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Nicholas
Il mio corpo è un fascio di nervi tesi.
Sta succedendo di nuovo e ho paura. Paura che l'altro Nicholas,possa rovinare tutto.
Dopo la morte di mia madre e mio padre in carcere,gli assistenti sociali si sono fatti completamente carico del mio caso.
Ricordo ancora la prima volta che Ellie mi ha portato da Steve.

Otto anni prima...
La macchina di Ellie era bella e curata,una Volvo nera lucida,con ancora l'odore di concessionario nell'abitacolo.
<<Tutto bene Nicholas?>> mi domanda Ellie osservandomi dallo specchietto del retro.
<<Si.>> mormoro incerto.
Ho portato con me Mr. Kissed,lo stringo forte e lo guardo con apprensione.
Ellie ha detto che andiamo a conoscere un'amico che mi fará stare meglio,ma io non ci credo.
Dopo che Ellie ha parcheggiato,camminiamo lungo una stradina di pietre,circondata da un giardino di fiori colorati.
Davanti a me c'è una casa ricoperta da mattoncini marroni e finestre con piante rampicanti.
Mi piace questo posto.

Dopo poco un uomo sulla quarantina esce da una porta scorrevole,mentre saluta una bambina bionda,più piccola di me.
<<Prego entrate.>>fa un cenno con la mano verso la porta del suo studio,e io e Ellie lo seguiamo.
Ci sediamo su due poltroncine di pelle nera,davanti alla sua scrivania.
Non lascio Mr. Kissed neanche per un momento.
Mi ricorda la mamma.
L'uomo si siede dalla scrivania e prendi in mano un fascicolo ricco di appunti e dati strani.
Noto che indossa un camice bianco.
<<È un dottore?>> domando prendendo coraggio.
L'uomo mi guarda sorridendomi dolcemente.
<<No Nicholas. Mi chiamo Steve>>dice porgendomi la mano per stringerla.
<<Voglio un rapporto sincero con te...sono uno psichiatra,sono qui per aiutarti.>>
<<Non ho bisogno di aiuto.>>rispondo con durezza mentre guardo Ellie.
Perché mi hai portato qui?
<<Immagino sia vero. Non hai bisogno di aiuto...ma che ne dici se parliamo un po?.>>
Steve si alza dalla sua scrivania e inizia a sbottonarsi il camice e lo appende all' appendiabiti a muro.
Torna alla scrivania e mette da parte la cartellina piena di appunti.
<<Ti va?>> mi chiede in conferma.
Annuisco: <<Di cosa vuole parlare?>> domando mentre coccolo Mr. Kissed.
<<Decidi tu Nicholas>>mi risponde mentre afferra una tazza con la scritta " I love Freud".
Non so bene chi sia questo Freud,ma sembra simpatico.
<<Non saprei di cosa parlare...>>mormoro nel panico.
<<Sta tranquillo Nicholas.>> mi rassicura subito Ellie accarezzandomi la testa <<Steve è mio amico,è vorrei fosse anche il tuo d'ora in poi.>>
<<Non sono mai stato bravo a farmi gli amici>> dico tremante <<Cole è l'unico amico che ho.>>
Steve avvicina gli appunti e scrive qualcosa tentando di non farsi vedere.
<<È un buon inizio questo Nicholas. Come hai conosciuto Cole?>>

Raccontai a Steve di come io e Cole diventammo amici. Lui abitava infondo alla strada,e spesso ci trovavamo a giocare nello stesso parchetto comunale quando avevamo neanche tre anni. Poi all'asilo diventammo inseparabili e suo padre qualche anno dopo,ci costruì un fortino tutto nostro: la nostra casa sull'albero segreta.
Poi Steve mi fece una domanda.
<<Cole deve essere un'ottimo amico Nicholas. Passavi molto tempo a casa di Cole?>>
<<Ero spesso da lui. Aveva dei super giocattoli nuovi.>> dissi ricordando l'entusiasmo che provai quando Hanna,la mamma di Cole, mi regalò dei lego che Cole non usava più.
<<Andavi da lui solo per i giocattoli?>> mi interrogò Steve mentre si appuntava qualcosa.
<<N-no. I-o andavo anche per Hanna e per il papà di Cole,Adam.>>
<<Ti piaceva stare con loro?>>
Mi guardai intorno. Ero pazzo o mi stava girando la testa?.
<<Certo che mi piaceva stare con loro.>> risposi deciso a Steve.
Steve congiunse le mani appoggiandole alla scrivania.
<<E ti piaceva di più che stare con mamma e papà?>>
Non risposi. Guardai Ellie in cerca di aiuto.
<<Sta tranquillo Nick>> mi rassicurò lei mentre mi guardò con occhi dolci <<Steve vuole solo sapere un po' di cose su di te.>>
Puntai lo sguardo nuovamente su Steve che stava facendo un'altro generoso sorso dalla sua tazza.
<<S-si>> mormorai tristemente e incerto <<Preferivo stare con loro che a casa mia.>>

𝙩𝙧𝙪𝙨𝙩 𝙢𝙚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora