(Lettera)🌺

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Amore mio,
quando leggerai questa lettera sarai già abbastanza lontano da me, abbastanza da non avere l’impulso di tornare indietro, anche perché sarà ormai tardi. Ciò che il destino ha deciso per me si sarà compiuto. Un destino che ha voluto giocare con noi nell’attimo in cui i nostri sguardi si sono incrociati, quel momento in cui ha avuto inizio la danza più bella della mia vita. Come in un flamenco apasionado, ci siamo rincorsi, schivati, desiderati, allontanati, bramati, cercati fino a non poterne più fare a meno. E se la danza finisce destando nel pubblico la sensazione che i due spasimanti vivranno un’intensa passione, in un antico canto gitano quella stessa passione soccomberà al crudele destino.
Forse il nostro flamenco era un avvertimento, ma ho voluto ballare
ugualmente perché, se anche al destino non si può sfuggire, all’amore non si può in alcun modo rinunciare.
Vai contro corrente, fino a spingerti oltre ogni limite, fino a rischiare di annegare. Ma non t’importa, perché morirai con la certezza di non aver vissuto invano, svanirai con la consapevolezza di aver avuto tutto l’amore che si potesse desiderare. Ed io l’ho avuto… ho avuto te!
Ma non spaventarti per queste mie parole, non è mia intenzione lasciarmi soccombere. Anche se vado incontro ad una vita infelice, non passerà giorno che il mio pensiero non sia rivolto a te, ai momenti che abbiamo trascorso insieme, alle tue carezze, ai tuoi sorrisi… e continuerò a sognare il tuo ritorno, che sarà domani... e poi per sempre.
Vorrei scriverti tante cose… ma a cosa servirebbe? Le mie parole le avrai incise nel tuo cuore, i miei occhi verranno a cercarti ogni notte nei tuoi sogni, le mie labbra ti cercheranno assetate e troveranno ristoro quando con le tue s’incontreranno nei silenzi più profondi. Sarai il battito del mio cuore e il sospiro della mia anima. Sarai nel fruscio del vento e nello scorrere inarrestabile del fiume. Ti troverò nelle mie notti insonni, ripensando alle tue mani che percorrono il mio corpo. Sarai sempre, ogni giorno, nell’aria di questo cielo che respirerò. Sarai il mio stesso respiro.
Questa non è una lettera di addio, seppure così possa sembrare, perché un addio è un non aversi mai più, è spezzare catene invisibili e perdersi per sempre. Mentre noi resteremo legati l’uno all’altra da un filo sottilissimo che prima o poi si riavvolgerà… e sarà lo stesso fato, che ha permesso di conoscerci, a farci nuovamente incontrare. Non so quando, né come succederà, ma io ci credo e mi aggrapperò a questa misteriosa certezza, perché il nostro flamenco non può finire così.
Ti amo, mio dolce Sebastian!
Se la sera guarderai la luna, io sarò lì ad aspettarti, perché anche solo un minuto sarà l’attimo eterno in cui c’incontreremo.

Per sempre, la tua “zingara”!

Per sempre, la tua “zingara”!

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La zingara dell'AndalusiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora