XXXI - unfinished business

240 14 0
                                    

ATTENZIONE, IL CAPITOLO PUO' CONTENERE SCENE CHE POSSONO URTARE LA SENSIBILITA' DELLE PERSONE PIU' SENSIBILI. NON LEGGETE SE PENSATE POSSA DARVI FASTIDIO.

TRY, P!NK

Harry si strinse le maniche lunghe della maglietta, l'aria fredda gli faceva venire la pelle d'oca. Non si era preoccupato di indossare un cappotto perché il sole splendeva caldo quando era iniziato il suo turno di lavoro, ma sotto il velo di oscurità che ora copriva la città, rimpiangeva sinceramente la sua mancanza di lungimiranza.

Camminava un po' più velocemente, desideroso di tornare all'appartamento e di ripararsi dal vento. Le insegne poco illuminate della strada principale fecero sì che la sua ombra si profilasse minacciosamente nella strada vuota alla sua destra, e assistette al suo passaggio, risalendo dolcemente dal terreno come qualcosa di appiccicato alla suola della scarpa.

Nelle altre notti, c'era ancora almeno qualche ritardatario che si affrettava a entrare e uscire dal negozio di alimentari per gli spuntini dell'ultimo minuto. Il negozio rimaneva aperto fino a tardi solo nei fine settimana, per soddisfare le coppie innamorate che cercavano una scusa per non finire la serata e i frequentatori di bar alticci che cercavano qualcosa di solido per compensare l'alcol che scorreva nelle loro vene. E adolescenti che non hanno intenzione di fare nulla di buono, rubando baci nei vicoli abbandonati sotto le luci fluorescenti e abbaglianti.

Quattro anni prima, quelli erano stati lui e Louis.

Harry aggrottò le sopracciglia. Non poteva fare a meno di sentire la mancanza di Louis. Gli era sempre mancato. Pensò di chiamare il ragazzo più grande, ma sapeva che Louis aveva uno spettacolo. Controllò l'orologio. Lo spettacolo sarebbe finito presto, o forse era già finito.

"Harry?"

Harry smise immediatamente di camminare, girando lentamente su se stesso alla ricerca della voce. Non vedeva nessun altro per strada, ma sicuramente la voce non era stata una sorta di allucinazione. Non era ancora così stanco.

"C'è qualcuno?" chiamò, sentendosi un po' stupido. Autocosciente, avvolse le braccia intorno a sé, chiedendosi se l'universo non gli stesse giocando qualche brutto scherzo. La sua voce riecheggiò nella strada vuota, poi scomparve nell'oscurità soffocante.

Allora si scrollò di dosso il senso di disagio che gli si era formato nello stomaco e continuò a camminare.

Quando passò davanti alle luci soffuse del negozio di alimentari chiuso, una figura scura emerse dall'ombra e si mise direttamente sulla sua strada. Harry si bloccò, strizzando gli occhi attraverso l'oscurità per vedere meglio il volto della persona.

"Sei contento di vedermi?"

Il suo cuore cadde a terra. Il petto gli si strinse ansiosamente, ma si rifiutò di far vedere all'altro ragazzo la sua debolezza "Lasciami in pace, Nick"

Aggirò il ragazzo più grande, intenzionato a continuare la sua passeggiata verso l'appartamento. Il calore dell'appartamento. La sicurezza dell'appartamento.

Ma Nick gli afferrò rudemente il braccio, puntando le dita sulla pelle fredda. Harry si liberò immediatamente del braccio e lo fulminò con lo sguardo "Lasciami in pace" lo avvertì di nuovo, mantenendo la voce più seria e minacciosa possibile.

"Non credo proprio. Credo che abbiamo delle questioni in sospeso"

Harry indietreggiò immediatamente, guardandosi rapidamente intorno per scoprire che la strada era ancora completamente vuota. Come previsto, considerando che era quasi mezzanotte di giovedì sera. Nick continuò ad avanzare verso di lui, facendo coincidere il ritmo dei suoi movimenti quasi con quello di Harry.

Back For You  ➳ l.s. | Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora