10.

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Nicholas
Arrivò correndo nella mia direzione mentre i capelli le si muovevano sinuosi attorno al viso.
<<Quindi sei al penultimo anno anche tu?>> mi chiese lei mentre camminavamo in direzione dell'aula.
<<Si,penultimo anno>> nel risponderle mi girai e la guardai più da vicino.
Solo in quel momento mi resi conto di quanto fosse bassa,tra me e lei ci dividevano almeno dieci centimetri.
Aveva gli occhi color nocciola e delle ciglia lunghe e folte,non era vestita come mi aspettassi che la sorella (anzi mi correggo,sorellastra) di Grace si presentasse,sembrava venire da un'altro pianeta.
Era davvero bella.
Arrivammo davanti l'aula e con gesto della mano la invitai ad entrare prima di me,sentii un sussurrare un debole "grazie".
Avrei voluto che l'aula fosse più distante,volevo guardarla ancora.
La campanella suonò e andai al mio solito posto, ma non potei fare a meno di vedere Rose spaesata e soprattutto spaventata.
Teneva stretta al petto dei raccoglitori e si guardava intorno per capire dove sedersi.
Normalmente al banco accanto al mio si sedeva Cole,ma dato che non si era ancora palesato e Rose se ne stava impalata in mezzo all'aula...
<<Rose>> sussurrai per non farmi sentire dal professor Bigham che era appena entrato in classe.
Lei si girò verso di me mentre gli facevo segno con la mano di sedersi accanto a me.
Si rigò di nuovo verso il professore che ancora non aveva iniziato la lezione e come se temesse di essere sgridata per essere in piedi in mezzo alla classe,si sedette proprio accanto a me.
Data la vicinanza avrei potuto studiare il suo volto ancora per un po' se non altro.
<<Bene ragazzi,iniziamo la lezione>> disse il professor Bigham <<ma prima è mio dovere informarvi che abbiamo con noi una nuova allieva>> prese dalla cattedra un foglio e lo lesse <<la signorina Rosaline Webster giusto?>>
Il professor Bigham era un uomo sulla quarantina con una folta barba,penso che fosse rimasto indietro di qualche decennio perché tutto di lui,a partire dai suoi occhiali e i suoi abiti,ricordava gli anni ottanta.
Ma tornando a Rosaline...non potei fare a meno di notare che non appena Bigham la mise al centro dell'attenzione, le sue guance iniziarono ad avvampare e arrossarsi.
Seguì subito dopo un mormorio di voci,dapprima incomprensibili,ma solo perchè ero troppo concentrato su Rosaline per comprenderle,ma appena posi l'attenzione sulle voci,diventano chiare.
"Deve essere la nuova sorella di Grace" "è lei?" "sorellastra di Grace" "Non è possibile" risate varie e via dicendo.
So che il professore Bigham non aveva cattive intenzioni,voleva solo presentare la nuova arrivata alla classe,ma Rose si era appena trasformata nel gioiellino nuovo su cui tutti volevano fare gossip.
Fortunatamente Cole,inconsapevole della situazione,venne a salvarla.
<<Sei in ritardo>> disse il professore non appena lo vide sulla porta.
<<Lo so mi scusi,c'era traffico>> rispose lui tutto affannato.
Sul serio Cole?ti sei messo anche a correre da solo come un pazzo per avvalorare la tua tesi del "sono così addolorato del ritardo,ho anche corso per essere in aula il prima possibile"
Ma ora sorgeva un altro problema. Il suo posto era occupato.
Cole mi guardò cercando di capire cosa avevo combinato ma il tempo che rifletteva il professore insistette perché andasse al suo posto,ma quando si girò e vide Rose capì l'inghippo.
<<Oh,beh pare che sia occupato>> Rose all'inizio non capì ma vedendo il professore che guardava proprio nella sua direzione,andò nel panico.
<<Scusate,io non lo sapevo,pensavo fosse vuoto...>> era sinceramente dispiaciuta,mortificata...forse fin troppo e la cosa non mi piacque.
<<Non fa niente Rose>> disse Cole mentre si avvicinava già verso un'altro banco vuoto <<C'è posto anche qua>>
<<Dovrebbe alzarsi>>
Ed ecco la,la vipera,la serpe,la personificazione del diavolo...Lou Hal.
Rose sempre più agitata,stava già radunando le sue cose e mettendole in cartella per dare a Cole il posto che gli spettava.
<<Luo,c'è posto qua non serve>> rispose Cole calmo mentre prendeva il libro di letteratura e lo metteva sul banco.
<<Non c'entra il fatto che ci sia posto,quello è tuo dall'inizio dell'anno. Questo esserino è appena arrivato e pretende che sia suo.>>
<<Io non ho preteso niente!>> ribatè Rose decisa <<pensavo solo che fosse vuoto,ma se è un problema mi sposto.>> si stava già alzando quando la presi per un braccio,preso dal senso di colpa perché  ero stato io a farla sedere lì.
<<Non darle questa soddisfazione,non hai fatto niente di male>> glielo dissi sottovoce di modo che solo lei potesse sentirlo.
Ci guardammo negli occhi in quel momento e mi sembrò per un momento di vedere quelli di un cherubino.
Erano spaventati,magnetici,profondi..credo di aver visto quel tipo di occhi solo in una persona in vita mia.
Per quanto Bigham svolgesse il compito di insegnante egregiamente,non si poteva dire lo stesso in quanto alla sua fermezza.
Difatti,quando mi girai per parlare,lo vidi appoggiato alla cattedra con la mano sulla fronte,disperato dei comportamenti adolescenziali che evidentemente,non sapeva gestire.
<<Professore,Rosaline non sapeva che fosse il posto di Cole,le ho detto io di sedersi qui>>
Rose si sedette di nuovo <<Cole non arrivava,pensavo che non venisse proprio in realtà,ho visto Rose e l'ho fatta sedere accanto a me.>>
Finito il mio discorso ecco di nuovo Lou <<Rose?avete già i soprannomi da amici?>> bofonchiò
Aggiunsi una parte del mio discorso a Bigham <<Quindi la pregherei  di far stare zitta la signorina Hal>> dissi guardandola dritta negli occhi,dove potei vedere sgomento e imbarazzo <<o sarà lei a doversi alzare in piedi>>
Lei non disse più niente.
Si voltò a braccia conserte  in direzione della lavagna e Bigham annunciò con entusiasmo l'inizio della lezione.

Rose non mi guardò per tutta la lezione e ammetto che avrei voluto che lo facesse.
All'inizio pensai che fosse soltanto concentrata sulla lezione così per un po' non la infastidì attendendo che il suo sguardo ricadesse anche solo per sbaglio verso di me.
Quell'attesa mi devastava,così presi un pezzettino di carta e ci scrissi sopra : "Sei arrabbiata con me".
Glielo passai e dopo un po' di incertezza lei lo aprì.
Lo lesse ma non mi rispose né mi disse nulla.
Presi il suo silenzio come un chiaro "sì".
Appena la campanella suonò mise subito via i suoi raccoglitori colorati e prese in mano l'orario che avevo tenuto poco fa in mano io.
Intento a parlarle cercai di sbrigarmi nel mettere nello zaino il mio materiale scolastico ma lei sgattaiolò via come gatto.
Mi feci largo tra i miei compagni ancora in aula,compreso Cole che mi aspettava davanti alla porta.
<<Nick,ma...>>disse mentre lo ignorai completamente e cercavo Rose nel corridoio.
Non la rividi fino alla quarta ora.

𝙩𝙧𝙪𝙨𝙩 𝙢𝙚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora