17.

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Rosaline
La sveglia delle sei suona puntuale come ogni giorno per avvertirmi che una nuova giornata ha inizio.
Dopo essermi vestita e truccata scendo al piano di sotto dove con mia sorpresa vedo Rob che prepara la colazione.
<<Buongiorno!>> mi urla appena mi vede <<e buongiorno anche a te!>> giro la testa e vedo Grace già pronta per scofanarsi l'intero piatto di uova strapazzate e bacon che ha preparato suo padre.Io e Grace ci sediamo sulla penisola e iniziamo a mangiare e non è male come mi aspettavo. Il signor Rob Lauren,super milionario e imprenditore sa anche cucinare.
<<Allora com'è andata ieri sera?>> ci domanda mentre affonda la forchetta nel cibo.
<<Bene papà,è stato...folgorante>>dice Grace guardandomi di sottecchi.
Nel frattempo che Grace da dettagli (quelli positivi) della serata a suo padre,non posso fare a meno di aspettare che mia madre scenda le scale per salutarla prima della scuola,ma non arriva.
<<Mia madre dov'è finita?>> domando a Rob.
<<Oh,è già a lavoro,ha deciso tutto lei,dice che preferisce arrivare prima così da preparare tutte le pratiche per la giornata con calma>>
Non cambierà mai,anche ora che una volta sposato Rob avrà un patrimonio da far invidia,resta sempre la spietata lavoratrice di sempre.

Nell'ora di spagnolo vedo Lou continuare a chiaccherare con Stella mentre io,il suo esatto opposto,prendo più appunti possibili.
Vorrei davvero fulminarla dopo ieri sera, ma devo ricordare a me stessa di mantenere il mio karma pulito,non vale la pena sporcarselo per un "esserino" del genere.
Fingo che le sue occhiatacce e risatine non esistano e no,non è per niente facile ignorarla,è davvero odiosa.
Alla terza ora arriva una comunicazione:sia la quarta che la quinta ora saranno buche;l'insegnante di storia ha avuto una reazione allergica a una puntura d'ape ed è finita in ospedale,almeno queste sono le voci che sento per i corridoi mentre data la notizia,decido di approfittarne e rifugiarmi in biblioteca.
Dovrei portarmi avanti con lo studio della prossima settimana,soprattutto in biologia dato che questa cosa di meiosi e mitosi non l'ho minimamente capita e a breve ci sarà il compito in classe.
Prendo posto in una scrivania in fondo alla biblioteca,apro la mia cartella e prendo i libri di biologia.
Inizio a leggere e rileggere gli appunti presi in classe e a scarabocchiare su un foglio tutto quello che non capisco.
La biblioteca di questa scuola è sicuramente più silenziosa di quella della mia scuola precedente,non si sente volare una mosca tranne il rumore dei tasti del computer di qualche studente che fa ricerche.
Rimango china e concentrata su biologia per quasi un'ora ma continuo a non capirne niente.
Disperata e pronta a mollare alzo la testa dai miei libri e rimango fulminata.
Il cuore inizia a battermi all'impazzata quando vedo davanti a me Nicholas che studia.
Gli occhi verdi rivolti verso il basso,i capelli neri ordinati e una maglietta nera attillata che gli fascia il corpo muscoloso,e il profumo di muschio.
Come ho fatto a non accorgermi di quel dannato profumo?
Forse se io non ho visto lui arrivare,lui non ha visto me.
Mi guardo intorno cercando di elaborare un piano per andarmene passando inosservata.
La biblioteca è piena di studenti,possibile che tra tutti i posti e tutte le persone che potevano capitarmi,mi ritrovo proprio con lui?
Lo guardo per qualche secondo mentre continua a scrivere parole su parole su un quaderno. Sembra quasi un'altra persona rispetto a ieri sera. Mi sono scervellata nella ricerca di capire il motivo della sua irascibilità,ma non sono arrivata a nessuna conclusione.
All'improvviso alza gli occhi e mi ritrova a fissarlo,distolgo subito lo sguardo e lo riporto subito sui miei libri.
<<Buongiorno nanetta>> mi sogghigna mentre torna a guardare i suoi fogli.
Sento l'imbarazzo farsi strada sempre di più dentro di me,mentre un sorrisetto gli si stampa sul volto.
Il ricordo di come mi ha trattata ieri torna a insinuarsi nella mia testa e non posso fare a meno di rivolgermi a lui con un tono tagliente.
<<Hai una specie di radar super sonico per starmi sempre tra i piedi?>> rispondo mentre inizio a giocherellare con una biro rossa. <<Può darsi...>> dice sorridendo e sfottendomi continuando a scrivere sul suo quaderno <<non passi di certo inosservata con degli occhi del genere.>>
Aspetta...è un complimento quello che ho appena sentito?
Rimango spiazzata ma il mio orgoglio è fin troppo forte,non posso assolutamente faglielo capire.
Ritorno sui miei appunti ma la velocità con cui Nicholas scriver sul quel quaderno è spaventosamente veloce e la mia curiosità ha la meglio.
<<Che stai scrivendo?>> Rimango in attesa per qualche secondo ma non accenna a una risposta <<Nick?>> niente da fare e la mia pazienza è davvero pari a zero.
Cerco di non urlare ma di alzare comunque la voce per farmi sentire: <<Nicholas!>> dico mentre gli lancio la biro con cui stavo giocando.
Lui alza la testa e mi lancia un'occhiataccia.
<<Che scrivi?>> ripeto io.
<<Merda,scusa,sto cercando di entrare al corso avanzato di biologia e mi sono distratto>>
<<Vuoi entrare nel corso avanzato?non è tipo per chi ha la media con una A+?>>
<<Vedo che oltre a spazientirti facilmente sei anche informata>> mi dice sorridendomi <<Ho una media di A+ ma è un corso che accetta pochissimi studenti>>mi spiega lui << e per essere accettato c'è un test attitudinale. Mi sto davvero ammazzando per riuscire ad entrarci.>>
Sono assolutamente sconcertata,cioè,non è uno scemo che porta solo guai?
<<Cavolo,pensavo che facendo parte della scuola di surf non fossi così tanto intelligente>>dico sfidandolo <<beh,almeno in biologia ovvio.>>
Lui mi sorride da stronzo <<Divertente Rose.>> Nicholas raduta tutti i suoi libri e quaderni e li ripone nello zaino alzandosi di fretta.
L'ho offeso sul serio?
Davvero sta volta non era mia intenzione,si sono stata un po' stronza,ma niente che non oltrepassare la norma.
Mentre lo vedo dirigersi verso l'uscita prendo tutto il mio materiale e lo metto alle bene meglio nello zaino e cerco di raggiungerlo.
Merda! e poi perchè mi interessa?lui si è rivolto a me in modi molto peggiori di questi!
<<Nick!>> lo chiamo mentre cammina con lo zaino sulla spalla destra e cammina in corridoio.
Aumento un po' il passo per raggiungerlo ma fortunatamente ci siamo solo noi due e un bidello infondo al corridoio che spazza per terra. L'ora non è ancora finita e gli studenti sono ancora nelle loro aule,permettendoci così di non dover giocare a nascondino per trovarci tra la gente.
Lui si ferma e appena gli sono di fianco riprende a camminare verso l'uscita sul retro della scuola.
Ma dove sta andando?
Non ho tempo per farmi troppe domande,vado subito dritta al punto.
<<Senti,se ti ho offeso mi dispiace>> inizio a dire mentre cerco di stare al suo passo,ma ha delle gambe il doppio più lunghe delle mie e mi sembra di star correndo.
<<Pensi che mi sia offesso?>>mi interrompe lui mentre tira fuori un pacchettino dalla tasca del jeans.
Sono imbarazzata,ho mal interpretato? <<Beh io pensavo che...>>lui tira fuori qualcosa dal pacchettino e apre con una spallata l'uscita sul retro della scuola.
Appena usciamo l'odore del polline e dell'erba mi travolge l'olfatto. Mi sembra di essere tornata a respirare dopo essere uscita da quell'inferno chiamato scuola.
Nick mi da le spalle,mentre si siede su un cornicione del giardino e del fumo inizia lentamente a circondarlo.
Oh...
Mi siedo accanto a lui e lascio cadere lo zaino a terra <<Non sapevo fumassi>>azzardo a una conversazione con lui.
<<Perchè mi segui nanetta?>>mi risponde lui tenendo lo sguardo fisso sul muro davanti a noi.
Ed eccolo di nuovo,quel tono distaccato e arrogante.
Fanculo.
Cerco prendere tempo e gli rubo la sigaretta dalle dita facendo dei lunghi inspiri.
Dio mi era mancato fumare.
Il fumo si disperde lentamente intorno a noi e Nicholas,capendo che non ero intenzionata a ridargli la sua sigaretta,ne prende un'altra dal suo pacchetto.
<<Non sapevo fumassi>> mi dice lui imitando la mia voce.
<<Ci sono tante cose che non sai di me Nick.>>rispondo con un velo di tristezza mentre la mia mente ritorna indietro.
Fino a quattro mesi fa questa per me era la normalità.
Scappare durante le lezioni,fumare nei bagni della scuola,andare alle feste,truccarmi e andare nei locali con dei vestitini che mi coprivano a malapena,infrangere tutte le regole e coprifuochi che mia madre mi dava...
Scuoto la testa cercando di allontanare quei ricordi e non far capire a Nicholas quanto in realtà fossi fragile.
Se si fosse accorto e mi avesse chiesto qualcosa,sarei crollata e mi sarei messa a piangere come una bambina.
<<Hai detto che hai una A+ giusto?>>chiedo cercando di sembrare il più normale possibile.
Lui annuisce.
<<Beh...mi chiedevo se...>>
Dio è una pessima,pessima,idea.
<<potresti aiutarmi in biologia?non riesco davvero a capirla,ci ho provato ma non->>
<<Okay>> mi risponde Nicholas puntando lo sguardo su di me all'improvviso.
<<Dici sul serio?>> dico io sorpresa e aggrottando le sopracciglia.
Nicholas continua a guardarmi con gli occhi fissi su di me mentre inspira il fumo della sigaretta <<Si,va bene.>>
<<Sarebbe solo per il compito in classe...devo prendere almeno una sufficienza poi non ti darò più fastidio>>
<<E io?>> mi chiede continuando a fumare e guardandomi negli occhi.
<<Tu cosa?>> il suo sguardo sembra trapassarmi da parte a parte e sento il mio corpo diventare molle.
Nicholas si avvicina a me,i nostri corpi ora sono a pochi centimetri di distanza e non toglie neanche per un secondo gli occhi dal mio corpo.<<Tu ottieni la tua sufficienza. Io cosa ottengo in cambio?>>
Una strana sensazione all'interno delle mie cosce inizia a crescere.
Mi sembra di star impazzendo. Il suo corpo quasi mi sovrasta e le sue labbra sono sempre più vicine alle mie.
Mi serve tutto l'autocontrollo del mio corpo per non iniziare a tremare.
Mi avvicino al suo orecchio e il profumo di muschio mi fa bagnare le mutandine <<Tu cosa vorresti in cambio?>> gli sussurro.
Lui fa un respiro profondo che mi fa venire i brividi e mi mette una mano sulla coscia.
Dio stavo venendo senza essere toccata.
<<Non fare domande di cui non vorresti sapere la risposta>> mi sussurra mentre con il pollice disegna dei piccoli cerchi sulla mia coscia.
Chiudo gli occhi e il mio corpo sta avvampando. Ho bisogno di calmarmi e respirare. Respirare qualcosa che non sia il suo profumo.
Sento il suo calore allontanarsi e d'istinto apro gli occhi.
<<Casa mia alle sei,ti mando l'indirizzo>> mi dice Nicholas mentre prende il suo zaino e se ne va.
Cosa mi aveva fatto?
I suoi occhi,le sue labbra,del dannato profumo...mi sembrò diverso il modo in cui mi ha guardata.
Avevo voglia di lui.

𝙩𝙧𝙪𝙨𝙩 𝙢𝙚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora