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<<Come mai lavori?>> Nicholas mi ha portata con lui al lavoro non proprio felicemente.
<<per passare il tempo sai...>> Nick sta scaricando alcune tavole e un borsone dal suo pick-up.
Oggi è una giornata parecchio assolata e con qualche raffica di vento qua e la.
La scuola di surf è molto vicina all'oceano,di modo che si possano esercitare in acqua. Qui il vento è molto più forte rispetto che in città. I capelli mi svolazzano in modo pazzo e disordinato in faccia finendomi in bocca di tanto in tanto.
Nick mi fa conoscere Pablo,il suo capo,e gli domanda se fosse un problema se avessi assistito alle lezioni. Pablo ne è entusiasto:<<Ma certo! nessun problema!>> appena Nick gira l'angolo verso lo spogliatoio per indossare la sua tuta,Pablo si avvicina e mi dice sottovoce: <<Sei la prima ragazza che porta qui sai?>>
Vorrei digli che di certo non è stata una sua idea,ma mi limito a sorridergli e ringraziarlo di avermi fatto restare per le lezioni.

Il posto qui è molto bello.
Pablo mi ha raccontato che ha voluto mantenere uno stile di arredamento rustico dove si sentisse "l'essenza del cuore dell'oceano",non ho idea di cosa intenda,ma qua sembra di stare in qualche mondo marino sperduto.
È pieno di conchiglie di ogni tipo. Chiederò a Nick se conosce il nome di qualcuna di queste rossicce.

Nicholas esce dalla spogliatoio con la sua muta nera. Rimango abbagliata ed inebetita.
Ho sempre visto che Nicholas ha un fisico mozzafiato;ma con quella muta attillata...
<<Che c'è'?Troppa bellezza per i tuoi occhi da cerbiatta?>> mi domanda lui consapevole di avermi colta a fissarlo con la bava alla bocca.
Ritorno in me,o almeno ci provo: <<Guardavo l'acquario dietro di te in realtà. Quel pesce palla ti assomiglia sai?>>
Lui si gira e osserva il pesce e se ne va scocciato e io lo seguo.

I bambini sono ovunque. Saltellano,gridano,litigano tra di loro...
Mi affianco a Nicholas con le braccia incrociate e gli dico sfottendolo: <<Non mi avevi detto che insegnavi a dei bambini.>>
Lei mi guarda stizzito e scuote il capo ridendo:<<Sta zitta>>

Io rido di gusto e mi siedo su uno scoglio li vicino.
A quanto pare la lezioni di oggi si svolgerà all'aperto.

<<Allora bambini>>inizia Nick <<silenzio per favore...Dan...anche tu>>i bambini si mettono tutti in fila davanti alle loro rispettive tavole come dei soldatini.
<<Oggi,svolgeremo la prima lezione in acqua.>>
I bambini vanno su di giri e impazziscono. Parlottano tra di loro e sorridono emozionati.
Guardo Nicholas che fa un sorrisetto e incrocia il mio sguardo divertito.
<<Ora calmatevi per favore>> dice tra le risate.
Nel frattempo l'aria calda di San Francisco mi fa sudare e mi tolgo la felpa,rimanendo con un top nero e i pantaloni grigi della tuta.
Vedo Nicholas guardami.
<<Dicevo...sarà la prima lezione quindi state vicini a me e fate quello che vi dico.>>
Nicholas si avvicina a me e apre le braccia per indicarmi.
<<Per l'occasione ho qui un'assistente fantastica. Il suo nome è Rosaline.>>

Oddio cosa sta facendo?

I bambini mi guardano e mi sorridono e tutti in coro mi salutano.
Li salutò con la mano rannicchiata sullo scoglio mentre le guance mi si fanno rosse.
<<Bene!tutti sul bagnasciuga ora!>> ordina ai bambini che gli ubbidiscono correndo con le loro tavole.
Tiro una gomitata a Nicholas e non so se essere innervosita o divertita.
<<Ma che fai!>> gli sussurro <<assistente? so a malapena nuotare!>>
Nicholas ride di gusto:<<Mi raccomando controlla che non affoghino o saró nei guai per il resto della mia vita.>>
Nicholas afferra la sua tavola.
È nera con un fiore di campo viola disegnato sulla superficie.
Corre dai bambini e che lo aspettano già in fila a pochi metri dall'acqua e io,con l'agilità che mi contraddistingue,gli vado dietro.

𝙩𝙧𝙪𝙨𝙩 𝙢𝙚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora