XX - burden

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BURNED, ELLIE GOULDING

Louis tracciò dei cerchi lenti e tranquillizzanti sul dorso della mano di Harry, studiando il suo ragazzo alla ricerca di eventuali segni di ansia. Con sua sorpresa, Harry sembrava quasi insolitamente calmo.

Erano rimasti nell'ufficio del manager, in attesa che l'uomo più anziano rientrasse dalla pausa pranzo. L'incontro era stato fissato per le 13, ma ormai era l'una e un quarto e non c'era ancora traccia di lui.

Harry finalmente ruppe il silenzio che li separava, fissando Louis con occhi spalancati e preoccupati. Gli passavano per la testa un milione di potenziali scenari, e nessuno di questi sembrava finire bene "Ma lo sai di che cosa si tratta questa riunione? Perché sono qui?"

Louis alzò le spalle, non preoccupato, mentre stringeva la mano del ragazzo più giovane in modo rassicurante. Sapeva che non era il momento, ma si lasciò andare all'ammirazione del bel viso del suo ragazzo, non desiderando altro che allungare la mano e toccare la pelle chiara. Poteva perdersi negli occhi verdi di Harry in qualsiasi momento della giornata.

"Ho provato a chiedere a Liam, ma nemmeno lui ha avuto informazioni. Non ci resta che aspettare e vedere" Louis cedette alle sue voglie e sollevò la mano per far girare uno dei riccioli sciolti di Harry intorno all'indice. Sospirò "Sei così carino"

Harry arrossì, scostando la mano "So esattamente cosa stai facendo, Tomlinson, e non mi sedurrai nell'ufficio del tuo manager"

Louis sussultò, fingendo shock e offesa "Non oserei mai!" Poi si chinò sul bracciolo della sedia, avvicinando le labbra all'orecchio di Harry "Ho almeno una possibilità?"

Harry aprì la bocca per rimproverare di nuovo il suo ragazzo, ma poi la porta si aprì rumorosamente e il manager di Louis entrò nella stanza. Non si preoccupò di salutare nessuno dei due ragazzi, attraversò silenziosamente la stanza per sedersi dietro la sua scrivania.

Si chinò in avanti con i gomiti sulla scrivania, battendo le mani prima di rivolgersi a loro "Ok, ecco come stanno le cose. Ve lo dico chiaro e tondo"

Nella sua visione periferica, Harry non si lasciò sfuggire lo sguardo divertito che Louis gli lanciò, e combatté l'impulso di alzare gli occhi al cielo.

L'uomo si concentrò su Louis mentre parlava "La tua immagine non può sopportare il peso di una relazione gay in questo momento, Louis. Quindi sembra che tu debba scegliere: la tua immagine o una nuova storia d'amore da liceali" Il suo manager lanciò uno sguardo tra i due ragazzi, come se la sua affermazione schietta (e francamente offensiva) giustificasse una risposta facile e immediata.

Come se non aspettasse sltro, Louis fece spallucce e rispose allegramente "Fammi indovinare, ci dovremmo lasciare!"

Ogni spensieratezza era stata risucchiata dalla stanza e Harry sentiva una nuova nube di intensità posarsi sulla stanza.

Louis lasciò la mano di Harry e si piegò in avanti sulla sedia, appoggiando i gomiti sulle ginocchia e stringendo forte le mani. Harry poteva sentire la rabbia che saliva nel corpo del suo ragazzo prima ancora che Louis aprisse bocca per parlare. Louis si prese un momento prima di rispondere, sapendo che se non l'avesse fatto si sarebbe tuffato sulla scrivania e avrebbe strangolato l'uomo senza pensarci due volte.

""Peso?" ringhiò infine a bassa voce "Vuoi definire la nostra relazione un peso?"

"Louis, ti prego" disse Harry in fretta, ingoiando il groppo che gli si era formato in gola. Si protese in avanti per afferrare delicatamente la spalla del suo ragazzo, guidandolo a sedersi "Per favore, ascolta quello che ha da dire"

Back For You  ➳ l.s. | Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora