7.

302 15 0
                                    

Rosaline
Dopo essere andate al bar a bere rispettivamente una coca e una piña colada,siamo tornate a casa e ora sto assistendo a una gioiosa prima cena nella mia nuova famiglia.
I maggiordomi che mi prendevano i piatti terminati per rimpiazzarli con il piatto successivo mi da ai nervi.
Non siamo in un ristorante.
<<Com'era la baia tesoro?>> mi chiede mia madre mentre si mette in bocca un pezzo di pollo ai funghi.
<<Molto bella a dir la verità,poi io e Grace siamo andate al bar,il barista è un po'...>> Io e Grace ci guardiamo e ridiamo <<Un po' strano,ma è stato fantastico>>.
Ridiamo perché appena il barista si è trovato davanti Grace ha iniziato a provarci in modo terribilmente imbarazzante.
"Avrebbero dovuto chiamarti Stella i tuoi genitori...perchè assomigli a una stella cadente".
Decisamente spaventoso come metodo d'approccio.
<<Voi due sembrate andare d'accordo>> dice Rob guardando Grace e poi me.
<<Beh,Rose non parla molto...ma non è niente male>> risponde Grace a suo padre sorridendomi.
Io le sorrido a mia volta e mi infilo un altro boccone di pollo in bocca,ed ecco mia madre,pronta a rovinare il momento di apparente tranquillità.
<<Rose parla poco solo all'inizio con le persone,poi diventa un'assoluta chiacchierona credimi>> prende il vino e se lo versa nel bicchiere <<Ma lo farei anche io dopo quello che ha passato. Non si fida molto sai...è stato un tale shock per lei>>
Non ci posso credere che lo sta dicendo sul serio.
<<Mamma>> cerco di interromperla prima che dica altro,ma lei sembra completamente ignorarmi.
Grace mi guarda e cerca di sorridere lo stesso,anche se capisco dal suo sguardo che non sa come uscire da quella situazione neanche lei.
<<Quando Bonnie ha detto quelle cose in giro lei si è chiusa in casa per giorni.>>
<<Mamma,basta>> ripeto io a voce alta,ma lei continua con quel bicchiere di vino rosso tra le mani a raccontare.
<<Ma il peggio è arrivato quando Jesse l'ha ->>
Forse se urlo stavolta mi sentirà per forza : <<Mamma!Adesso basta!>> stavolta funziona.
Lui si volta verso di me e mi guarda come se avessi appena detto IO qualcosa di troppo.
<<Tesoro,non mi sembra il caso di rivolgerti in questo modo così maleducato davanti a tutti>> Si gira verso Rob,lo guarda e gli strofina il dorso della mano <<Mi dispiace che tu abbia dovuto assistere...>>
Sto per scoppiare.
Rob le prende delicatamente la mano in risposta <<Sta tranquilla è comprensibile, è stata dura per lei.>> dico con tono compassionevole.
"È stata dura per lei?" Ma dice sul serio? Non sa niente di quello che ho passato,e ora risponde a mia madre come se fosse lui quello imbarazzato per la situazione che MIA MADRE ha creato?
Cerco di mantenere la calma ma mi è impossibile,non sono più la Rosaline che sta zitta davanti a certe cose,forse un tempo lo sono stata,ma adesso le cose sono cambiate.
<<Cosa intendi dire Rob?>> pronuncio il suo nome con aria di sufficienza di modo che tutti i presenti possano capire quando sono irritata.
Lui sorride come se cercasse di trasmettermi la sua stessa calma <<Beh,tua madre mi ha detto che..insomma mi ha raccontata la tua situazione...>>
Lo zittisco subito accecata dalla rabbia e dalla frustrazione, guardo mia madre e la fulmino con lo sguardo <<Dimmi che non lo hai raccontato a Rob>>
<<Non c'era niente di male nel raccontarlo Rose,non fare scenate ora>> mi ribatte lei secca.
<<Non fare scenate?Mi stai prendendo in giro ora?>> mi alzo dalla sedia per sentirmi in un qualche modo superiore a lei e più sicura di quello che dico <<Con quale diritto hai raccontato della mia vita privata a uno sconosciuto?>> sto alzando sempre di più la voce ma non riesco a farne a meno,ho troppa rabbia.
<<Rob non è uno sconosciuto!Tra meno di un mese sarà mio marito che a te piaccia o meno le cose andranno così!>> mamma cerca di ricomporsi e abbassa il tono di voce <<Ora siediti e terminiamo di cenare,tutti insieme.>> sottolinea.
Ho le lacrime a gli occhi e la gola che mi brucia,ma cerco di rimandare quella sensazione per quando sarò da sola.
Per quando nessuno potrà vedermi fragile.
<<Spettava a me decidere se e quando dirlo,non a te>> mormoro.
Mentre me ne vado verso le scale,decisa a non proseguire quella cena,sento mia madre urlare <<Torna qui Rosaline!>> e da in cima alle scale sento Rob dire "Lasciala andare Julia,non avresti dovuto".

Ancora con il sangue che mi ribolle nelle vene,entro in camera e mi butto a capofitto sul letto abbracciata a un cuscino.
Io e mia madre ne abbiamo passate tante. Quando ha detto ai suoi di essere incinta i miei nonni hanno cercato di convincerla ad abortire,motivo per il quale ora ha tagliato completamente i ponti con loro.
Aveva 19 anni,non aveva un lavoro,un fidanzato e nemmeno un soldo.
Quell'anno era al college,è lì che ha conosciuto mio padre. Ma tra loro non era niente di serio. Mia madre non me l'ha mai detto esplicitamente ma credo che fossero una sorta di scopamici,lei mi ha raccontato che era follemente innamorata di mio padre e che pensavo fosse l'uomo giusto per lei,ma quando se l'è data a gambe alla notizia di aspettare me,ha cambiato idea all'istante.
Mia madre è stata l'unica che dal momento di sapere di essere incinta mi ha voluto davvero e ha lottato con unghie e denti per darmi tutto quello di cui avessi bisogno.
È per questo che il pensiero che proprio lei tra tutti possa aver fatto una cosa del genere mi devasta.

<<Hai intenzione di dirlo a tua madre?>> mi chiede Bonnie,la mia migliore amica,mentre si mette il lucidalabbra in camera mia.
<<Mi stai seriamente chiedendo se voglio dire a mia madre che stiamo andando alla festa di Jesse per ubriacarci?>> rispondo io ridendo e ritoccando il blush.
Mia madre fa due lavori. Le pulizie tra le case dei super ricchi della città,e la cameriera alla tavola calda (turni notturni dato che si tratta di una tavola calda aperta 24 ore su 24).
Quindi,non la vedo praticamente mai. Sarebbe inutile sapere come uso il mio tempo libero.
<<Almeno lo sa che state insieme voi due?>> mi guarda con aria interrogativa e mentre si sistema allo specchio.
<<Prossima domanda?>> rispondo io sorridendo <<Secondo te questo vestito mi rende grassa?>>
Lei mi guarda dalla testa ai piedi e ride <<Tu sei grassa Rose>>.
Colpita e affondata ancora.
<<Guarda che scherzo lo sai>> continua lei dopo aver visto la mia espressione.

Siamo davanti la casa di Jesse,il mio ragazzo da quanto?una settimana?.
La festa è già iniziata e la musica House è davvero assordante.
Entriamo in casa e troviamo già metà degli invitati ubriachi sparpagliati per la casa.
Vedo Will,uno dei migliori amici di Jesse e gli vado incontro per chiedere dove fosse finito il suo migliore amico.
<<È in piscina!>>
Così io e Bonnie ci dirigiamo verso la piscina dove,come aveva detto Will,troviamo Jesse.
Appena lo vedo apro le braccia per abbracciarlo e lui lo ricambia.
Mentre siamo ancora abbracciati saluta Bonnie,che era dietro di me.
<<Ciao Bonnie>> dice con tono ammiccante e provocatorio.
Forse avrei dovuto tornarmene a casa dopo quella frase,perché tutto quello che successe dopo, mandò la mia vita andò a rotoli.
La musica è davvero troppo alta,a stento riusciamo a sentirci tra di noi.
<<Rose dovresti bere qualcosa,così non è divertente stare alle feste>>mi dice Jesse urlando mentre mi passa un drink.
Lo prendo senza esitazioni e lo ingurgito velocemente.
<<Cazzo è forte!>> dico mentre lo ha gola in fiamme dall'alcol <<Che cos'è?>>
<<Dio Rose,non fare la santarellina. Bevi e divertiti>> mi rimprovera Jesse scocciato.

Non ho idea di quanti drink mi avesse dato Jesse,per non parlare di quelli che mi dava Bonnie che sembravano sempre più forti di quelli precedenti.
Dire che ero ubriaca era dire poco.
Stavo seduta sui pouf che Jesse aveva in giardino e almeno da quel che ricordo,Jesse e Bonnie sparirono per almeno mezz'ora.
Mi lasciarono ubriaca tra gli amici di Jesse.
Quando li vidi tornare Jesse si mise seduto accanto a me e sì,anche se ero ubriaca,avevo comunque visto la sua cerniera dei jeans aperta.
Ma in quel momento mi sembrò irrilevante.
<<VieNi voglio baLaRe!>> avevo detto a Jesse mentre ci passavamo una canna in giardino con i suoi amici.
Lo presi per la maglietta e cercai di tirarlo verso di me mentre biascicavo.
<<Cristo santo!Puzzi come una distelleria!>>
<<Ei!>> gli rispondo io puntandogli il dito in faccia <<Sei TU che hai..che hai detto che non,non dovevo essere una santarellina!>>
Lui sorrise ammiccante e si morse le labbra per provocarmi.
<<Hai ragione..>>
Inizio a fumare la canna e dopo qualche minuto vido Jesse fare un cenno ai suoi amici.
Da questo momento in poi,ho un vuoto temporale di circa dieci o venti minuti al massimo di cui ricordo solo di essere rimasta a guardare le stelle mentre fumavo e facevo uscire il fumo verso l'alto.
Mentre guardavo le stelle la mia mente era completamente sgombra da qualsiasi pensiero,finchè non ho sentito delle mani toccarmi i fianchi.
Abbasso subito lo sguardo e vedo Jesse.
Ok,lui può farlo,è il mio ragazzo infondo.

𝙩𝙧𝙪𝙨𝙩 𝙢𝙚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora