<Fermati ho una teoria> dissi ad Alexander, lui trovò una piccola piazzola sul ciglio della strada e accostò, scesi e lo stesso fece Alexander <Scendi Kai> dissi aprendo la porta della macchina, <Perchè?> domandò lui preoccupato <Dopo ti spiego> lui scese <Spogliati> gli ordinai <Cosa?! Tu sei pazza!> disse <Fallo> insistei io <Mi stai chiedendo di farlo qui mentre il tuo amato ci guarda?> mi domandò con un sorrisetto, almeno il lato perverso di Kai era rimasto quello <No ma che hai capito?! Penso che mio padre ti abbia impiantato un cip nella pelle> <Penso di saperlo se ho un cip nella pelle> disse lui <Perfavore> lo guardai facendo una faccia triste e lui si arrese e iniziò a togliersi la felpa e la canottiera, stava passando ai pantaloni ma io lo fermai <Fermo, fermo basta così> dissi io prendendogli le mani <Ma può avermelo messo ovunque> disse lui guardandomi con aria pervertita <Ehi fratello vacci piano, se te lo avrà messo li lo controllerò io di persona> intervenì Alexander, io risi mentre Kai rimase deluso. Girai attorno al corpo di Kai e esaminai ogni centimetro delle pelle, proprio quando stavo perdendo le mie speranze notai qualcosa sulla schiena, <Alexander vieni> dissi io, lui si mise dietro la schiena di suo fratello e gli mostrai un piccolo rigonfiamento nella parte alta della schiena, <Oh merda!> ringhiò lui, <Dobbiamo portarlo in ospedale> dissi io <No, saremo troppo esposti, ci riconoscerebbero, dobbiamo toglierlo ora> disse lui <Cosa succede?> ci chiese Kai <Hai un cip sulla schiena, dobbiamo toglierlo> lo informai <Com è possibile, io non ricordo-> <Ti avrà addormentato ed è per questo che non ricordi> dissi io, <Ho un coltellino nel borsone vado a prenderlo> disse Alexander, <Stai tranquillo Kai> lo rassicurai io, <Ecco tieni> Alexander mi passò il coltellino <Io? Ma non so-> <Si Ally ce la puoi fare io terrò fermo Kai> mi spiegò lui, <Ok, mi dispiace se sentirai dolore ma farò più infretta possibile> dissi rivolgendomi a Kai, lui fece un cenno con la testa, Alexander lo tenne fermo e io iniziai a incidere un piccolo taglio, andai in profondità con delle pinzette che portavo sempre con me e quando sentì qualcosa di metallo lo estrassi, <Ecco ho fatto> esultai, Alexander si affrettò a prendere del cotone e del disinfettante e lo passò sul taglio di suo fratello, gli mise poi un cerotto <Era questo a provocarti gli sbalzi d'umore, quando viene inserito dentro la pelle dà delle piccole scosse che prendono i nervi del collo e questo dolore arriva fino al cervello che agisce di conseguenza causandoti sbalzi di umore> spiegò Alexander <Wao ne sai molto> dissi io <Sembri sorpresa> sorrise lui, <Ahia che male!> disse Kai massaggiandosi il collo, <Scusa> <Dobbiamo andarcene subito> disse Alexander guardando ancora il cip <Perchè?> domandai <Ha un localizzatore> mi spiegò, stavamo salendo quando delle macchine si parcheggiarono in cerchio attorno a noi, da un auto vidi scendere mio padre e tutti i suoi uomini <Dove credete di andare? Vi ho trovati finalmente, sapevo che Kai era talmente debole da cedere alle parole di Allyson così ho deciso di aggiungerli un cip, quindi grazie Kai> disse mio padre con un sorriso sulle labbra, <Non ti conviene prendere la pistola Alexander, i miei uomini sono pronti a fare fuoco in ogni momento> rimproverò Alexander che stava prendendo la sua pistola lentamente, <Alzate le mani, tutti quanti> ci mettemmo davanti al cofano della macchina con le mani alzate, io ero al centro, Alexander alla mia sinistra e Kai alla mia destra, <Dov è la collana?> Domandò mio padre <Anche se fosse qui non te la daremo mai> rispose Alexander lo vidi, poi, fare qualche passo in avanti, gli uomini di mio padre avevano alzato la guardia e gli puntavano pistole e fucili contro, <Fermo, non fare un altro passo o muori> parlò mio padre ma Alexander fece un altro passo e vidi uno degli uomini sparare nella direzione di Alexander, successe tutto in fretta, il corpo di Alexander disteso a terra mentre due uomini lo presero sotto braccio e lo trascinarono vicino a mio padre <NO!! LASCIALO STARE> urlai andando incontro a quell'uomo ma fui fermata dalle braccia di Kai <No ferma qui> iniziai a piangere <Tranquilla Allyson non l'ho ucciso, è solo addormentato ma se non mi riporti la collana lui morirà, avete tre giorni, se non la consegnate in tempo bhe potete dirgli addio, sapete dove trovarmi> detto ciò vidi mio padre, i suoi uomini e il corpo di Alexander andarsene via. <Sali torniamo a New York> disse Kai <No dobbiamo seguirli> dissi io <Ci ammazzerebbero, torniamo a New York, Alexander si troverà al porto è li che tuo padre lo sta portando> salì senza dire nulla, mentre Kai fece una telefonata e poi salì anche lui <Ho spiegato tutto a Christian, ci ospiterà lui nel suo appartamento e insieme troveremo una soluzione> io annuì e poco dopo mi addormentai. <Principessa siamo arrivati, svegliati> Kai mi svegliò, quasi sussurrando queste parole per non farmi svegliare di colpo, scendemmo dall'auto e davanti a noi si presentò un edificio molto grande, salimmo le scale e suonammo il campanello con affianco il nome di Christian, il portone principale si aprì e noi entrammo, davanti a noi un ascensore e le scale <Quale preferisci?> mi domandò Kai <Ascensore> risposi entrando, lui mi seguì e premette il tasto con il numero 3, quando arrivammo trovammo un lungo corridoio davanti a noi, c'erano tante porte ma una attirò la mia attenzione, una porta che si stava aprendo e poco dopo uscì Christian, io e Kai ci dirigemmo verso di lui <Tutto bene?> mi domandò <Insomma> dissi solo, ci fece accomodare all'interno dell'appartamento, era abbastanza grande, aveva una sala molto luminosa grazie alle grandi vetrate dalle quali si vedevano alcuni palazzi di New York, la cucina era piccolina nulla di eccezionale, notai che tutte le pareti erano bianche, <Volete da bere?> ci domandò dopo che io mi sedetti su divano, <No grazie> dissi e lo stesso fece Kai, <Ormai sono le sette di sera avete fame? Vi posso preparare qualcosa?> ci chiese Christian gentilmente ma io rifiutai <Posso chiederti dove si trova la mia camera da letto? Sai vorrei farmi una doccia e poi dormire> lui mi sorrise <Certo seguimi> lo seguì mentre Kai andò in cucina a farsi un panino, lasciammo il salotto e dopo pochi passi ci trovammo una porta davanti e una a sinistra, <Questa è la tua camera, in realtà è la mia ma te la cedo volentieri, hai il bagno personale quindi puoi prenderti tutto il tempo che vuoi, mentre la porta qui a sinistra porta ad un altro bagno, io e Kai dormiremo sul divano> <Cosa?! No non è giusto lascia dormire me sul divano è la tua camera Christian> lui tentò di replicare ma lo fermai <Non dire nulla Christian sei stato così gentile ad ospitarci che non mi va di toglierti anche la camera, stai tranquillo il divano sarà comodo e basterà per me e Kai> lui si arrese <Eh va bene, vado a prenderti dei cuscini e una coperta, se vuoi puoi andare pure a lavarti, tieni> disse passandomi una maglia larga e dei pantaloncini <Ti staranno larghi ma al momento non ho nient altro da darti> disse, io sorrisi e lo ringraziai.
STAI LEGGENDO
My personal bodyguard
ChickLit⚠️Attenzione: storia con linguaggio e scene esplicite⚠️ Lei una ragazza di 18 anni, frequenta un'accademia di pittura, proviene da una famiglia benestante, suo padre grande stilista conosciuto nel mondo sua madre un'avvocato di successo. Lui un uom...