XXXVI - mistakes

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FIX YOU, COLDPLAY

Quando Louis tornò, la camera da letto sembrava troppo silenziosa. Si fermò sull'uscio, mentre la luce gialla entrava dal bagno. La sua voce riempì completamente la stanza quando parlò, forte e fuori luogo nel silenzio soffocante.

"Harry? Tutto bene?"

Un fiuto soffocato, poi "Sto bene"

Solo il tono della voce del suo ragazzo disse a Louis che stava piangendo di nuovo. La testa gli girò per la rinnovata preoccupazione, il cuore gli si afflosciò nello stomaco. Spense in fretta e furia la luce del bagno, facendo piombare la stanza in un'oscurità oscura, a parte la pallida luce della luna che entrava dalla finestra.

Louis colmò la distanza tra loro a tempo di record, accovacciandosi accanto al letto in modo da trovarsi all'altezza del viso di Harry, che era rimasto sdraiato su un fianco. Si avvicinò per accarezzare teneramente la guancia del ragazzo più giovane, ringraziando egoisticamente quando il ragazzo non indietreggiò al suo tocco. Usando il pollice per asciugare le lacrime che scendevano sulle guance di Harry, Louis cercò (senza riuscirci) di trattenere l'espressione di panico dal suo volto.

"Ehi, ehi, cosa c'è che non va? Cosa c'è che non va, raggio di sole? Dimmi cosa c'è che non va, così posso sistemarlo"

"Mi ha toccato e ora non mi ami più" singhiozzò Harry.

Il petto di Louis si strinse in un misto di confusione e panico.

"Haz, no, ti amo più di ogni altra cosa, tesoro. Più di ogni altra cosa al mondo. Cosa ti fa pensare questp così all'improvviso?" Spazzolò i riccioli umidi dalla fronte del ragazzo più giovane, accarezzando la pelle umida in modo adorante "Sei così prezioso, amore mio, così prezioso per me"

"Ma io non... non me l'hai permesso..." Harry si lasciò andare, poi strinse di nuovo gli occhi, con le lacrime fresche che gli si affollavano agli angoli degli occhi.

La consapevolezza si impadronì di Louis all'istante "Oh, Dio, tesoro. Cazzo, sono un idiota"

"Tu mi hai aiutato e io volevo aiutarti, ma tu non volevi. Non volevi che ti toccassi perché sono sporco e sono rovinato e sono..."

Louis interruppe le divagazioni di Harry con una mano decisa tra i suoi capelli, tirando leggermente le punte per attirare l'attenzione del ragazzo. Harry smise subito di parlare, i suoi occhi verdi tristi ma pieni di speranza incontrarono quelli blu di Louis.

"Cristo, Harry. E' tutto nella tua testa, tesoro, e lo capisco, ma devi smettere di ascoltare quello che ti dice la mente. Ascolta me" Avvolse le dita intorno al polso di Harry, poi guidò la mano del ragazzo verso il rigonfiamento semi-duro nei suoi pantaloni della tuta "Ho dovuto letteralmente farmi una sega in bagno solo per quei bellissimi suoni che mi hai fatto, e già mi hai fatto tornare così. Mi sento così in colpa per questo"

Gli occhi di Harry si allargarono "L'hai fatto? Perché non volevi che, ehm, lo sapessi?"

Louis espirò bruscamente, intrecciando le dita con quelle di Harry e sfiorando con le labbra il dorso della mano del ragazzo "H, non voglio metterti fretta. Mi sono sentito il più grande stronzo a eccitarmi quando stai soffrendo così tanto. Non mi sarei mai aspettato che tu mi dessi qualcosa dopo che quel bastardo..." Strinse la mascella, poi imprecò sottovoce. Ancora accovacciato accanto al letto, Louis seppellì il viso nella coperta accanto a Harry.

Le dita di Harry si intrecciarono nei suoi capelli, massaggiandogli delicatamente il cuoio capelluto, mentre si muoveva per confortare il ragazzo più grande "Va tutto bene, Lou. Va tutto bene"

Back For You  ➳ l.s. | Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora