Rosaline
La casa era davvero enorme. Quadri d'arte contemporanea adornavano le pareti,per non parlare delle sculture sparse per la casa.
La casa aveva una zona living immensa con uno schermo del televisore che pensavo potessi vedere solo nei cinema.
La cucina sembrava uscita da una rivista di arredi,così come anche le camere,perfettamente in ordine e senza un granello di polvere.
E se avessero anche la donna delle pulizie? Oh questo non lo sopporterei,del resto è uno dei tanti lavori di mia madre, sembrerebbe imbarazzante.
Fu Grace,su gentile richiesta del padre,a mostrarmi la mia camera.
Inaspettatamente aveva le parete lilla,il mio colore preferito e una bacheca di sughero già pronta per le mie foto e appunti.
Mia madre deve aver detto a Rob cosa mi sarebbe piaciuto o la cosa non si spiega.
Il letto matrimoniale è davvero immenso e stra colmo di cuscini degni di copertine delle riviste.
<<Questo è il tuo bagno>> mi dice Grace mentre apre la seconda porta nella mia stanza.
Do' un'occhiata dentro senza sembrare troppo emozionata per la cosa.
Avere un bagno tutto mio è tipo il mio sogno da quando avevo 12 anni.
<<Lì c'è la cabina armadio>> Grace mi indica un'armadio a due ante incastonato nella parete.
<<So che vieni da Seattle e lì fa sempre molto freddo...se per caso avessi bisogno di qualche vestito più estivo o di un vestito qualsiasi,io sono nella camera affianco alla tua,non esitare a chiedere. In fondo al corridoio c'è la stanza di mio padre e tua madre>> Grace si dondola avanti e indietro con il busto.
Sono stronza,ma fino a un certo punto. Non era difficile intuire che questa nuova situazione di avere una sorellastra e una matrigna la rendeva nervosa quanto me.
Nel frattempo entra bussando una delle donne di servizio con le mie valigie e le sistema affianco al letto senza dire una parola.
Rimango un po' interdetta nel sapere che i Lauder hanno dei servi che devono eseguire ogni loro richiesta.
Non sono abituata a questo genere di cose e soprattutto non ho fatto niente per meritare un servizio del genere.
<<Immagino che tu voglia sistemare un po' le tue cose Rose>> si interrompe e assume un tono quasi di scuse << Posso chiamarti anche io Rose o preferisci...>>
Finalmente mi escono due parole da quella dannata bocca che mi ritrovo <<Rose va bene sta tranquilla>>.
Grace sorride con dolcezza <<Se quando hai finito di sistemare ti restano ancora energie posso farti vedere un po 'la baia. Insomma casa nostra non è a picco sulla costa ma la baia dista solo dieci minuti in auto,sai giusto per vedere qualcosa di questa città.>>
L'idea non è male ed è raro che io esaurisca le energie,quindi si,perchè no.
E poi per ora Grace non sembra male...

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𝙩𝙧𝙪𝙨𝙩 𝙢𝙚
Chick-LitRosaline Webster è una ragazza diciassettenne terrorizzata dal giudizio degli altri,dopo che il suo ragazzo e la sua migliore amica l'hanno tradita. Sua madre Julia conosce un ricco imprenditore di nome Rob e Rose viene obbligata dalla madre a trasf...