X - don't call me baby again

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TO BE SO LONELY, HARRY STYLES

La mattina dopo, Harry si svegliò per primo. Il corpo di Louis non era più stretto contro la sua schiena, ma il ragazzo più grande aveva una mano ben piantata sulla vita di Harry. Harry sorrise al contatto, quasi stupito dal fatto che un piccolo tocco potesse far sentire caldo tutto il suo corpo.

D'altra parte, Louis aveva sempre avuto questo effetto su di lui.

Fece scivolare con cautela il suo corpo da sotto la mano di Louis, con il cuore che si gonfiava per i piccoli rumori di protesta che Louis faceva anche nel sonno profondo. Il ragazzo più grande si rigirò su se stesso, allungando la mano come se cercasse di recuperare il contatto che aveva perso, e Harry temette per un attimo che si stesse svegliando. Poi Louis si raggomitolò su se stesso e si sistemò di nuovo nel nido disordinato di coperte che avevano creato.

In silenzio, Harry lasciò la stanza e si diresse in cucina. Con sua grande sorpresa, trovò Niall già sveglio e intento a prepararsi un caffè.

"Che ci fai in piedi così presto?" Chiese Harry, mantenendo la voce bassa.

"Buongiorno anche a te. E stamattina faccio il tuo turno" rispose Niall. Prima che Harry potesse aprire bocca per protestare, Niall alzò un dito per farlo tacere "No! Non voglio sentirlo"

"Ni, sul serio. Non devi farlo per forza! Sto bene" protestò Harry.

Niall sollevò le sopracciglia, lo sguardo passò al segno sul viso dell'amico. Harry alzò le dita per toccare il punto, rendendosi conto di aver quasi dimenticato gli eventi della notte precedente.

Quasi, ma non del tutto.

"Mi hai coperto un milione di volte. Devi lasciarmi fare questo per te" sostenne Niall.

In circostanze normali, Harry avrebbe probabilmente opposto più resistenza, ma si rese conto che il livido sul viso era probabilmente ancora peggiore di quello di ieri sera. Non aveva molta voglia di presentarsi al lavoro e rispondere a domande in merito. Almeno non ancora.

"Va bene" acconsentì Harry "Grazie. Per favore, cerca di non urlare ai clienti, però. Al mattino puoi essere un po' irritabile"

Niall diede uno spintone giocoso alla spalla di Harry mentre passava, e quest'ultimo rise forte. Controllando l'orologio, Niall prese la tazza di caffè dal bancone e la mise nel lavandino "Devo andare, ma ti va di andare da Nick più tardi a prendere le tue cose?"

Lo stomaco di Harry si contorse al pensiero "Sopravviverò per un po' senza la mia roba. Probabilmente aspetterò un po', poi andrò in un giorno in cui so che sarà al lavoro"

"Vengo con te, naturalmente" Niall alzò le sopracciglia, evidentemente infastidito dal costante bisogno di indipendenza di Harry.

"Non sei obbligato" rispose Harry "Posso farcela da solo"

"So che puoi, ma non sono pronto a rischiare che tu lo incontri da solo. Soprattutto se la tua faccia è ancora così" Niall indicò il segno scuro sulla pelle chiara di Harry.

"Ok, hai ragione. Grazie, amico"

"A cosa servono gli amici?" Disse Niall allegramente "Oltre a coprire i turni di lavoro" Fece un'occhiolino e poi uscì dalla porta nel freddo invernale.

Harry sgranò gli occhi, anche se il suo amico non era lì a vederlo, e mise su il bollitore. Poi si sistemò al bancone della cucina, scorrendo distrattamente i social mentre aspettava il suo tè.

Back For You  ➳ l.s. | Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora