Mi svegliai con i baci di Alexander sul mio collo, <Buongiorno> mi sussurrò guardandomi <Giorno> dissi sorridendogli, <Vado a cambiarmi, ti aspetto di sotto> disse dandomi un ultimo bacio, <Non riaddormentarti> <Si tranquillo> lo vidi uscire dalla mia camera, mi decisi ad alzarmi e prepararmi, scesi a fare colazione e nella sala trovai già i miei e Alexander, <Giorno a tutti> dissi entrando e sedendomi al mio solito posto, loro contracambiarono il mio saluto, <Ally cosa hai fatto al collo?> Domandò mio padre dopo vari minuti, mi ero dimenticata dei coprire il succhiotto di Alexander <Ecco...io-> cercai di inventare una scusa ma Alexander, che si trovava dietro di me, parlò al posto mio <Si è scottata con la piastra> <Si già sai come sono fatta papà ultimamente sono più sbadata del solito> dissi ridendo nervosamente, <Ah capisco ma come fai a saperlo Alexander?> gli domandò <Bhe ma perché gli l'ho detto prima, quando ci siamo incrociati in corridoio> risposi io <Ah bhe vedi di fare più attenzione Ally la prossima volta, ora se volete scusarmi ho degli affari da sbrigare> disse mio padre lasciandoci, <Vado pure io cara questa mattina ho un cliente molto importante> disse mia madre alzandosi da tavola per poi darmi un bacio e uscire di casa <Grazie per avermi salvato> mi girai verso Alexander che non smetteva di ridere <È il mio lavoro, meglio che te lo copra Ally, non fraintendermi mi piace che tutti lo possano vedere così capiranno che sei mia una volta per tutte, ma sai non voglio che tuo padre si insospettisca troppo> <Si vado a mettere il fondotinta e poi possiamo partire> salì di corsa le scale, misi il fondotinta e una volta ricoperto il succhiotto scesi le scale <Sei pronta?> mi domandò Alexander <Si certo, finalemte l'ultimo giorno prima delle vacanze, non ne potevo più> esordì salendo in macchina, <Hai deciso cosa farai a Natale Alexander?> gli domandai una volta arrivati a scuola, <Si penso di restare qui, non voglio lasciarti sola> lui si girò e mi guardò <È una bella notizia ma i tuoi non saranno tristi perché non vai da loro?> <No anzi saranno più che contenti, ora vai bimba> disse dandomi un bacio in fronte, lo salutai ed entrai a scuola. Per tutte le ore non ho fatto altro che pensare alla frase di Alexander, possibile che abbia un cattivo rapporto con i suoi? E perché? Cos è successo? Magari c'entra l'annuncio di giornale che stavo per leggere quella sera? Dovevo scoprire di più, così una volta finite le lezioni corsi fuori dalla scuola, salì in auto e salutai Alexander <Wao che fretta è successo qualcosa?> mi domandò partendo <No affatto volevo solo arrivare a casa il prima possibile per dormire un po> lui rise <Ti ricordi che la settimana prossima tuo padre ha la sfilata per mostrare la nuova collezione autunno/inverno?> <Ah...si certo me lo ricordavo per chi mi hai preso> dissi falsamente io <Non te lo ricordavi, andiamo bene direi> rise lui <Ma me lo hai ricordato tu, volevi fare qualcosa di speciale?> gli domandai <No nulla di chè, so che rimani sempre a casa in queste occasioni...e quindi saremo soli...> disse parcheggiando la macchina, eravamo arrivati e io non me ne ero nemmeno accorta <Vuoi uccidermi?> domandai ridendo <No stupida...avevo pensato di fare qualcosa solo noi due...insieme> lui mi guardò con desisdero <Si e magari anche nel letto scommetto> alzai un sopracciglio e incrociai le braccia <Perchè no?! D'altronde mi volevi non è così bimba?> mi domandò accarezzandomi una guancia, io scesi dall' auto e inizia a camminare <Ally! Ho detto qualcosa di male?> io sospirai e mi girai dalla sua parte < Vedi Alexander io vorrei farlo con te ma ho paura che tu mi usi soltanto, voglio dire una volta che avrai ottenuto ciò che vuoi da me ho paura che tu possa ignorarmi e trattarmi con disprezzo, poi ti allontanerai e una volta che il tuo lavoro sarà terminato ti dimenticherai definitivamente di me> lui mi guardò, si avvicinò e prese il mio viso <Non è così bimba, te lo giuro, non ti voglio usare sennò sarei andato da una prostituta ti pare! Non lo farei mai Ally, rispetto i tuoi tempi se non te la senti va bene così, ma mai potrei prendere la tua verginità e sparire come se nulla fosse, non sono fatto così Ally.> <Non so Alexander, vorrei sapere chi sei veramente prima di affidarmi a te capisci? Se potessi leggere quell'articolo magari-> <No mai!> mi interruppe lui alzando la voce, il suo sguardo era cambiato nei suoi occhi ora giaceva una luce più scura, erano più neri del solito e io avevo paura, <Perchè non vuoi che lo legga Alexander? Perché mi tieni all' oscuro di tutto?> lui mi ignorò ed entrò in casa, lo vidi salire le scale <Chi sei veramente Alexander?> gli urlai, si fermò una volta arrivato in cima <Non lo vorresti sapere bimba> e poi se ne andò in camera sua. Mangiai ben poco, non avevo molta fame, decisi di salire in camera mia e farmi un bel bagno, quando ebbi finito mi vestì con un maglione e i pantaloni del pigiama a scacchi, tolsi il fondotinta dal mio collo e subito i ricordi di ieri sera si fecero più nitidi nella mia mente, una lacrima solitaria bagnò la mia guancia, uscì dalla mia camera e bussai alla porta di quella di Alexander, <Aprimi perfavore, voglio parlare con te, mi dispiace Alexander> niente, nessuna risposta, mi sedetti per terra e appoggiai la schiena sulla porta. Erano le otto di sera, i miei erano ancora fuori e probabilmente non sarebbero tornati prima delle dieci, non feci nulla ero rimasta ferma qui seduta ad aspettare un cenno da parte sua, mi stavo per addormentare quando sentì aprire la porta, mi alzai di fretta <Ally io-> non lo feci finire che lo abbracciai d'istinto <Mi dispiace Alexander, io voglio solo sapere chi sei tu> dissi con la testa appoggiata sul suo petto, lui mi avvolse con le sue braccia, <Allora entra> disse staccandosi dall'abbraccio e invitandomi ad entrare nella sua camera.
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My personal bodyguard
ChickLit⚠️Attenzione: storia con linguaggio e scene esplicite⚠️ Lei una ragazza di 18 anni, frequenta un'accademia di pittura, proviene da una famiglia benestante, suo padre grande stilista conosciuto nel mondo sua madre un'avvocato di successo. Lui un uom...