Cole
Quando Nicholas era scappato via avevo continuato a messaggiarli di nascosto da Grace per tutto il tempo ma quando arrivammo al mio pickup per tornare a casa,un pensiero opprimente mi si ficcò in testa.
E se avesse bisogno di aiuto,se stesse male o cose del genere?che amico sarei a lasciarlo da qualche parte per la città?.
Presi in mano il telefono e provai a chiamarlo ma il telefono era staccato. L'ansia mi assalì improvvisamente.
Fortunatamente Meghan aveva il numero di Rose così provò a chiedere se l'avesse visto da qualche parte durante la sua passeggiata.
Ci disse che Nick era in un bar sulla spiaggia,ormai chiuso e dato che il "the ocean bar" corrispondeva alla descrizione di Rose, tirai un sospiro di sollievo.
Ora non mi restava altro che andare a riprendere il mio migliore amico.Decisi di percorrere la strada che costeggiava la spiaggia,sarebbe stato più veloce raggiungerlo e soprattutto molto meno faticoso.
Ormai intorno a me c'era solo l'oscurità e camminare al buio su una spiaggia non è il massimo.
Arrivai in prossimità del bar e vici Nick proprio come aveva detto Rose. Rose era andata via da quasi mezz'ora e lui non si era mosso da quel divanetto. Da un lato fui contento che non fosse andato in un altro posto sperduto dove avrei dovuto chiamare i cani cinofili per ritrovarlo,ma sapevo che c'era qualcosa che non andava. Lo conoscevo fin troppo bene per non rendermene conto.
Scesi la passerella che portava direttamente al bar e respirai a fondo. Vere Nick stare male,qualsiasi sia la motivazione,mi rendeva partecipe del suo dolore come se fossi io stesso a provarlo.
<<Fratello...>> sussurrai mentre mi sedevo a fianco a lui.
Aveva il gomito appoggiato a un bracciolo e la testa appoggiata alla mano.
Cercai di instaurare una conversazione <<Va tutto bene?>> ma non mi rispose,allora continuai a parlare io:<<Nicholas ti conosco e vedo che c'è qualcosa che non va quindi parlami>> non mi rispose ma spostò la testa e guardò fisso davanti a sé.
Non voleva parlare questo era lampante. Ma dovevo pur far qualcosa,in ogni caso dovevo riportarlo a casa.
Mi misi in piedi e gli tocca la spalla <<Andiamo,Meghan e Tyler ci stanno aspettando in auto>>.
Non era facile. Non era facile per niente stare accanto a Nicholas quando tutto intorno a lui sembrava bruciarlo.Con il tempo ho capito come parlargli,come muovermi,persino che tono della voce usare,ma ci sono voluti anni.
Quando eravamo piccoli,circa sei o sette anni,Nick si era incazzato perché giocando gli avevo involontariamente tirato uno schiaffo. Iniziò a dire cose tipo "anche tu no!non dovresti farlo siamo amici!",andò via da casa mia piangendo e per giorni non mi rivolse più la parola,lo giudicai infantile e permaloso ma quando poi scoprì la verità capì la sua reazione.
Nick si alzò e gli feci strada per tornare all'auto.
Camminavamo lungo la strada e quando arrivammo vicini al luogo dove avevamo fatto il picnic mi chiese:<<Sono già andati via tutti?>>disse con un tono di voce estremamente remissivo.
<<Direi di sì>> risposi
<<Cazzo!>>mi replicò lui subito dopo. Dovrei chiedere che gli sta prendendo? si dovrei.
Stavamo camminando uno affianco all'altro mentre la luce dei lampioni proiettava sulla strada asfaltata le nostre ombre:<<Che hai amico?>>
Lui mise le mani nella tasca dei jeans come faceva sempre quando era imbarazzato:<<Niente,è che dovevo fare una cosa...>>rispose lui vago.
È davvero stressante a volte,la maggior parte delle volte,quando Nicholas non vuole affrontare qualcosa o scappa o inizia a dare risposte senza spiegazioni.
<<Quale cosa?>> chiedo cercando di spronarlo a parlarmi,a dirmi cos'ha nella testa.
<<Dovevo chiedere una cosa alla nanetta>>dice tutto d'un fiato,sputando fuori quella frase come se gli avesse ustionato la lingua.
La che cosa?
Vorrei approfondire ma eccolo accelerare il passo verso la macchina di modo che io non abbia il tempo di domandare altro.
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𝙩𝙧𝙪𝙨𝙩 𝙢𝙚
ChickLitRosaline Webster è una ragazza diciassettenne terrorizzata dal giudizio degli altri,dopo che il suo ragazzo e la sua migliore amica l'hanno tradita. Sua madre Julia conosce un ricco imprenditore di nome Rob e Rose viene obbligata dalla madre a trasf...