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Rosaline
La odio.
Io non riesco a capire perché deve comportarsi in questa maniera. A Seattle non stavo bene,questo lo sapeva,ma non volevo neanche trasferirmi. Ero convinta che avrei potuto superato tutto se solo mi fossi impegnata,se mi fossi fatta nuovi amici o che avrei potuto fregarmene delle occhiatacce giudicose che ricevevo.
Prima di trasferirmi ero stata chiara con mia madre.
Non ho intenzione di passare il resto dei miei giorni fino al college,a vivere una vita che mi stava stretta.
Non ho mai vissuto nell'agio,nei soldi,nelle case lussuose. So cosa vuol dire farsi il culo per pagare l'affitto,so cosa vuol dire passare le giornate intere da sola a casa fin da quando ero piccola.
Ma no,questo è troppo.
Indosso un vestito!Un fottuto vestito che Grace mi ha gentilmente prestato. È un'abito nero poco sopra il ginocchio con le maniche di tulle.
<<Tu lo sapevi vero?>> chiedo a Grace mentre mi finisce di sistemare il trucco.
<<Sapevo che saremmo dovuti uscire a cena,si. Papá me lo aveva detto da un po'.>>
<<Beh almeno tuo padre ha avuto la decenza di dirtelo prima.>>dico sbuffando.
Mia madre mi aveva chiamata l'altro ieri per avvertirmi,credo che Nicholas abbia sentito tutto perché me lo sono ritrovato sullo stipite della porta...
<<Non pensavo che dovessimo agghindarci così tanto però...>>mi confessó con un filo di voce.
<<Credi che...?>>supposi.
Grace mi scrutò il viso,fece un respiro profondo poi riprese.
<<Spero di no...>>prese in mano il mascara e mi fece segno di guardare verso l'alto,per sistemare le ciglia inferiori.
<<Anche se,non è per te Rose. Tu saresti una sorella fantastica ma...credimi è difficile da spiegare...>>sbuffó e abbassó la testa.
Sembra sull'orlo del pianto.
La chiamami,sfiorandole il palmo della mano:<<Grace?>>
<<È tutto a posto...Sei pronta,andiamo. Papá odia i ritardatari.>>

Cena di famiglia in un ristorante di lusso.
Voglio uccidermi.
Il ristorante è talmente elegante che mi sembra di essere in una specie di film. I lampadari di cristallo ottocenteschi illuminano le sale,il pavimento è in marmo bianco e le sedie,i tavoli,gli abiti dei camerieri...sono estremamente raffinati e di gran classe,tutte cose che odio insomma.
Mia madre è seduta affianco a Rob,mentre io e Grace gli stiamo davanti.
Julia indossa un abito lungo color rubino,con uno spacco sulla schiena,Rob invece,uno smoking nero con la cravatta abbinata e perfetta.
<<Perché siamo qui?>>sussurro a Grace mentre taglia la sua bistecca di Angus.
Lei non risponde. In realtà non ha ancora parlato da quando siamo arrivati,il che mi preoccupa.
È la prima volta che vedo mia madre dopo tre giorni. Non voglio neanche pensare a cosa abbia fatto con Rob nell'ultimo tempo.
La vedo poco. Troppo poco. Paradossalmente è Rob quello che passa più tempo a casa. Devo parlare con mia madre appena ne avrò l'occasione,so che per lei il lavoro è sempre stato fondamentale,ma non capisco perché passi ore e ore chiusa nel suo ufficio.
Mentre mangiamo cala il silenzio. Nessuno dei quattro sembra saper da dove iniziare la conversazione.

<<Allora...come va la scuola ragazze?>> a chiederlo è mia madre,mentre stringe la mano di Rob sul tavolo.
<<Bene.>> diciamo in coro io e Grace.
Rob e mia madre si guardano per un breve istante. Come se avessi un linguaggio silenzioso per capirsi.
Rob si schiarisce la voce dopo un sorso di vino.
<<Dobbiamo darvi una notizia.>>
Io guardo Grace. Grace guarda me.
Ti prego fa che non sia quello che penso.
<<Speriamo che voi possiate essere felici per noi...>>

<<Vai al dunque papà.>> interrompere Grace acida.
<<Io e Julia...be' abbiamo deciso che ci sposiamo. Tra tre settimane.>>

Mi sembra di star sprofondando nella sedia.
Ho le gambe molli e la tachicardia.
Ho gli occhi spalancati e la testa in confusione,sono felice per mia madre?forse.
È troppo presto per dirlo.

I miei pensieri vengono interrotti da un fragoroso rumore di forchette lanciate nel piatto.
Grace si alza e lascia il tovagliolo che aveva sulle gambe nel piatto.
La sedia andó velocemente all'indietro e vece un rumore talmente forte,che la maggior parte delle persone nel ristorante,si voltó a osservare il nostro tavolo.
La guardai uscire dal ristorante e con un gesto veloce mi pulì la bocca,presi la mia borsa e la seguì.
Vidi il volto di mia madre dispiaciuto,mentre Rob...lui era decisamente furioso.

𝙩𝙧𝙪𝙨𝙩 𝙢𝙚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora