Nicholas
Cole mi ha riaccompagnato a casa finite le lezioni e appena rientrato mi tocca sorbirmi subito le sfuriate del nonno.
<<Nicholas,ti sei comportato in modo irrispettoso oggi. Dovremmo parlare di quello che ti sta succedendo e subito.>> inizia a dire mentre salgo le scale per andare a rifugiarmi in camera mia.
Nonno Bill mi cerca di raggiungere,ma è troppo vecchio per fare le scale alla mia stessa andatura.
Non è bello da dire ma quando gli ho chiuso la porta a pochi centimetri dal viso,mi sono sentito libero almeno per cinque minuti,finché il senso di colpa non mi ha fatto cedere.
<<Nicholas>> riprende da fuori la porta mentre me ne sto seduto ai piedi del letto con i gomiti sulle ginocchia <<Io e tua nonna siamo preoccupati per te. Sei meno presente in casa,non aiuti più la nonna con le faccende o non mi rompi più per i miei lavoretti extra...>>
Il mento mi inizia a tremare involontariamente:<<Nicholas,apri la porta e parliamone.>>Non meritano di essere trattati così,ma non posso neanche fargli carico dei miei problemi. Ce l'hanno messa davvero tutta per cercare di ottenere l'affidamento,e hanno dovuto vendere la casa al lago e persino la macchina della nonna per riuscire a ripagare i debiti sei miei genitori.
Quindi no,non posso dargli un'altro peso del genere.
<<Nicholas,ti prego>>ribadisce con la voce tremante il nonno. Io lo sento. Sento quanto si stiano impegnando per darmi anche solo una briciola di quello che non ho avuto nella mia infanzia. Ma ora sono cresciuto e non si può tornare indietro nel tempo.
Mi schiarisco la gola e cerco di non piangere <<Nonno sto bene. È solo che parlare con l'assistente sociale mi fa sempre uno strano effetto. Mi passerà.>> cerco con tutte le mie forze di mantenere il controllo e non piangere ma le lacrime trattenute mi offuscano la vista.
<<Se hai bisogno di parlare...>> replicó il nonno <<sai dove trovarci.>>
Rimango a fissare la porta finché non sento lo scricchiolio delle scale,e capisco che il nonno deve essere sceso al piano di sotto a fare un resoconto dettagliato alla nonna.
<<Cazzo...>>dico a me stesso. Le lasci me ormai diventano incontrollabili. I singhiozzi mi tolgono il fiato.
Non posso. Non voglio essere ridotto così a causa sua. Un'altra volta.
Sono più forte di così.
Lascio passare qualche minuto;giusto il tempo di dare sfogo alle mie lacrime e tutta la mia rabbia.
Ma dopo poco mi ricompongo,torno in me stesso. Mi sdraio sul letto e prendo il cellulare dalla tasca del jeans. Inizio a scorrere i video su tiktok finché non trovò il profilo di Grace nei "per te".
Trovo Grace insieme alla Nanetta mentre cantano a turno tra le note di "remember" di Becky Hill.
È così bella la mia nanetta.
Mi ha fatto arrabbiare in un modo assurdo oggi,ma c'è sempre qualcosa di magico in lei.
L'ho messa in guardia su Jackson ma non mi ha dato ascolto;sinceramente non mi aspettavo niente di diverso da lei.
Se mi avesse ascoltato,a quel punto mi sarei spaventato. Non sarebbe stata Rosaline.
Vado tra le opzioni e salvo il video nella galleria.
Riguardo il video e lo riguardo per tipo dieci volte finché non mi stanco e inizio a studiare spagnolo.
Alle cinque e mezzo inizio il turno a lavoro,quindi sarà meglio che mi sbrighi.Grazie a Dio la nonna mi ha restituito le chiavi dell'auto e visto che il nonno è andato da qualche altro vicino a fare dei lavoretti,posso finalmente andare da Pablo in macchina.
Quando ho accettato il lavoro l'ho fatto per soldi. I nonni avevano appena iniziato a riprendersi dopo la morte di mia madre e i debiti e io mi sentivo estremamente in difetto. Sentivo che a causa mia non gli restava nessun fondo per la loro vecchiaia. Così racimolare qualcosa per loro e per il college mi sembrava una buona idea.
Scendi dal pick up e scarico borsone e tavola da surf.
I bambini del mio corso non sono ancora abbastanza preparati per andare in acqua,così almeno per altre due settimane, dovranno accontentarsi di tenere i piedi saldi al suolo.
<<Ciao Nick>> mi saluta Pablo mentre inizio a sistemare la mia tavola e a firmare sul foglio dei dipendenti.
<<Ciao Pablo. Tutto a posto con le tavole nuove?>>
<<Si,ma bisogna mettergli ancora la cera. Ne è arrivata una nuova,dicono che aderisca di più. Sará...io non vedo differenze.>>
<<Se vuoi>> replico mentre rimetto il borsone in spalla <<la provo in acqua e ti faccio sapere.>>
<<Si,sarebbe perfetto. Vai ora,o farai tardi. Lo sai che le mamme sanno essere terribili quando ad arrivare in ritardo è l'insegnante.>> dice lui mentre ride a crepapelle.
Effettivamente non si sbaglia. Una volta,qualche mese fa sono arrivato in ritardo di quindici minuti e la mamma di Melody,una bambina intelligentissima di soli sette anni,mi è saltata addosso imprecando e urlando per il mio ritardo.
Quindi si,ascolterò il consiglio di Pablo.

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𝙩𝙧𝙪𝙨𝙩 𝙢𝙚
ChickLitRosaline Webster è una ragazza diciassettenne terrorizzata dal giudizio degli altri,dopo che il suo ragazzo e la sua migliore amica l'hanno tradita. Sua madre Julia conosce un ricco imprenditore di nome Rob e Rose viene obbligata dalla madre a trasf...