Prologo

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Izuku Midoriya è uno studente, sì.
Certamente. Sì. Con un superpotere incredibile, che gli dà qualche problemino perché è decisamente over-power, ma questo non è il punto della questione, non lo è da un po'.
Ma ciò che è più importante... è che Izuku Midoriya è un ragazzo.

Si intende... ha una vita privata.

"E menomale", direbbe qualcuno di voi.

Gli studenti possono capire, ma gli studenti della Yuuei possono capire ancora di più: la pressione sulle loro spalle, i continui attacchi terroristici dei cattivi che hanno segnato le loro vite e le vite di coloro che hanno perso tutto...

Questa scuola non è davvero una scuola, è un sacrificio: sacrifichi le tue energie per gli altri, per dare ai tuoi concittadini sicurezza, e per questo devi sacrificare per anni, fin dai tempi della scuola, il tuo tempo e le tue forze per crescere e fortificarti, per approfondire le tue conoscenze in fatto di cultura, di logica, tecnica, combattimenti, tattica.

La vita di quei poveri studenti si divide tra un'aula, un campo di combattimento, una palestra, una cucina e una cameretta dove studiare e dormire. E poi c'è la sala comune, ma shhh drammatiziamo un po'.

Ebbene sì. Questi ragazzi spendono la loro gioventù praticamente tutta sui libri, e lavorando sodo per ottenere qualcosa. Altro che Denis Dosio! Uno sfaticato che passa il tempo ad ammiccare al telefono e non vuole lavorare. Ringraziamo che a qualcuno insegnano l'onore, la morale, il senso di giustizia.

Ma comunque, il lato negativo è... sacrificano i migliori anni della loro vita così, per la possibilità di diventare qualcuno un domani, mentre dimenticano ciò che erano prima del liceo. E si divertiranno pure, ma allo stesso tempo... che ne è del vivere una vita da normale adolescente?

Ed è qui che entra in gioco il sabato sera.

Quasi ogni weekend i ragazzi spendono la loro mattina (e pure il venerdì sera, dipende) a studiare, il primo pomeriggio si allenano un po'... e di sera si preparano, cenano ed escono a divertirsi, non prima di aver avvisato i loro professori e aver chiesto loro il permesso.

Vanno nei bar, nei gaybar, in discoteca, in piazza, a qualche festicciola... insomma, cercano di vivere normalmente, ed è in questi momenti che si sentono come normali ragazzi che studiano e si divertono, e possono fare ciò che vogliono. Il mondo non è più in pericolo e non sono loro a doversi occupare di tutto da soli, andando contro chiunque per riuscire nell'intento: restare tutti vivi.

Izuku Midoriya ama sentirsi finalmente normale. Dopo essere stato bullizzato per anni e aver passato buona parte della sua vita senza amici, ammiratori o cotte segrete, a dare la caccia a pericolosi criminali, fuggiaschi, terroristi, assassini, mafiosi... questo è davvero l'apice della sua vita.

Ha finalmente qualcuno con cui aprirsi, con cui sfogarsi, con cui uscire, ridere, chiacchierare, bere, provare a fare scemenze, chiedere consigli sul sesso...

Davvero, è il massimo vivere per qualche ora una vita sfrenata.

Ma i suoi amici, o le persone che conoscono i suoi segreti, non pensano lo stesso.

Izuku Midoriya ha un piccolo problema: è un ragazzo un po' depresso.

Non di quelli che si tagliano, si ammazzano- no, okay. Scherzavo.

In realtà un po' di istinti suicidi li ha avuti, mentre lavorava sul campo come eroe.
Ma questo si chiama "aver perso l'istinto di autoconservazione quando è caduto a quattordici mesi di testa giù dalla culla".

E non chiedete alla povera Inko Midoriya, sua madre, come abbia fatto un esserino di quattordici mesi a cadere di testa dalla culla, con le pareti alte tipo un metro a ingabbiarlo.

𝐋𝐄𝐖𝐃, 𝐒𝐓𝐔𝐏𝐈𝐃 𝐓𝐄𝐗𝐓𝐒 || 𝐁𝐀𝐊𝐔𝐃𝐄𝐊𝐔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora