi. Me lo sono ritrovato immediatamente dopo accovacciato dinanzi a me; i suoi occhi, il suo respiro, la sua voce che dolcemente mi diceva di volermi aiutare. Non sopportando quell’audace vicinanza che mi porta a barcollare, mi sono alzata permettendogli di asciugarmi i piedi. Mi sono arresa a lui, al suo dolce gesto mentre pian piano riprendevo calore. Le sue mani non mi hanno mai sfiorata, ma attraverso il piccolo telo riuscivo a sentire quanto fossero calde. E per un attimo ho ripensato al mio sogno, cercando di convincermi che non ci sarebbe stata altra possibilità per noi se non quella di incontrarci soltanto nel mondo onirico.
Non posso permettermi di pensare a lui, non posso permettere al mio cuore di battere per un uomo che conosco appena e che presto andrà via.
Ero più che convinta che nel pomeriggio non lo avrei raggiunto al fiume, inconsapevole che, invece, il destino avesse deciso per noi.
Ero con i miei bambini per un'altra delle mie lezioni, quando delle urla provenienti dall'esterno mi hanno allarmata. Li ho lasciati sotto la responsabilità di Pablito e sono corsa a vedere cosa stesse accadendo. Paco, quel cagnolone buono buono, aveva deciso di darsi alla fuga. Senza pensarci su, ho percorso le stradine solitarie a quell'ora del giorno arrivando fino all'imbocco del viale nel quale vi sono gli arbusti che sembrano occludere l'accesso alla discesa per il fiume. Non so perché i miei passi mi abbiano condotta proprio lì, ma ho intravisto la coda bianca di Paco attraversare quella barriera ed immediatamente mi sono precipitata giù al fiume nel quale, in men che non si dica, il cagnolone si è tuffato. E mentre cercavo di raggiungerlo, nonostante l'acqua gelida sembrava paralizzarmi le gambe, delle voci mi hanno raggiunta. Ho capito che qualcuno stava attraversando il fiume per venirmi incontro, quando la voce calda e preoccupata di Sebastian si faceva sempre più vicina, finché ho avvertito le sue forti braccia sostenermi nel momento in cui ho perso l'equilibrio. Momento in cui ho perso completamente anche la ragione stringendomi a lui, alla sua camicia, cercando un contatto che mi desse stabilità, calore, protezione... un contatto che con lui si è trasformato in qualcosa di più facendomi accelerare il battito del cuore.
E proprio per questo mio cuore che non può permettersi distrazioni, ho dovuto confessargli la verità, che sto per sposarmi con Joachim. Non gli ho detto che è un matrimonio deciso per il mio bene, per la sicurezza del mio futuro. Ma in fondo cosa cambierebbe? Cosa potrebbe garantirmi lo straniero venuto dal mare? Per me non c’è l’amore, quello dei romanzi che leggo la notte, alla luce tremula di una candela, sognando anch’io di essere avvolta e protetta dalle forti braccia di un uomo che mi porti via da questa amara realtà.
Io non saprò mai cos’è l’amore, resterà un folle pensiero che leggerò nei miei libri e che resterà chiuso tra le loro pagine. O forse ne conoscerò la forza ma sarò costretta a chiuderlo tra le pagine di questo mio taccuino, scrivendo un unico nome… il suo… Sebastian!
Perché se penso a lui il mio cuore comincia a galoppare, il mio corpo a tremare, i miei occhi a brillare.
La sua vicinanza, questo pomeriggio, mi ha letteralmente giocato i sensi. Stare al suo fianco, così vicini fino quasi a sfiorarci, mi ha incendiata più di quanto possano farlo le fiamme di un braciere.
Ho voluto sapere della sua vita, chi è, da dove viene. So che non cambierà le cose ma per un attimo, solo per quei brevi e fugaci minuti, ho voluto immaginare che quell’uomo potesse in qualche modo rimanere qui, corteggiarmi come si deve e…
Ma il mio destino è già segnato. Non c’è posto per lui anche se il mio cuore batte incessantemente, anche se i miei occhi cercano i suoi implorando il suo sguardo, perché in quelle due pozze profonde, dove scorgo una vaga malinconia, leggo una sincerità che mi porta a credere in un sentimento reciproco.
E ancora una volta sento il cuore tremare mentre vorrei chiudere gli occhi e continuare a sognare…

 E ancora una volta sento il cuore tremare mentre vorrei chiudere gli occhi e continuare a sognare…

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
La zingara dell'AndalusiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora