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XVIII - on tour

TIMELESS, TAYLOR SWIFT

"Ancora nervoso?" Chiese Louis mentre scendevano dall'auto. Erano appena arrivati all'albergo dove avrebbero alloggiato per la settimana successiva mentre Louis iniziava i preparativi per il tour. Aveva in programma alcune interviste, ma soprattutto prove e altre riunioni organizzative per iniziare.

"Sono sempre nervoso, sai?" Harry rise, lasciando che Louis lo guidasse nella calda reception.

"Non con me" rispose Louis, alzandosi sulle punte dei piedi per baciare la guancia di Harry in modo rassicurante.

Harry tenne stretta la mano di Louis mentre il ragazzo più grande faceva il check-in, parlando con disinvoltura alla donna della reception come se l'avesse già fatto un milione di volte. Cosa che, per la cronaca, aveva fatto.

Per Harry, però, era una cosa completamente nuova. Era uscito dalla loro città natale a malapena una manciata di volte, e ora stava per viaggiare in tutto il mondo con il suo famoso fidanzato. La sua vita era stata completamente stravolta nel giro di pochi mesi e si sentiva come se stesse ancora cercando di recuperare.

La loro stanza era solo pochi piani più in alto, e Louis tenne stretto Harry per tutto il viaggio in ascensore, come se percepisse la crescente tensione del ragazzo. Per fortuna, non appena entrarono nella stanza d'albergo, Harry sembrò rilassarsi un po'. Si occupò immediatamente di disfare i loro vestiti nei cassetti, lasciando Louis a in disparte a guardarlo con affetto. Harry era molto più organizzato di lui; come sempre, si equilibravano perfettamente.

Mentre Harry disfaceva le valigie, Louis si sdraiò sul letto. Tirò fuori il telefono dalla tasca e trovò un bel po' di messaggi di Liam.

"Liam dice che stasera c'è una festa. Ti va di andarci?"

Girandosi verso il suo ragazzo, Harry strinse le labbra, riflettendo "Ti va?"

Louis alzò le spalle "Non mi interessa molto. Voglio vedere Liam al più presto, ma posso aspettare altre dodici ore se non sei in vena di feste"

"No, andiamo. Sarà divertente" concesse Harry. Preferiva le feste in cui sapeva che avrebbe conosciuto la maggior parte delle persone presenti. Ma anche se Louis non lo ammetteva per paura di fargli pressione, Harry sapeva quanto Louis avesse sentito la mancanza di Liam nelle ultime due settimane, da quando l'amico era dovuto tornare al lavoro.

"Va bene" acconsentì Louis. Le sue dita digitarono un messaggio di conferma sullo schermo "Dirò a Liam che ci saremo"

"Hai qualcos'altro da fare fino ad allora?" Harry si chiese ad alta voce.

"No. Un film?" Louis suggerì.

"Purché mi coccoli" mise il broncio Harry. Il viaggio lo aveva già fatto sentire sopraffatto, e non desiderava altro che sentire il conforto delle braccia di Louis intorno a lui.

"Come se io facessi altro durante un film" sbottò Louis, fingendosi offeso "Vieni qui, ricciolino, e aiutami a scegliere qualcosa di buono"

Dopo un pomeriggio di tranquillo relax, Harry e Louis si ritrovarono a spingere tra una folla particolarmente chiassosa. Louis sapeva che a Liam piacevano le feste in grande, ma l'orologio non aveva ancora segnato la mezzanotte e questa stava già sfuggendo di mano.

"Louis!"

Louis si voltò immediatamente verso il suono della voce dell'amico, le mani che stringevano i fianchi di Harry per tenere il ragazzo accanto a sé tra le onde agitate della folla intorno a loro. Finalmente individuò Liam e guidò Harry verso di lui.