June, 2nd

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Izuku rotola giù dal letto trattenendo un urletto.

Non può crederci.

Per non si sa quale motivo preciso, Katsuki aveva fatto un selfie in palestra con Hanta, dove tenevano tra i denti l'orlo della maglietta e mostravano gli addominali. Erano troppo sensuali.

Tutti sanno che Izuku ama i ragazzi alti e muscolosi, e se c'è una cosa a cui non resiste, questa è Hanta che fa queste pose. Ovviamente Katsuki è un discorso a parte. Ma il punto è che Hanta, con i suoi capelli neri e setosi, l'undercut e il suo atteggiamento in generale, avevano charme: il solo fatto che lui non si lasciava quasi mai andare a questo genere di gesti lo rendeva quasi concupiscente.

Ma Katsuki ovviamente è e sempre sarà l'unico che loderà ed ergerà sopra la sua testa come un Dio.

Questo è il motivo per cui gli scrive.


Text (suckingwh0r3): Mia mamma pensa che io sia gay. Mi aiuti a spiegarle che ha ragione?


La risposta tarda ad arrivare, e Izuku ha dunque tempo, quella sera, di guardare qualche video più rilassante. Ha appena scoperto quanto i video di gente che pulisce tappeti siano soddisfacenti.

Sono ormai le otto e mezza. Katsuki non risponde, ma Izuku non se ne preoccupa. Sicuramente è impegnato.

Il telefono tra le sue mani vibra e, subito, apre la notifica.

Non è la notifica che si aspettava.

    — Vaffanculo, postemobili! — strilla, lanciando il telefono sul tappeto, seppur con un minimo di delicatezza, sul tappeto accanto a sé. — Non la cambio l'offerta telefonica!

    — Tutto apposto, Deku? — qualcuno bussa alla porta.

Izuku si sente colto alla sprovvista. Dopo qualche attimo di esitazione si alza dal letto, andando ad aprire la porta con lentezza.

C'è incertezza sul suo viso appena vede sulla soglia Katsuki.

Izuku sembra quasi sotto shock.

    — Kacchan?

Il biondo inarca il sopracciglio. — Cosa. Mi hai detto tu, stamattina, prima di pranzo, di passare per aiutarti a capire come migliorare il programma di allenamento per le braccia.

Izuku rimane fermo con una mano ancora sulla maniglia, a riflettere.

Non ricorda di avergli detto di passare. Eppure Katsuki è stato particolarmente preciso mentre parlava: lo ha detto, prima di pranzo; ricorda che stavano parlando insieme, e che Ochaco nello stesso momento lo disturbava poiché chiedeva la sua presenza al tavolo della mensa. Parlavano dell'allenamento, ora che ci pensa meglio. Magari gli aveva proposto nel casino che stava facendo Ochaco di rivedersi più tardi e discuterne con calma... e lui l'aveva scordato...! Che persona schifosa doveva essere!

    — Scusami... entra pure. I-io... ceh, non mi aspettavo che venissi! — si inventò. — Cioè... è ch'è un po' tardi...

    — Tsk.
Katsuki lo spinse delicatamente di lato.
    — Non è tardi. Sono perfettamente in orario con il mio ritmo giornaliero.

Ed entra quindi nella stanza, ignorando ogni singolo gesto, balbettio o insulsità proveniente da Izuku. Be', almeno sembrava davvero impegnarsi nell'aiutarlo.

    — Coraggio. — dichiara, sedendosi alla scrivania. — Ho sgomberato tutte le mie attività giornaliere per te. Non farmi scomodare ulteriormente.

𝐋𝐄𝐖𝐃, 𝐒𝐓𝐔𝐏𝐈𝐃 𝐓𝐄𝐗𝐓𝐒 || 𝐁𝐀𝐊𝐔𝐃𝐄𝐊𝐔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora