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Rosaline
I cambi d'umore di Nick mi fanno girare la testa. Come può una persona sola passare da angioletto che mi chiama la sera prima per sentire la mia voce,a super stronzo come al solito? Proprio non me lo spiego. Nick mi ha accompagnata nella classe e nelle due ore successive non ho fatto altro che pensare costantemente all'imminente test di Biologia. Si,perchè non caso me ne fossi dimenticata,è oggi. E io me la sto facendo sotto.
Le "ripetizioni" o qualsiasi cosa fossero con Nick non so se hanno davvero funzionato. Il corpo di Nick era una distrazione continua,e anche quando fingevo di scrivere ed esercitarmi,non potevo fare a meno di lanciargli qualche occhiata ogni tanto da sotto le mie forte ciglia.
Quando la campanella suona mi precipito nell'aula di biologia e prendo subito posto.
Il professore inizia a distribuire i test per la classe e io devo fare un lungo e profondo respiro prima di prendere in mano la penna e iniziare a scrivere sul mio foglio.
In questo momento non riesco a fare altro che rivedere nella mia mente Nicholas che mi spiega l'argomento,così cerco di eliminare tutti i pensieri impuri e concentrarmi solo ed esclusivamente sulla sua spiegazione.
Consegno il foglio poco prima della fine dell'ora,che segna l'inizio della pausa pranzo.
Lascio i quaderni inutili nell'armadietto e mi dirigo verso la mensa,ma una mano mi prende per il polso,facendomi girare di scatto.
<<Ciao Rose>> mi dice Jackson con il fiatone mentre si sistema lo zaino in spalla<<Scusa per il fiatone,ma ti ho vista per i corridoi e volevo chiederti se ti andrebbe di unirti a noi per pranzo.Non ho il tuo numero quindi...>>
Mi sta forse forse chiedendo il numero?
<<oh,beh,di solito mangio con Grace e gli altri non so se...non conosco nessuno dei tuoi amici Jacks,anzi in realtà non conosco neanche te>>rispondo mentre mi guardo intorno nel corridoio ormai vuoto.
<<Senti,hai ragione. Scusa per la domanda inopportuna,ti ho messa in difficoltà. Pensavo solo che avremmo potuto parlare un po' io e te.>> dice con aria triste.
Jacks mi supera sorridendo con aria da cane bastonato, e si,devo ammetterlo,sono una deficiente a volte.
<<Jacks!aspetta>> dico mentre mi massaggio una tempia <<Pranzerò con te,ma non farti strane idee in testa.>>
<<Croce sul cuore>>risponde lui mettendo il palmo della mano sul cuore <<niente strane idee>>

É strano,imbarazzante,assurdo e soprattutto STRANO.
A volte vorrei che un paio di occhi dolci,a prescindere di chi siano,non mi lascino intenerire,perché ora mi ritrovo a un tavolo di giocatori di football e surfisti di cui non so neanche il nome.
Ricordo di aver visto qualche faccia nei primi giorni di scuola,forse durante ginnastica mentre finivano gli allenamenti di surf,ma alcuni sono completamente estranei.
Jackson mi ha fatta sedere a fianco a lui e io mi sono fatta piccola piccola per cercare di sfuggire e rimanere inosservata. Ma sembra che l'intera scuola abbia gli occhi puntati su di me.
<<É raro che ci sia una new entry nel nostro gruppo>> mi sussurra un ragazzo dai capelli castani davanti a me. <<Tu ignora gli sguardi della gente,sembra più facile così.>>
<<Terrò a mente il consiglio>>rispondo mentre mi raddrizzo sulla sedia e sgranocchio un cracker.
Il ragazzo mi porge la mano e io stringo la sua <<Io sono Philipe,ma puoi chiamarmi Phill e basta>>
<<Rosaline.>>mi presento mentre gli sorrido,
<<Sei nuova giusto?non ti ho mai vista qua.>>
<<Mi sono trasferita da poco,ecco io di solito sto con Grace e>> involontariamente il mio corpo si sporge per osservare il tavolo dei miei amici.
Cole e Grace sono di spalle,sembrano una bella coppia visti da qua,assomigliano a Barbie e Ken.
Meghan e Tyler parlano come sempre tra di loro con intesa mentre Nick...
Nick mi sta fissando.
Mi guarda con occhi penetranti mentre giocherella con un qualcosa nel piatto.
Da quanto mi sta guardando?E perchè sembra sempre così incazzato?.
<<Rosaline?>> Mi domanda preoccupato Philipe mentre d'istinto gira la testa nella direzione del mio sguardo.
Riporto l'attenzione su Phill,cercando di cambiare argomento ma lui sorride sfacciato.
<<Che c'è?>> chiedo mentre lo guardo corrugando la fronte.
<<Niente>>dice continuando ad avere il sorriso sulle labbra <<É che qualcuno sembra volerti parecchio...>> lascia sottintendere che sia Nick a volermi? Sul serio? No. É decisamente fuori strada.
<<No. Non è come sembr->> cerco di dare spiegazioni ma una gomitata sulla mia sinistra mi impedisce di proseguire.
Mi lascio sfuggire un lamento :<<Aih!>> mentre mi massaggio in braccio.
<<Ti invito a mangiare e tu parli con il mio amico?>>Mi punzecchia Jackson <<Sei scortese Rose>> mi dice mettendo il broncio come un bambino.
<<Hai ragione,la prossima volta se vuoi interrompere una conversazione,fallo con più eleganza. La gomitata me la risparmiavo volentieri.>>
<<Scusa>> mi sussurra lui mortificato.
<<Allora,di cosa parlavate?>> ci chiede Jacks.
Io e Phill ci guardiamo per un istante. Ti prego non lo dire,ti prego,ti prego.
<<Parlavamo di quanto sei idiota e pallone gonfiato,ecco,accontentato>>
Tiro un sospiro di sollievo. Grazie a Dio non ha detto nulla. Non è che io sia interessata a Jacks,ma di certo confessare che l'oggetto della nostra conversazione era un altro ragazzo,sarebbe stato imbarazzante.
<<AH AH AH>> ironizza Jacks mentre addenta una patatine e ne lancia una seconda a Phill.
<<Ma che fai coglione!>> dice lui tra le risate.
Non posso fare altre che sorridere e ringraziare Philippe.
<<Grazie>> mimo con la bocca mentre Phill mi sorride.

Finito il pranzo vado in bagno in pausa pipì. Sono stranamente affollati e mi ritrovo ad entrare nel bagno solo dopo il suono della campana. Di corsa torno al mio armadietto e prendo dei libri per l'ora successiva.Non posso fare tardi a Matematica,l'insegnante mi fa tremare le ginocchia alla sola vista. Se venissi gridata da lui giuro che potrei piangere.
Allungo la mano per prendere il libro quando l'improvviso schianto dell'anta mi fa sobbalzare e un debole squittio mi scappa per lo spavento.
Una mano piena di tatuaggi tiene chiuso il mio armadietto con forza e capisco subito di chi si tratta.
<<Perchè non mi ascolti?>> La voce di Nicholas è fredda e distaccata,la sua mandibola indurita e gli occhi pieni di rabbia.
<<Nick sono in ritardo,ti prego.>> dico scocciata mentre cerco di levargli la mano invano.
Gli rivolgo un'occhiata di fuoco ma niente sembra smuoverlo:<<Nicholas!non ho tempo per le cazzate!>>
<<Neanche io Nanetta. Quindi rispondi alla mia domanda. Perchè non mi vuoi ascoltare?>>
<<Non so di cosa stai parlando. Se fossi più chiaro per una volta e non mi facessi domande criptiche o discorsi lasciati a metà,forse,allora,riuscirei a->>
<<Eri con quel coglione. Di nuovo. Ci hai mangiato insieme addirittura.>> mi interrompe lui <<Sono stato più chiaro adesso?>>sottolinea in modo freddo e rabbioso.
<<Davvero?>>dico ridendo. <<É per Jackson? fai sul serio?>> proseguo continuando a ridere.
Vedo il suo corpo irrigidirsi e la sua mano chiudersi in un pugno pronto a essere sferrato sul mio armadietto.
Lo osservo spaventata e all'improvviso i suoi occhi incrociano i miei,e la sua mano si rilassa.
<<Non stare con lui Rose. Non è una persona raccomandabile.>> risponde ora con una calma surreale rispetto a poco fa.
<<Perchè?Come fai tu a saperlo?>> dico guardinga e cauta. <<Anche alla festa te l'ho chiesto ma non mi hai risposto. Se vuoi che faccio come mi dici,se vuoi che gli stia lontano,vuol dire che c'è un motivo. Quindi dimmelo o me ne vado a lezione,cosa che tra l'altro,avrei già dovuto fare da tempo anziché ascoltarti.>>
Il suo sguardo diventa più duro ma allo stesso tempo i suoi occhi brillano di una strana luce che non avevo mai visto.
Nicholas incrocia le braccia e si appoggia al mio armadietto,fa un respiro profondo e inizia: <<Due anni fa ho partecipato a una gara. Una gara di surf. E...ho perso. Non ho mai perso a quelle gare,voglio dire al massimo arrivavo al secondo posto ma quella gara era diversa.
Jackson è arrivato primo perché la mia tavola si è rotta mentre ero in acqua. Ho dovuto fare due mesi di riabilitazione e non potevo mettere piede in acqua.
Vedi per Jackson è diverso,lui surfa perché è lo sport più popolare della California. I suoi genitori lo osannano per il surf. Per me è diverso e quei due mesi senza toccare l'acqua sono stati strazianti.>> dice sospirando.
<<Non riesco a capire cosa c'entri con Jackson.>> chiedo a quel punto io.
<<Rose andiamo,non sei stupida. La mia tavola era stata manomessa. Quello è stato l'unico momento in cui lui è arrivato primo Rose. Mai una gara vinta al primo posto. Lui ha manomesso la mia tavola.>> conclude lui.
<<Hai le prove?>> chiedo razionalmente mentre lo sposto per prendere i miei libri del mio armadietto.
<<Cosa?>>mi domanda lui esterrefatto. <<Ma mi hai ascoltato almeno?>>
<<Si,ti ho ascoltato. E penso solo una cosa.>>
<<Cioè?>>
<<Ammettilo Nick.>> dico sicura di me mentre richiudo l'anta <<Sei geloso.Ti da fastidio vedermi con lui.>>
<<Scusami?>>risponde in tono aggressivo. <<Ti sto dicendo che mi ha reso un cazzo di zoppo per due mesi! Per uno stupido primo posto e qualche foto sul giornale! Vuol dire che farebbe qualsiasi cosa per ottenere quello che vuole.>>
I miei occhi si ancorano ai suoi occhi verde smeraldo e mi si mozza il fiato.
<<Perchè tu no?Tu non faresti qualsiasi cosa per ottenere quello che vuoi?>>chiedo timidamente mentre mi mordo il labbro inferiore.
Nicholas si avvicina a me e mi parla quasi in un sussulto:<<Non se per ottenerlo bisogna ferire qualcuno.No,non lo farei. Almeno non volontariamente.>>
Nick si scosta da me e un senso improvviso di vuoto si insinua dentro di me. Come se quella vicinanza mi avesse ipnotizzata.
<<Fai come vuoi. Ti brucerà e a quel punto ormai sarà troppo tardi per te.>>
<<Parli ancora di Jacks ora?>> dichiaro continuando a guardarlo negli occhi <<oppure di te?>> dico flebilmente mentre il mio corpo sembra impazzire al suo sguardo penetrante.
Nick interrompe il nostro sguardo e si passa una mano tra i capelli neri scompigliati e con gli occhi pieni di tristezza sussurra:<<Vaffanculo Rose.>> e si allontana verso i bagni maschili lì vicino.
Sento di averlo ferito. Forse dovrei fare o dire qualcosa ma al momento ho bisogno di fare ordine nella mia mente e cercare di capire cosa vuole Nicholas Harrington da me.
Finalmente vado in classe e il professore di matematica,com'era prevedibile,mi rimprovera per il ritardo e mi dice che se mi vedrà disattenta mi dovrà mandare in punizione dopo scuola. Ma sinceramente,dopo aver preso posto,il mio unico pensiero al momento sono gli occhi di Nick

𝙩𝙧𝙪𝙨𝙩 𝙢𝙚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora