Nessuno sorvegliava più l'uscita dell'ospedale. Samael lo trovò insolito, ma non rallentò di un passo. Con Libertad al seguito, varcò la porta e venne investito dai raggi del sole. Continuò ad avanzare alla ricerca di Berry, schermandosi gli occhi con una mano. Quando ebbe riacquistato per intero la visuale, il suo sguardo incontrò quello del suo amico. La sua attenzione venne poi catturata da un gruppo eterogeneo di poliziotti e personale ospedaliero. Si avvicinò, spingendo da parte chiunque lo intralciasse, aprendo un varco anche per Libertad.
– State indietro e non contaminate la scena! La scientifica sarà qui tra poco.
Stava dicendo a gran voce un agente, verso una folla di curiosi, radunatasi lì attorno. Sam seguì la direzione in cui erano puntati gli occhi dei presenti e vide in terra due cadaveri in uniforme. Trasalì. I fori di proiettile erano ben visibili, così come le orme insanguinate lasciate lì attorno; si perdevano poco più avanti e sembravano sparire nel nulla. Avanzò verso una poliziotta, che cercava di calmare e interrogare una ragazza, palesemente bloccata in una sorta di stato catatonico.
– Mi dica cos'ha visto, qualsiasi cosa riesca a ricordare.
Jenny distolse lo sguardo, rimanendo in totale silenzio.
– La conoscete? – domandò loro l'agente.
– Sì... Diciamo che... – l'esitazione di Berry e lo sguardo carico di sensi di colpa, gli fecero tornare improvvisamente la memoria.
– È sua cugina.
L'amico trasalì, ma non negò. Gli schioccò un'occhiata torva, che Samael ignorò senza troppa fatica.
– Allora per il momento l'affido a voi, ma non allontanatevi. Quando si sarà ripresa dallo shock, dovrà rilasciarci una dichiarazione ufficiale, – così dicendo, la donna andò a raggiungere il resto delle forze dell'ordine.
– Lo trovi divertente? – fece Berry.
– Ho solo detto che era sua cugina, non ho specificato di chi. Ognuno trae le proprie conclusioni.
– Comunque, non è semplice capire cosa sia successo qui, – asserì l'altro, – ora cosa facciamo?
Sam lo esortò a fare silenzio, poi fece un cenno verso i poliziotti, intenti a parlottare tra loro.
– Sulla scena erano presenti più persone; almeno due, oltre all'assassino. Dalle tracce di sangue sparse qui attorno, sembra siano state trascinate via a forza, – disse uno.
– Mi domando come mai non le abbia uccise. Perché lasciarla in vita, se sono in grado di riconoscerlo? – ribatté l'altro.
– L'ha fatto per avere un testimone.
I due amici fissarono Jenny, che a sua volta puntò gli occhi in quelli di Samael.
– Dunque sei tu, il nostro lasciapassare per l'inferno? – esordì lui, azzerando le distanze.
– Non ho dimenticato ciò che hai fatto, – sputò fuori Jenny, con un soffio di fiato, – il fatto che esistano al mondo mostri peggiori, non fa di te un santo.
Il ghigno che ricevette le fermò il cuore per un istante; pensò a Mabel; pensò ai due cadaveri ancora caldi riversi in terra; pensò ai giorni di un futuro perduto, l'unico che mai sarebbe stato, a prescindere da come sarebbe finita questa storia maledetta. Alzò il mento e tirò indietro le spalle.
– Ascoltatemi bene, io ora sono il vostro unico vantaggio.
Sam scosse la testa.
– Chi ti credi di essere, ragazzina? Una briciola di pane, nient'altro che questo. Ne avrà seminate altre, lungo la strada.

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Ab Imo Pectore
Mystery / ThrillerMabel conosce Samael una sera di fine estate davanti al Joyce, unico locale che anima la vita di un paesino sperduto e grezzo. Lei è bella e combattiva, ma dentro nasconde la fragilità di un abbandono. Lui è spietato e vendicativo, ma sull'anima ha...