Rosaline
Aspettai Grace alla macchina e tornammo a casa. Non le raccontai quello che era successo con Nicholas,sapevo che mi avrebbe fatto mille domande alla quale io non sapevo dare risposta.
Arrivata a casa andai a farmi una doccia nel mio bagno,presi uno shampoo al cocco e una crema idratante per le gambe.
Mentre passavo la spugna sentii un po' di discredita ai peli delle gambe,così agguantai la lametta e la passai al volo. Il profumo del cocco mi avvolse e quando uscì con l'accappatoio alla ricerca di nuovi vestiti,sentii il telefono vibrare.
Un messaggio di Nicholas.nick: gulliver road,numero 56,alle 6,sii puntuale
Mi ritrovai a leggere quel messaggio e sorridere senza neanche rendermene conto. Risposi con uno sticker di un bambino con il pollice in su.
nick: che bambina che sei cazzo
Finsi di non aver letto il suo insulto,non volevo rovinarmi il pomeriggio. Il mio unico obiettivo era prendere almeno una sufficienza a quel compito,o mia madre mi avrebbe scuoiata viva.
Cercai Grace per chiederle se poteva darmi un passaggio,ma quando aprii la porta di camera sua mi ritrovai Cole a petto nudo,sdraiato sul letto con Grace sopra di lui.
<<Oh merda!>> richiusi quella porta alla velocità della luce e mi portai una mano sulla bocca mentre Grace urlava <<Cazzo Rose!>>
Cercai di trattenere una risata <<Tranquilla!non ho visto niente!>>
Okay,e ora?come ci vado da Nicholas?
Lasciai il primo piano,avrei voluto comunque chiedere a Grace un passaggio ma a quel punto avrei rovinato il loro momento di passione e no grazie.
Presi il cellulare e controllai l'ora: 16:23.
Avevo ancora un po' di tempo per escogitare qualcosa.
Ne mia madre ne Rob erano in casa così mi ritrovai a dover chiedere aiuto all'unica altra persona in casa:David,il portinaio barra autista barra maggiordomo o qualsiasi altra cosa fosse.
<<Ehi!>>
<<Buon pomeriggio signorina Webster.>> David era sempre serio e corrucciato. Penso avesse all'incirca 60 anni,i capelli bianchi e un completo elegante ogni singolo giorno.
<<Emh...io avrei bisogno di un passaggio ma Grace>> cercai la prima scusa che mi venisse in mente <<sta studiando,mi chiedo se tu...>>
David mise le mani dietro la schiena e inchinó leggermente il capo.
<<Sono desolato signorina Webster ma in questo momento la macchina che utilizziamo con l'autista è in riparazione>>
Mi sembra di essere nel 1600 a essere chiamata "signorina".
<<può sempre optare per un mezzo più...>>David stranamente sorrise <<ecologico se così vogliamo chiamarlo>>
<<Non mi dire che avete anche i cavalli in questa casa>>
David cercó di trattenere una risata con scarsi risultati: <<oh no,intendevo una cosa più moderna...venite con me.>> David mi portó nel garage e tiró fuori da una stanzetta una bici.
Mi rivolse un sorriso e mi mise il manubrio della bici tra le mani:<<Questa può andare?>>
<<Perfetta...>> dissi sbuffando.
Misi il navigatore sul cellulare e mentre il cancello automatico della villa si apriva mi assicurai che nessuno mi stesse osservando lasciai la bici appoggiata al muretto d'ingresso.
Avrei fatto prima a piedi dato che non so andare in bici,ma non volevo che David ci rimanesse male.
Si,ho quasi 18 anni e non so andare in bici.
Quando tornerò a casa dovrò chiedere a mia madre di comprarmi un'auto.Arrivai a casa di Nicholas con venti minuti di anticipo ma non mi importava. Era già tanto che fossi riuscita ad arrivarci senza perdermi.
La casa era in un bel quartiere,il genere di casa in cui io e mia madre non avremmo mai potuto vivere a Seattle,pur non essendo una villa.
Tra le villette a schiera intercettai il numero 56,appoggiai la bici al muro dell'ingresso,feci un bel respiro e suonai il campanello.
Ti prego fa che non mi abbia inviato l'indirizzo di uno sconosciuto,ti prego ti prego ti prego...
<<Oh,buongiorno. Posso aiutarti cara?>> una voce sottile erica di dolcezza mi aprì la porta. Mi trovai davanti una donna sulla settantina,gli occhi verdi come quelli di Nicholas,uno straccio infilato nel grembiule e i capelli bianchi perfettamente cotonati.
No non era decisamente Nicholas.
Guardai di nuovo il numero civico pensando di essermi sbagliata,eppure era proprio il 56.
La donna mi guardó e mi richiese: <<Posso esserti d'aiuto?>>
Ricontrollai velocemente l'indirizzo sul cellulare,tutto giusto.
<<Emh,buongiorno,cercavo Nicholas...>> dissi mentre la donna mi rivolgeva un'ampio sorriso.
<<Ma certo>>rispose lei <<è mio nipote. Ora è ancora a lavoro. Tornerà a breve>>aprì la porta del tutto in segno di invito <<Puoi aspettarlo in casa.Vieni entra pure.>>
Sorrisi alla donna ed entrai in casa. Era davvero accogliente,il profumo di cannella e spezie mi travolse e l'arredo mento rusticò mi faceva sentire in una specie di baita di montagna.
<<Stavo preparando la torta alle mele e cannela>> la segui in cucina un po' impacciata <<è la preferita di Nicholas.Sará pronta tra una mezz'ora...Puoi aspettarlo in camera sua se ti va>>
<<Emh,certo mi farebbe piacere>> davvero a quella donna era impossibile dire di no. Era davvero tenera e dolce e anche se l'idea di andare in camera sua non mi allettava,alla fine mi ritrovai a seguire la nonna di Cole sulle scale.
Aprì la porta e mi fece segno di entrare<<Eccoci qua>>
La stanza di Nick era...vissuta...
<<Mi sono dimenticata di presentami!che testa!>> disse la nonna di Nicholas mentre si dava una leggera pacca sulla testa.
<<Mi chiamo Evelyn>> disse porgendomi la mano mente io prendevo la sua e la stringevo <<Rosaline.>>
<<Mio nipote tornerà a breve non preoccuparti per...qualsiasi cosa tu sia venuta qui a fare.>>
<<Mi deve aiutare a studiare per un compito di biologia,niente di più>>
Evelyn mi sorrise, di nuovo,e mi lasció in camera di Mr. Lunatico.
Non sapevo bene cosa fare,misi lo zaino a terra ai piedi del letto e mi ci sedetti sopra mentre osservavo meticolosamente la camera.
Poster di Chase Atlantic e The Weekend adornavano le pareti,trovai la scrivania super ordinata,cosa impensabile se si vedesse Nicholas.
Forse gliela sistemava sua nonna pensai,anche se ormai avevo capito che Nicholas non era proprio come si presentava all'estero.
In un giorno avevo scoperto che fumava,gli piaceva la torta di mele e cannella,gli piaceva Chase Atlantic e i The weekend,era ordinato e che molto probabilmente viveva con i suoi nonni.
Dov'erano i suoi genitori?
Vicino alla finestra trovai una libreria e la mia curiosità ebbe come sempre la meglio.
Mi alzai e iniziai a curiosare tra e la nella stanza.
Nella liberia trovai cime tempestose,1984,il mago di oz,madame bovary...davvero lèggeva?
Mente il dito scorreva su altri innumerevoli romanzi classici trovai una foto incorniciata.
La presi tra le mani e la esaminai. Era palesemente un'invasione della privacy ma...lui non era in casa quindi...
La cornice d'orata conteneva una foto di un bambino e una donna,i capelli neri e gli occhi color nocciola proprio come i miei.
Teneva il bambino in braccio un un giardino in una giornata d'autunno mentre lei le dava un bacio sulla guancia.
Il bambino non deve aver avuto più di uno o due anni al massimo anche se il giubbotto blu e il cappellino di lana abbinato lo facevano sembrare più grande.
<<Mettila giù>>
Una voce roca e profonda mi fece tornare alla realtà.
Mi voltai in direzione della foto e trovai Nicholas che si richiudeva la porta alle spalle con una maglietta e pantaloni neri e i capelli bagnati.
Merda!! perché ho sempre queste idee del cazzo?!
Rimisi velocemente la foto al suo posto e mi schiarì la voce cercando di non dare a vedere di essere appena stata colta a rovistare tra le sue cose.
<<Ti capita spesso di farti i cazzi degli altri?>> mi chiese lui duro mentre avanzava verso di me.
<<A essere sincera sì,sempre>> dissi sfidandolo.
No, non avrei ceduto al suo giochetto.
<<Pettegola>>
<<Stronzo!>> ribattei io scostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Lui sorrise compiaciuto e si tolse la maglia davanti a me lasciandomi a bocca aperta <<Prendi i libri io intanto mi faccio una doccia>>
I suoi addominali...Gesù
Tutti i suoi tatuaggi furono in bella mostra e mi si seccò la gola.
Distolsi lo sguardo <<Cosa?Adesso?dobbiamo studiare!>> dissi mente lui si toglieva gli anfibi e li lanciava per la stanza.
<<Lo faremo,ma mi devo togliere questo odore di dosso,so di scoglio nanetta>>
Prima che potessi controbattere sgattaioló fuori dalla stanza in direzione di quello che presumevo,fosse il bagno.

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𝙩𝙧𝙪𝙨𝙩 𝙢𝙚
Chick-LitRosaline Webster è una ragazza diciassettenne terrorizzata dal giudizio degli altri,dopo che il suo ragazzo e la sua migliore amica l'hanno tradita. Sua madre Julia conosce un ricco imprenditore di nome Rob e Rose viene obbligata dalla madre a trasf...