𝙩𝙧𝙪𝙨𝙩 𝙢𝙚

40.

Nota autrice e TW
ciao a tutti!
innanzitutto vi voglio ringraziare tantissimo per tutto il supporto che mi state dando sia qui che sugli altri social,davvero grazie mille 🫶🏻
Avverto che questo capitolo contiene una scena forte alla fine di esso.

Da questo momento in poi i TW saranno sempre più presenti quindi troverete all'inizio dei capitoli "TW",di modo da leggere in modo più consapevole.

Non voglio fare spoiler...buona lettura 💗

Nicholas
Mi sveglio con la schiena sudata e i capelli appiccicati alla fronte.
Devo aver avuto un incubo stanotte.
Accanto a me c'è Cole,dorme in una posizione adorabile,con i capelli biondi scompigliati e la coperta che gli copre la vita.
Non so come sono tornato a casa,né cosa ho fatto dopo essere uscito dal garage.
Non ricordo nulla delle ultime 12 ore.
Vado a farmi una doccia cercando disperatamente che i miei ricordi tornino,ma niente da fare.

Quando torno in camera,Cole è sveglio e si sta mettendo dei vestiti puliti,strabuzza gli occhi alla mia vista.

<<Cristo Nick!dove cazzo sei stato?ti ho mandato mille messaggi!>>

Con i muscoli tesi mi vesto e mi invento una scusa. Hanna da quando avevo dodici anni mi ha addirittura riservato un'intera armadio per me,dato che passavo la maggior parte del tempo a casa loro.

<<Avevo il cellulare spento.>> mento mentre infilo una t-shit nera aderente.
<<Forza>> mi risponde titubante mentre mi lancia la mia giacca di pelle <<andiamo a scuola,veloce.>>
<<Non ne ho voglia.>> rispondo mentre prendo in mano il cellulare e noto una cosa strana.
<<Muovi il culo!>> mi urla Cole mentre scende al piano di sotto.
Decido di indagare sul cellulare.
Appena lo sblocco vedo i messaggi tra me e Rose.

"Continua a respirare Rose.
O ti vengo a prendere e ti porto via da quella casa"

Merda.
Cos'e successo?

Lui non può essere tornato. Devo essermi ubriacato e aver perso la memoria.
Il pensiero che possa essere tornato mi devasta.

La scuola è gremita di studenti,è tutto molto più rumoroso di quanto ricordassi. Mi sembra di sentire ogni voce,ogni rumore e schiamazzo,il triplo più forte,come se rimbombasse tutto nella mia testa.
Cole mi ha accompagnato in classe insieme a Grace,sembra il mio babysitter,deve aver capito che qualcosa non va.
<<Dov'è Rose?>> chiedo alla sorellastra quando noto il suo banco vuoto.
Lei fa spallucce e torna ad ignorare Cole e le sue scuse per ieri.
Quei due hanno davvero bisogno di parlare della loro pseudo relazione.

Cerco di ascoltare la lezione di storia americana,sono seduto vicino alla finestra e osservo il panorama come se aspettassi di vederla arrivare da un momento all'altro.
Scorgo invece un pulmino giallo,i ragazzi del primo anno con il loro zainetto in spalla si mettono in fila mentre l'insegnante fa l'appello.
Ma è quando vedo una madre che cammina a passo sostenuto con il figlio alle calcagne,che la mia mente torna a vagare tra i ricordi.

Nove anni prima...
Sono emozionato,oggi andremo allo zoo di San Francisco. Ho lo zainetto blu pronto,ho preparato un panino la sera prima e l'ho incartato con della pellicola trasparente e messo nel porta pranzo.
Ho persino preparato i vestiti puliti da indossare per questa giornata speciale: una t-shirt con un leone che ruggisce e un paio di jeans corti.

Non sono mai stato allo zoo prima d'ora.
I miei compagni di classe si sono lamentati con gli insegnanti,dicono che lo zoo è roba per bambini,che ormai abbiamo otto anni e siamo troppi grandi per certe cose.
Io invece lo trovo fantastico,è persino presente un padiglione dedicato a gli animali marini. Spero che Polly,la mia insegnante,ci porti a vederla.